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La consigliera Bonetti ‘bacchetta’ l’amministrazione sui temi culturali: Attilio Bertolucci e il Teatro delle Briciole dimenticati da Parma 2020?

Comunicato stampa della consigliera Caterina Bonetti:


“Assenza più acuta presenza” scriveva Attilio Bertolucci in una delle sue più note poesie e oggi questa frase suona un po’ amara, data l’assenza di “memoria” del poeta da parte di Parma Capitale della Cultura nel giorno del ventennale della sua scomparsa, il 14 giugno scorso. Dispiace il silenzio, sia sul sito del Comune (che pure riporta notizie non solo di pubblica utilità), sia sui profili social dello stesso e di Parma 2020: una poesia non avrebbe stonato fra le comunicazioni di servizio e quelle sull’apertura del luna park. Considerato l’impegno che l’amministrazione ha sempre dichiarato di voler mettere in campo per la comunicazione, una linea d’indirizzo più attenta al patrimonio culturale della città, almeno quest’anno, non avrebbe guastato. Non si tratta solo della dimenticanza rispetto ad una ricorrenza per uno dei pochi letterati del Novecento di fama internazionale legati così strettamente alla nostra città, ma della fatica nel riconoscere e promuovere il nostro patrimonio, attraverso percorsi, mostre e anche comunicazioni mirate a valorizzarlo. Del resto, per restare in tema di ricorrenze, ieri è passato un anno dall’apertura della vertenza del teatro delle Briciole: un anno dall’impegno preso dall’amministrazione di trovare un punto alla situazione che ha visto coinvolto il Teatro e la Fondazione Solares. Un anno nel quale nulla è in sostanza cambiato, se non che, con la crisi dettata dalla pandemia, le Briciole, così come tutto il mondo dello spettacolo di Parma, stanno affrontando difficoltà ancora maggiori con crescenti preoccupazioni. Lunedì hanno ufficialmente “riaperto” i teatri, ma la riapertura non ha coinvolto tutti e abbiamo letto le difficoltà che purtroppo permangono in questa vertenza, insieme ad interrogativi che non hanno trovato risposte, tra i quali quelli sull’indirizzo che prenderanno i fondi in arrivo alla fondazione, riguardo ai quali esprimiamo la speranza che essi siano destinati ai lavoratori cui va la nostra solidarietà e alla piena ripresa delle attività teatrali. Perdere un teatro di questo rilievo sarebbe un’enorme sconfitta per la Città.

In questo periodo di riprogettazioni, ci ha colpito l’annuncio dell’imminente realizzazione della App dedicata a Parma Capitale della cultura, rispetto alla quale abbiamo depositato un’interrogazione per poter meglio capire quali soggetti coinvolgerà, chi deterrà i diritti e quindi la tutela dei dati degli utenti acquisiti e quale sarà il suo utilizzo al termine di Parma Capitale della cultura. Se su tale questione restiamo in attesa delle risposte per esprimere un giudizio, sulla tendenza di questa amministrazione a valorizzare il patrimonio artistico e culturale “autoctono” pensiamo si possa fare di più .

Turisti sì, bene anche i singoli eventi, ma attenzione, la cultura di un luogo la fa chi ci vive e opera. Ciò che resta, soprattutto per i parmigiani.”

 

Per il gruppo PD in comune – Caterina Bonetti

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