Home » Cultura&Spettacoli » ‘L’emergenza di scrivere’-Cosa cambierà: la conclusione di Rino Basili

‘L’emergenza di scrivere’-Cosa cambierà: la conclusione di Rino Basili


L’associazione Intesa San Martino con la sua Biblioteca Sociale Roberta Venturini, mette a disposizione degli iscritti uno spazio in cui raccogliere riflessioni, pensieri, racconti, idee e paure nel periodo di isolamento imposto dall’emergenza sanitaria.

Un’urgenza di far sentire la propria voce nel silenzio scelto dalla città che continua a vivere.


Coronavirus, cosa cambierà

di Rino Basili

A parer mio, in questo momento di forte emergenza, l’attenzione è sull’impatto dell’epidemia sulle persone e, dall’altro, sulla valutazione degli effetti economici. Questa situazione rappresenta un punto di forte discontinuità e nulla sarà più come prima. Sembra che la salute e l’organizzazione dei servizi sanitari abbiano già maggiore rilevanza nel sistema di valori degli Italiani. Questa esperienza, lascerà in eredità un aumento del senso di responsabilità sociale di noi tutti e crescerà il sentimento di solidarietà. La situazione sta forzando il paese a percorrere più velocemente la strada della modernizzazione, a partire dal sistema scolastico e universitario per quanto riguarda i servizi digitali e lo smart working. Infine, pare ci sia un’altra consapevolezza per i cittadini, la rinascita socio-economica del paese potrà avvenire solo “insieme e dal basso”, avendo come protagonisti non solo i principali attori di livello nazionale come Governo, grandi imprese, grandi banche, ma anche  i soggetti del tessuto economico-sociale a livello locale (medie imprese, associazioni territoriali ed enti del terzo settore). Oltre che ai virologi e sanitari agli economisti, oggi dobbiamo affidarci anche agli operatori e volontari del Terzo settore e soprattutto all’energia e creatività dei giovani, per affrontare nella “società del rischio” nuovi e moderni modi per stare nei nostri luoghi in modo propositivo e per costruire l’evoluzione della società democratica del futuro. Dal punto di vista economico, tutti ci aspettiamo un sostegno, facendo in modo che reddito e posti di lavoro non vengano colpiti in modo sproporzionato, assicurando alle imprese la liquidità necessaria per ‘sopravvivere’.

.

A parer mio, in questo momento di forte emergenza, l’attenzione è sull’impatto dell’epidemia sulle persone e, dall’altro, sulla valutazione degli effetti economici. Questa situazione rappresenta un punto di forte discontinuità e nulla sarà più come prima. Sembra che la salute e l’organizzazione dei servizi sanitari abbiano già maggiore rilevanza nel sistema di valori degli Italiani. Questa esperienza, lascerà in eredità un aumento del senso di responsabilità sociale di noi tutti e crescerà il sentimento di solidarietà. La situazione sta forzando il paese a percorrere più velocemente la strada della modernizzazione, a partire dal sistema scolastico e universitario per quanto riguarda i servizi digitali e lo smart working. Infine, pare ci sia un’altra consapevolezza per i cittadini, la rinascita socio-economica del paese potrà avvenire solo “insieme e dal basso”, avendo come protagonisti non solo i principali attori di livello nazionale come Governo, grandi imprese, grandi banche, ma anche  i soggetti del tessuto economico-sociale a livello locale (medie imprese, associazioni territoriali ed enti del terzo settore). Oltre che ai virologi e sanitari agli economisti, oggi dobbiamo affidarci anche agli operatori e volontari del Terzo settore e soprattutto all’energia e creatività dei giovani, per affrontare nella “società del rischio” nuovi e moderni modi per stare nei nostri luoghi in modo propositivo e per costruire l’evoluzione della società democratica del futuro. Dal punto di vista economico, tutti ci aspettiamo un sostegno, facendo in modo che reddito e posti di lavoro non vengano colpiti in modo sproporzionato, assicurando alle imprese la liquidità necessaria per ‘sopravvivere’.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*