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Parma in Centro sulla crisi del commercio: ‘più che studi universitari servono amministratori capaci’

Dopo la conferenza stampa del 26 febbraio in piazza Garibaldi in cui l’amministrazione cittadina ha annunciato un tavolo programmatico per affrontare la crisi del commercio al fianco di tutte le associazioni di categoria, il comitato Parma in Centro fa sapere la propria posizione con una nota stampa a firma del comitato direttivo.

“Crisi del commercio a Parma: più che studi universitari, servono amministratori in grado di capire e risolvere i problemi.

Imbarazzante prendere atto che dopo 10 anni alla guida all’assessorato al commercio, l’assessore Casa oggi ci annuncia che si rivolgerà al Politecnico di Milano per capire le ragioni della crisi degli esercizi commerciali in città, per poi prendere eventuali soluzioni.

La situazione a tenaglia messa in atto da una parte da questa amministrazione attraverso l’ estensione delle ZTL, delle isole ecologiche, dei varchi e relative sanzioni, ad assenza di fatto di impossibilità di soste brevi gratuite e aree di parcheggio adeguate sia dal punto di vista economico che numerico, sommate alle prescrizione per la riduzione della diffusione del contagio, sono state e sono tutt’ora un cocktail micidiale che sta portando il centro storico ad una indecorosa ed immeritata agonia, con danno non solo al nostro quartiere, ma, per la sua peculiarità, all’intera città.

Occorrerebbe assumere, senza un ulteriore perdita di tempo, misure che diano un effettivo respiro e rilancio al tessuto socio-economico e residenziale di questa parte della città. Soluzioni che consentano la più ampia e generalizzata accessibilità, riequilibrando le politiche di mobilità urbana, con attenzione sia alla sostenibilità ambientale, ma non a discapito di quella socio-economica e famigliare.

Totalmente inutile infine, è lo stanziamento di oltre 29 mila euro da parte del Comune per l’organizzazione di piecès teatrali in negozi sfitti, senza un minimo contributo al proprietario . Questa misura ,idonea a dare sollievo agli operatori del mondo dello spettacolo ,è del tutto inappropriata per incentivare il rilancio cittadino. Molto meglio sarebbe stato perseverare nella realizzazione di una piattaforma on line per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta immobiliare commerciale così come originariamente previsto, ma soppresso con delibera di giunta del 10 febbraio 2021 . Pare agli scriventi che l’assessorato non si voglia assumere le dovute responsabilità e che si voglia viceversa “lavare le mani “ in attesa di soluzioni date da altri”

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