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Nuovo Spazio d’arte Lookness di Gerri Lunatici: ‘la fantasia è un posto dove ci piove dentro’


di Titti Duimio

Mentre ci avviciniamo ad un’altra chiusura di tutti gli spazi della cultura mostre e musei compresi, mentre le relazioni e gli scambi di idee sembrano bloccati in un fermo immagine immobile e sbiadito, mentre programmare un progetto futuro sembra quasi una sfida al buon senso, c’è, in città, chi apre uno spazio culturale colmo di citazioni di una storia futura e di colori immaginati.

È Gerardo Lunatici, insegnate di Italiano e Storia al Liceo delle Scienze Umane Sanvitale, artista di professione e visionario per vocazione che al 26 di via Marchesi, fuori dai circuiti del centro che conta e fuori dagli schemi luccicanti dei ‘patrimoni da vivere’ apre la sua vetrina di racconti d’arte contaminati dalla grande passione per la letteratura e la storia.

Spazio Lookness è lo studio-galleria in cui sono raccolte le tracce del suo percorso artistico da offrire e illustrare a chi ha voglia di entrare nel suo mondo fatto di immagini, tra animali probabili e ritratti letterari possibili, tra citazioni culturali e interpretazioni personali di storie che contano e che ci raccontano storie.

Lookness, un luogo immaginario e irreale ma che appartiene alla fantasia di tutti “ … Loch Ness. Morale della storia? Nessie non esiste- dice il professor Lunatici-Quel luogo è il nostro immaginario, qualsiasi cosa voglia dire questa parola, ed è un posto che per me non soltanto è vero e reale, ma nel quale anch’io, come Nessie, vivo, in un’esistenza che si può definire parallela a quella che tutti chiamiamo “terrena”.

“E se questa cosa vi sembra improbabile, ora potrà esserlo di meno: se vorrete, potrete farci un salto dentro anche voi, oppure bagnarvi solo i piedi…” scrive Lunatici sulla sua pagina Facebook per lanciare il nuovo Spazio.

“L’arte è metafora e dietro ogni gesto c’è sempre qualcos’altro, nei miei quadri e disegni ogni soggetto rappresenta qualcosa di leggibile dalla quale partire per un ipotetico viaggio in altre suggestioni, forse solo suggerite, lasciando spazio alla fantasia e all’immaginazione di chi li legge.” spiega l’artista.

Prof Lunatici quanto porta del suo lavoro di insegnante nell’arte e viceversa?

“Devo dire che è l’arte che entra in classe con me e che mi aiuta a raccontare per immagini l’evoluzione culturale, letteraria e storica che insegno. I ragazzi vivono di immagini e per loro è più facile e coinvolgente seguire un periodo storico attraverso i quadri che lo raccontano. Analizzare un quadro è il modo più diretto per raccontare una storia, anche la storia di tutti. Ogni tanto chiedo anche ai miei studenti più interessati di disegnare situazioni o fatti salienti incontrati nel percorso di studio per stimolare la fantasia e la creatività spesso mortificate o poco valorizzate nella scuola di oggi dove anche il disegno come materia è stato eliminato. L’arte mi aiuta a personalizzare la didattica, a renderla dialogo e non imposizione dall’alto fine a se stessa.

Quali sono secondo lei le forme espressive più seguite dai giovani liceali oggi?

“In genere i giovani non frequentano molto i musei o le grandi mostre perché li percepiscono come eventi istituzionali e un po’ elitari, vedo che la forma artistica più seguita è di gran lunga la musica che segue e scandisce spesso l’intera giornata di un ragazzo del liceo, alcuni seguono la street art che riconoscono come proprio linguaggio con i fumetti e le illustrazioni ma le serie tv sono sicuramente la scelta condivisa dalla maggior parte dei miei studenti. Cercano una fruizione immediata e istintiva e nell’arte visiva tradizionale vedono una difficoltà di lettura istantanea condizionata da una preparazione culturale troppo specifica.”

Ma cosa vuol dire fare cultura ed essere una persona di cultura adesso?

“Credo che la grande capacità per veicolare concetti culturali in questo momento sia l’attualizzarli. Farli percepire come presenti e impellenti e non come codici passati, il tentativo è quello di cogliere il linguaggio universale nel segno artistico. La domanda da farsi è: Caravaggio sta dicendo qualcosa a noi oggi o parlava al periodo barocco?Boccaccio parlava della peste del 1348 o anche del Covid 19? Nelle pagine del Manzoni c’è anche la storia di oggi e non solo quella della Lombardia del ‘600. E così per le opere d’arte, gli affreschi di Giotto ad Assisi, per esempio, sono un film, davanti a quei muri sembra di essere al cinema, un percorso visivo strutturato con tanti fotogrammi che raccontano una storia, una narrazione che si svolge come una sequenza cinematografia simile a una serie tv.

Come si riesce a far innamorare della cultura un ragazzo del liceo oggi secondo lei?

La storia e la memoria sono strumenti per capire il presente e l’occhio deve essere abituato a farlo, l’arte, in tutte le sue forme non deve essere un’esperienza saltuaria ma un allenamento costante, un’abitudine e un’attitudine a guardare ascoltando. La quantità diventa così qualità e la familiarità con il linguaggio dell’arte diventa sensibilità estetica.

Credo che la scuola debba mettere in relazione le diverse materie perché tutto è collegato: storia, letteratura, filosofia ma persino geografia e scienze sono parti di una narrazione culturale complessiva, di una storia circolare che forse proprio attraverso le immagini potrebbe essere raccontata e insegnata con la complicità del loro interesse.”

Spazio Lookness, quindi, non sarà solo una galleria espositiva delle opere di Gerardo Lunatici, ma anche un luogo di incontro e di riflessione sui tanti temi che ruotano attorno alla conoscenza e al mondo della cultura in cerca di strade e di sensi per dialogare con le nuove generazioni.

Lookness sarà un luogo dell’immaginazione in cui ‘la fantasia è un posto dove ci piove dentro’ come dice l’artista-professore citando Italo Calvino che a sua volta riprende una frase di Dante nel girone degli iracondi del Purgatorio “poi piovve dentro a l’alta fantasia”.

E proprio Dante Alighieri è il protagonista di uno degli ultimi lavori di Gerardo Lunatici, l’Inferno di Dan Haligher, un libro illustrato, una narrazione a fumetti in cui arte e letteratura si fondono in un racconto contemporaneo delle imprese del protagonista Dan Haligher, un Dante Alighieri moderno tra gironi infernali di sotterranei metropolitani e selve oscure di grattacieli attuali, in perfetta sintonia con le convinzioni dell’autore sull’importanza di attualizzare storia e cultura che, nel caso delle opere d’arte assolute come la Divina Commedia, diventano eterna ripetizione del presente in schegge di eterne domande del passato.


Spazio Lochness

Via Marchesi 26/b

Qui le persone interessate al lavoro di Gerardo Lunatici saranno ricevute esclusivamente su appuntamento, al pomeriggio e durante il fine settimana. Naturalmente in piena sicurezza: due persone alla volta, mascherina, guanti  monouso per toccare le opere, posto auto o bicicletta riservati.

Per chi invece preferisse una visita virtuale, in questi giorni di distanziamento, questo è l’indirizzo del sito dedicato, in cui potete già esplorare lo spazio

https://www.spaziolookness.com/lookness-story/

Il sito non è un negozio online, ma è comunque un luogo virtuale in cui poter vedere, selezionare ed eventualmente prenotare e acquistare le opere presenti.

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