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Antivirus Festival-Io e te a un metro di distanza—La comunità artistica in live streaming

di Nicolas de Francesco
In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui ognuno di noi deve confrontarsi con il proprio spazio e il proprio tempo, le proprie energie fisiche e le proprie risorse intellettuali, in cui l’isolamento responsabile si confonde con la difficile percezione di una realtà “surreale”, gli aspetti della socialità e della comunicazione diventano esigenze e bisogni quasi essenziali (ora più che mai, infatti, si può intuire l’importanza di uno strumento comunicativo come lo smartphone in relazione alle dinamiche migratorie delle persone che raggiungono le nostre coste e i nostri confini).

Il mondo della cultura e la tecnologia, in questo momento, assumono un ruolo centrale per sopperire a queste difficoltà sociali, al mantenimento della distanza, e diventano un’ opportunità per molti per sperimentare nuove vie espressive.

Consci che queste forme non possano e non debbano sostituire esperienze emotive che solo lo scambio empatico e umano possono donarci, abbiamo, però, assistito ad un vero e proprio proliferare della comunicazione artistica. Molti musicisti e artisti hanno usufruito del live streaming per piccole esibizioni da casa, video, mini-format e lezioni. Altrettanto è successo negli altri settori culturali: archivi, editori, biblioteche e giornali hanno dato la possibilità agli utenti di accedere alle loro risorse, ma anche cineteche e distributori di film hanno fatto lo stesso.

La cultura, spesso tanto bistrattata, ha mostrato, così, il suo valore universale ed imprescindibile. All’interno di questa cornice, vi sono alcuni, pochi in realtà, esempi e tentativi importanti di andare ancora oltre, al fine di socializzare e creare spazi per comunità artistiche che potessero interagire tra loro, creare una proposta variegata, coinvolgente e di intrattenimento attraverso la partecipazione di artisti con diversi background.

Tra queste realtà, “L’Antivirus Festival – Io e te a un metro di distanza” è stato uno degli esperimenti più interessanti.

Andato in onda in live streaming dal 9 al 26 marzo sulla pagina facebook del “Fillmore Festival” (partner e organizzatore piacentino dell’evento insieme all’associazione culturale “Ladri di fragole”), il festival ha ospitato in programma sei artisti per serata (band o singoli), che a partire dalle ore 21:00, si sono alternati uno dopo l’altro in collegamento dalla loro abitazione, studio o set.

Le proposte, somministrate in “pillole” di 10 minuti l’una, hanno toccato i campi artistici della musica, letteratura, pittura, arti visive e comicità.

Dalle proprie residenze di Parma e provincia hanno partecipato alla chiamata, tra gli altri, “Cienfuego”, (Produttore appena uscito con l’album “Dub Expedition” e che sta facendo molto parlare di sé) con una dub session live, il cantautore Emanuele Nidi che, accompagnato dalla chitarra, ha invece cantato alcuni brani dall’album “La tua bellezza in fiore” uscito nel 2019.

Molto apprezzato, commentato e condiviso è stato, inoltre, l’intervento di “EMILY Collettivo Musicale” che ha ideato un video live con quattro dei sei musicisti che compongono il collettivo. Riarrangiando due brani dal loro disco “Ordinario Dissenso” ci hanno ricordato come la pratica della solidarietà sia ancora di più un valore da rispettare e perseguire nell’attuale società.

Il collettivo ha scelto due brani evocativi, il roots reggae de “La Tribù Umana” & la ballad folk “Thoreau”, per portarci all’interno di un’ unica tribù accogliente, in cui ci si prende cura degli invisibili, dei senza tetto ed emarginati in questa emergenza, passando dal rispetto della natura e il nostro rapporto con essa alla pratica della pazienza e dell’attenzione: buoni auspici per un nuovo futuro al di là delle paure.

Tra le tante proposte di qualità appena citate, il festival ha anche ospitato alcuni artisti di fama nazionale che hanno dato il loro endorsement per l’evento, aumentandone l’interesse, il valore e la solidarietà artistica: tra i nomi importanti ricordiamo Francesco Baccini e Davide Toffolo, leader dei “Tre Allegri Ragazzi Morti”, che ha donato l’illustrazione per sostenere l’iniziativa.

Di seguito, alcuni video dei partecipanti parmigiani, intervenuti all’Antivirus Festival

 

https://drive.google.com/drive/folders/1-B-fQS_Rmq8PYTwb9BNHLcgpE5bxz2VS

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