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5-8 giugno-Le donne che hanno cambiato la storia: le Bustaie di Parma al Festival degli Archivi edizione online

Il Comune di Parma partecipa ad Archivissima Digital 2020.
Il Festival degli Archivi previsto dal 5 all’8 giugno sarà fruibile in modalità online. Infatti #LaCulturaNonSiFerma è uno degli hashtag più diffusi sulle pagine dei social in tempo di epidemia eArchivissima, facendo proprio lo spirito di questo slogan, ha confermato la sua programmazione attraverso nuove modalità.

La quinta edizione del Festival è dedicata alle figure femminili che hanno contribuito a cambiare la storia attivando processi di trasformazione e innovazione. L’evento valorizzerà il lavoro già svolto dai molti archivi iscritti all’iniziativa: il Comune di Parma ha partecipato con un progetto dell’Archivio Storico Comunale e dell’Assessorato alle Pari opportunità e ha prodotto un podcast che racconta la storia delle bustaie di Parma. “Stecche e trine. Le bustaie di Parma tra corsetti e diritti: una piccola grande rivoluzione” è il titolo della narrazione (ricerche di Francesca Belmessieri e voce narrante di Fabrizia Dalcò), in attesa di produrre una mostra dei documenti conservati in Archivio Storico Comunale.

“Una bellissima occasione che non si poteva disertare” afferma Nicoletta  Paci, Assessora alle pari opportunità del Comune di Parma.

“La storia dell’emancipazione femminile passa, anche e soprattutto, attraverso storie collettive di donne che hanno lottato, preso la parola, cambiato leggi e norme insieme. Anche la storia delle bustaie di Parma ha questa impronta: tutte insieme a determinare un cammino più libero e democratico”.

Sul finire dell’Ottocento le bustaie a Parma sono 600, giovani donne (tra i 16 e i 21 anni) impiegate nella produzione dei busti, il settore più importante della nascente industria cittadina.

L’orario di lavoro era massacrante: da un minimo di 11 ore a un massimo di 17 e la paga era retribuita a cottimo, cioè in proporzione alla quantità di busti prodotti a giornata. Per poter sopravvivere, dunque, molte donne si sottoponevano a turni di lavoro estenuanti. A fine giornata dovevano occuparsi della pulizia del macchinario e provvedere alle spese di manutenzione. Dovevano sottostare a duri regolamenti, pagando multe per ritardi, assenze o qualche parola scambiata durante il lavoro e, nel caso di malattie prolungate, venivano generalmente licenziate.

Il podcast racconta la Serrata delle fabbriche parmensi di busti grazie a un articolo tratto da L’idea, organo settimanale della Federazione Provinciale Socialista delle Leghe, Cooperative, Mutue aderenti alla Camera del Lavoro di Parma del 3 agosto 1907 e ad alcuni brani del libro di Serena Lenzotti e Roberto Spocci, Se ben che siam donne. La lega delle bustaie e lo sciopero del 1907. L’accordo sarà raggiunto il 16 settembre 1907 e, seppure non rappresenti una vittoria piena, sarà un importante tassello per un’Italia più democratica.

Archivissima è il Festival italiano dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici. Ideato da Promemoria è organizzato dall’associazione Archivissima in collaborazione con il Polo del’900, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione CRT.

Partner dell’evento sono* La Stampa*, la Fondazione Circolo dei lettori, la Scuola Holden, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus, Archivi e Archivio Magazine.

Il Festival è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e dall’Università degli Studi di Torino.

La Notte degli Archivi è un format realizzato dall’associazione culturale Archivissima, patrocinata nell’edizione nazionale da ANAI, Associazione nazionale archivistica italiana.

L’evento è nato per valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale, industriale conservato negli archivi storici di istituzioni e aziende, aprendone le porte al grande pubblico.

Nel corso delle quattro precedenti edizioni ha coinvolto autori, artisti e narratori d’eccezione che hanno intrecciato storie, protagonisti, snodi epocali portando alla luce una galassia di luoghi densi di ricchezze inesplorate.

Una possibilità per portare alla luce realtà sparse sul territorio italiano: coinvolti gli archivi dalle grandi città e quelli dei piccoli borghi di provincia, alla scoperta di un patrimonio incredibile. Un’occasione speciale per mostrare che gli archivi non sono luoghi polverosi ma preziosi custodi di un racconto condiviso della storia collettiva, che può essere riletta da punti di vista nuovi.

 

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