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‪26 luglio- Andrea Lucchi ‬prima tromba dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia suona per San Francesco

Il 26 luglio nel Cortile d’onore della Casa della Musica, si terrà il secondo di due straordinari eventi a sostegno del restauro.
«Per ovvi motivi, cambia il luogo ma non il senso», spiega Don Alfredo Bianchi, membro del Consiglio direttivo del Comitato San Francesco del Prato. «Le note non conoscono ostacoli. E io credo che la nostra chiesa, sottoposta dal tempo e nel tempo a prove davvero complicate, riuscirà a sentire il calore delle persone e la forza della musica, interpretandoli come una sorta di ouverture benaugurale a distanza nell’attesa della riapertura».
Ideata e organizzata da I Musici di Parma in collaborazione con Casa della Musica e grazie al contributo di Fondazione Cariparma e Opem, la mini-rassegna inaugurata il 19 luglio, prosegue il 26 luglio il “Trumpet Rhapsody” porta a Parma la straordinaria esperienza per fiati su musiche di John Williams, Giuseppe Verdi e Dizzy Gillespie che Andrea Lucchi – prima tromba dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – condivide per l’occasione con l’Ensemble di Trombe del Salso Summer Class & Festival.
Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, l’accesso sarà consentito solo al pubblico dotato di mascherina, previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani.
Per consentire il distanziamento sociale, i posti sono stati ridotti. Con prenotazione pertanto obbligatoria, l’ingresso è gratuito con offerta libera: l’intero ricavato sarà devoluto ai restauri della Chiesa di San Francesco del Prato.
Info e prenotazioni c/o Casa della Musica: 0521 031170, infopoint@lacasadellamusica.it
AGGIORNAMENTI SUL RESTAURO DI SAN FRANCESCO
Che sia cambiato qualcosa, lo si capisce fin dal momento dell’ingresso in cantiere, al quale si può accedere solo previa misurazione della temperatura con lo scanner. La vera febbre però, come spiega il responsabile Saverio Borrini, è quella del fare e del fare bene nel tentativo di recuperare il tempo perso, seppure con estrema attenzione e cautela. Si può comunque guardare con soddisfazione e fiducia all’avanzamento dei lavori e agli obiettivi previsti per i prossimi mesi.
A metà luglio, giungerà a compimento la parte strutturale delle tre absidi della chiesa, intervento che si è rivelato molto complesso dal punto di vista sismico. Intorno al 20 luglio, cominceranno invece le opere di pavimentazione, con la posa di materiali isolanti, tubazioni dell’impianto di riscaldamento a terra e copertura con un massetto speciale. La fase di shock termico, propedeutica alla lavorazione con il cocciopesto, è prevista per settembre.
Mentre partono i lavori per il recupero del vicino convento, continuano quelli di restauro della volta dell’abside centrale e delle pareti, dove stanno affiorando bellissimi affreschi del 1400. Il comitato sta valutando di montare nel 2021 i ponteggi interni per poter ammirare queste straordinarie opere da vicino.
Anche i volontari di San Francesco del Prato hanno avuto una lunga pausa con il lockdown. Il gruppo si è venuto costituendo e consolidando attraverso varie esperienze di servizio, ma in modo particolare grazie alle visite al rosone dello scorso autunno. Pur non potendo replicare l’esperienza in questa primavera estate, come programmato, i volontari non si sono dati per vinti.
Sabato 11 luglio si sono dati appuntamento per ravvivare la motivazione e la passione per San Francesco del Prato con una serata alternativa di “formazione permanente”, pur con attenzione alle precauzioni anticontagio. Grazie alla generosa collaborazione dell’associazione culturale Eliot, si sono messi in ascolto di alcuni dei Cori da “The Rock”, composti nel 1934 da T. S. Eliot proprio in occasione della costruzione di una chiesa londinese. Questo ponte tra passato remoto, prossimo e presente è stato arricchito da alcuni canti gregoriani. Il tutto condiviso in modo molto “volontario” e amatoriale, per prepararsi a rendere ancora accessibile San Francesco del Prato ai parmigiani e non.

Musici 2019

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