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Dal 7 all’11 maggio #laculturanonsiferma dedica uno speciale al Teatro di Lenz Fondazione


Quattro recenti creazioni performative
site-specific di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto saranno programmate in versione integrale sulle piattaforme regionali di Emilia-Romagna Creativa e Lepida Tv, sul digitale terrestre e su Sky.

#laculturanonsiferma: questo il titolo del ricco palinsesto curato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, che dal 7 all’11 maggio dedicherà uno speciale alla ricerca artistica di Lenz Fondazione.

Quattro le creazioni performative site-specific di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto che sarà possibile fruire integralmente sulle piattaforme di EmiliaRomagna Creativa e Lepida Tv, sul canale YouTube LepidaTV OnAir, oltre che sul canale 118 del digitale terrestre e sul 5118 di Sky.

Primo appuntamento giovedì 7 maggio alle ore 21.15 con Il Grande Teatro del Mondo, apertura del progetto triennale 2018-2020 Il Passato Imminente, trittico sulle opere di Calderón de la Barca realizzato con e per il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. Allestito negli spazi della Galleria Neoclassica e del Teatro Farnese, Il Grande Teatro del Mondo è stato interpretato da oltre venti artisti, tra performer dell’ensemble di Lenz e musicisti del Conservatorio A. Boito, e fruito in maniera itinerante dal pubblico: «Ne Il Grande Teatro del Mondo di Calderón si mostrano, teatro nel teatro nell’accezione più contemporanea, figure che da retoriche diventano reali, poiché corpi e menti sensibili, il Re e il Contadino, il Povero e la Bellezza, la Discrezione e il Bambino mai nato: ognuna a rappresentarsi nel tempo della vita e della morte, a render conto a Dio/Autore a sipario calato»  spiega Francesco Pititto, autore della drammaturgia e dell’imagoturgia «Lo spettatore non è unico, come nel Teatro della Memoria, ma la visione di ognuno può nel movimento e nella combinazione degli spazi agiti ricreare nuovo pensiero tra immagini reali e virtuali, tra opere concrete o immaginarie».

Secondo appuntamento sabato 9 maggio alle ore 21.15con Autodafé, progetto scenico-musicale, commissione speciale per il Festival Verdi 2016. Questa creazione trae ispirazione dal terzo atto del Don Carlo di Giuseppe Verdi. Ambientato nell’Ala Napoleonica dell’ex Carcere di San Francesco di Parma, rielabora in modo nuovo e inedito la scena della cerimonia pubblica dell’Inquisizione spagnola, che vede sfilare gli eretici condannati a morte: «I giardini, i corridoi, le stanze del carcere risuonano di echi di lacrime, di grida, di preghiere e di colpa in forte attinenza con il lamento corale di cantanti e performer che accompagna la cerimonia dell’autodafé. L’installazione temporanea negli spazi ancora vuoti e integri nei segni della contenzione riporta, tramite una funzione artistica, la memoria storica e sociale di questi ambienti di pena e di sofferenza al vissuto contemporaneo» riflette Maria Federica Maestri, responsabile di regia, installazione e costumi.

Lo speciale dedicato a Lenz prosegue domenica 10 maggio alle ore 21.20 con Verdi Macbeth, creazione performativa allestita negli spazi di Lenz Teatro, a Parma, nel 2018 su commissione speciale del Festival Verdi: «L’installazione del Verdi Macbeth è composta da ventiquattro terrari abitati da migliaia di grilli e insetti vivi il cui frinire costituisce, insieme alle voci verdiane, il materiale sonoro dell’opera» continua Maria Federica Maestri «Lo spazio scenico riproduce la struttura architettonica dell’antico santuario dedicato al culto di Hecate – divinità che regna sui demoni e sui morti – funzione drammatica fondamentale dell’opera shakespeariana. Nell’area sacra il continuum ossessivo del canto dei grilli si impossessa progressivamente dell’intero spazio sonoro, in un crescendo simmetrico alle ossessioni di Macbeth e Lady Macbeth. Verdi Macbeth è un’opera fantastica che rielabora la ricerca verdiana nella più vera e rischiosa delle modalità registiche: sonnambulismo, sogno e profezia, magia e canto, parola poetica e verità e, infine, melodramma e nuova scrittura musicale».

Ultimo appuntamento lunedì 11 maggio alle ore 21.15 con La Vida es Sueño, seconda parte del progetto Il Passato Imminente dedicato a Calderón de la Barca realizzato nel Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. Ad interpretare la creazione site-specific nell’Ala Nord della Galleria Nazionale, quindici performer di età compresa tra gli otto e gli ottant’anni. Sulle tre pareti espositive vuote che corrono lungo i trentacinque metri della Galleria dedicata alla pittura barocca si imprimono le imagoturgie nelle quali la figura di Giobbe, dal dipinto di Antonio de Pereda presente in una sala adiacente, si sovrappone a quelle di alcuni performer dell’auto sacramental: «Sono figure che, trasfigurandosi l’una nell’altra, possono comporre un nuovo dipinto, tra realtà e sogno, che comprende entrate e uscite tra le due porte della vita. Un dipinto tra i dipinti che però ha vita breve, solo il tempo provvisorio di una rappresentazione» suggerisce Francesco Pititto «Il nostro Uomo, per l’auto sacramental, ha i tratti di un adolescente nella medesima postura del dipinto: a tenere il coccio, la mano appoggiata al cuore e lo sguardo rivolto all’alto, a Dio. La differenza tra la fissità del quadro nella figura penitente di Giobbe e il movimento dell’Uomo/Bambino, nel corpo giovane di chi guarda verso il futuro, fa da discrimine tra libertà concessa se tradire o meno la Fede e libertà da conquistare nel progredire della vita. Quale il confine tra il libero arbitrio dell’uno e dell’altro?».

Pluralità di trasduzioni sceniche, spazi significanti e universi sensibili: molte linee si intrecciano nella ricerca artistica contemporanea di Lenz, che attraverso la creazione di nuove forme espressive ha anticipato differenti modalità di fruizione dello spettacolo dal vivo, modalità divenute oggi necessarie per il futuro del teatro in epoca di distanziamento sociale.

EmiliaRomagnaCreativa: https://www.emiliaromagnacreativa.it/

Lepida TV: http://www.lepida.tv/

Lenz Fondazione:  www.lenzfondazione.it

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