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Dal 24 settembre al 18 ottobre al via Festival Verdi 2020: Macbeth in scena in San Francesco del Prato


I Lombardi alla prima Crociata, Rigoletto, Macbeth nella versione francese, Ernani, eseguito in forma di concerto sono le opere in programma alla XX edizione del Festival Verdi che si terrà a Parma e Busseto, nel cuore delle terre di Verdi, nell’anno di “Parma 2020”, dal 24 settembre al 18 ottobre, al Teatro Regio di Parma, nello scrigno del Teatro Giuseppe Verdi di Busseto e nella monumentale Chiesa di San Francesco del Prato del XIII secolo (per oltre duecento anni trasformata in carcere, poi abbandonata e oggi, dopo due anni di restauro, prossima a essere restituita alla città), che il Festival consente ancora una volta di riscoprire.

4 titoli per 4 debutti in 4 giorni consecutivi, con 3 nuovi allestimenti in 3 luoghi diversi, 4 orchestre e 2 cori coinvolti, 3 commissioni presentate in prima assoluta.

Opere, concerti, recital, incontri, 24 eventi per oltre 60 appuntamenti in 25 giorni, che ruotano intorno al 207° compleanno di Giuseppe Verdi, il 10 ottobre 2020.

A essi s’intrecciano gli oltre 100 spettacoli a ingresso libero di Verdi Off, la rassegna giunta alla V edizione, che dal 19 settembre con la Verdi Street Parade porta il festival nelle strade, nelle piazze, nelle case, negli istituti carcerari e all’ospedale dei bambini, abbracciando tutti in un clima di festa, nella vasta trama di uno spettacolo diffuso, in grado di conquistare famiglie, adulti, giovani, bambini, cittadini, visitatori e tutti coloro che vorranno vivere l’emozione di un incontro sorprendente e divertente a tu per tu con Verdi.

Seguìto ogni anno da oltre 45mila spettatori insieme a Verdi Off, il Festival, cui lavorano ogni anno oltre 200 professionisti, metà dei quali under35 (elettricisti, fonici, attrezzisti, falegnami, macchinisti, scenografi realizzatori, sarti, truccatori, parrucchieri, personale amministrativo, di sala e di portineria), e oltre 150 artisti (cantanti, musicisti, attori, mimi, ballerini, assistenti, maestri collaboratori), ha ribadito la propria attrattività nei confronti del pubblico di tutti i continenti, stabilendo negli ultimi tre anni record di presenze e incassi, con una significativa copertura del 20% sui costi complessivi, e guadagnando inoltre l’attenzione dei più prestigiosi media nazionali e internazionali.

Il report dei risultati raggiunti nell’ultima edizione, realizzato con l’Università di Parma, ha evidenziato che il Social Return On Investment, l’impatto favorevole del Festival Verdi, stimato con cautela, è pari a 2.5, con benefici calcolati per oltre € 15.75 milioni sugli operatori economici e sulla comunità cittadina.

Un valore che indica quanto il Festival rappresenti per Parma e per il suo territorio, divenendo la sintesi di una grande tradizione che si sa rinnovare grazie alla vitalità di un’identità cittadina speciale e sentita, capace di coinvolgere le istituzioni, il prezioso tessuto culturale cittadino, le associazioni, le famiglie.

“La XX edizione del Festival Verdi – dichiara Anna Maria Meo – non può che essere speciale, perché si pone a conclusione di un anno specialissimo come questo, che noi tutti ci siamo abituati a chiamare familiarmente “Parma 2020”, nome sintetico che racconta che la nostra città è stata insignita dell’ambìto riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura. Tale riconoscimento, ottenuto in una serrata competizione fra molte altre città italiane, altrettanto belle e meritevoli, giunge a suggellare un percorso nel quale la città tutta si è impegnata al massimo per meritare quel rango di effettiva capitale che naturalmente le spetta. Tale impegno, per quanto concerne il nostro Teatro, si è concretizzato in una stagione con un programma tutto dedicato al Novecento musicale e al suo rapporto con il concetto di Tempo – in sintonia con lo slogan ufficiale della candidatura: “La Cultura batte il Tempo”

L’anteprima del Festival Verdi avrà luogo il 19 settembre 2020 con l’attesa Verdi Street Parade, festa in musica itinerante che inaugura la V edizione di Verdi Off, a cura di Barbara Minghetti, la cui programmazione contrappunta e arricchisce il Festival Verdi d’idee e temi e di forme spettacolari inedite e imprevedibili.

Protagonisti della parata, assieme al pubblico, invitato a indossare abiti di colore verde, centinaia fra attori, musicisti, cantanti, ballerini, circensi e coristi che sfileranno per le vie del centro cittadino di Parma, dal Teatro Regio fino alle strade e alle piazze dell’Oltretorrente e a Piazza Duomo, dalle ore 18.00 fino a tarda sera, alternando spettacoli e concerti dedicati al Maestro e alle sue opere, reinterpretate attraverso i linguaggi più diversi e trasversali.

 

LE OPERE

 

I Lombardi alla prima Crociata inaugura il Festival Verdi 2020, giovedì 24 settembre al Teatro Regio di Parma (recite 3, 8, 17 ottobre), in un nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma in coproduzione con Opéra de Monte-Carlo, di cui Hugo de Ana firma regia, scene e costumi, con le luci di Valerio Alfieri. Daniele Callegari dirige la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, nell’edizione critica dell’opera a cura di David R. B. Kimbell eseguita in prima assoluta.

Interpreti in scena Michele Pertusi (Pagano), Marco Ciaponi (Arvino) al suo debutto al Teatro Regio, Yolanda Auyanet (Giselda), Luca Dall’Amico (Pirro), Erika Wenmeng Gu (Viclinda), già allieva dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma, al suo debutto nel ruolo, Daniele Lettieri (Un Priore della città di Milano), Massimiliano Catellani (Acciano), Jean-François Borras (Oronte), Marta Mari (Sofia).

Gli interventi musicali della banda in palcoscenico sono affidati all’Orchestra Giovanile della Via Emilia.

 

Rigoletto, debutta venerdì 25 settembre al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto (recite 2, 4, 10, 16, 18 ottobre), nel nuovo allestimento di Pier Francesco Maestrini, con le scene e il projection design di Juan Guillermo Nova, i costumi di Marco Nateri e le luci di Pascal Merat. Sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini, Alessandro Palumbo dirige l’edizione critica dell’opera curata da Martin Chusid, il Coro del Teatro Regio di Parma è preparato da Martino Faggiani.

Sul palcoscenico si alternano gli interpreti selezionati dal 58° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e dall’Accademia Verdiana. Lo spettacolo è coprodotto da Teatro Regio di Parma e Teatro Lirico di Cagliari, in collaborazione con 58° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e Accademia Verdiana.

La terza nuova produzione del Festival Verdi 2020 è Macbeth, che debutta sabato 26 settembre nell’imponente Chiesa di San Francesco del Prato (recite 1, 7, 16 ottobre).

L’opera è presentata nella versione francese, nella traduzione di Charles Louis Étienne Nuittier e Alexandre Beaumont e nell’edizione critica a cura di David Lawton, revisionata da Candida Mantica. Maestro concertatore e direttore è Roberto Abbado, Direttore musicale del Festival Verdi, alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, preparato da Alberto Malazzi.

Il cast è composto da Dimitri Platanias (Macbeth), per la prima volta in scena a Parma, Davinia Rodriguez (Lady Macbeth), Riccardo Zanellato (Banque), Giorgio Berrugi (Macduff), David Astorga (Malcom), Francesco Leone (Il medico), Natalia Gavrilan (La dama di Lady Macbeth) e Jacobo Ochoa (Domestico /Araldo/Sicario).

La duecentesca Chiesa di San Francesco del Prato, alla vigilia della sua riapertura, si conferma tra gli spazi elettivi del Festival Verdi 2020, che vi allestisce, per l’ultima volta nella storia del moderno restauro del monumento, una produzione site-specific.

Firma la regia, le scene e i costumi dell’allestimento Yannis Kokkos, vincitore del Laurence Olivier Prize e, due volte, del Premio Molière, qui alla sua seconda prova nel titolo, a distanza di dieci anni dall’allestimento realizzato per l’Opéra Garnier.

Le luci sono di Giuseppe Di Iorio, le coreografie di Davide Bombana, eseguite dal Nuovo Balletto di Toscana, il projection design di Sergio Metalli e la drammaturgia di Anne Blanchard.

Lo spettacolo è realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e in collaborazione con la Diocesi di Parma.

Ernani in forma di concerto è eseguito al Teatro Regio di Parma domenica 4 ottobre 2020 (replica il 9 ottobre), con la direzione musicale e la concertazione di Michele Mariotti, al suo debutto nell’opera, sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, su partitura licenziata nell’edizione critica curata da Claudio Gallico.

Gli interpreti sono Roberto Aronica (Ernani), Amartuvshin Enkhbat (Don Carlo), Eleonora Buratto (Elvira) al suo debutto al Teatro Regio, Roberto Tagliavini (Don Ruy de Silva), Paolo Antognetti (Don Riccardo), Federico Benetti (Jago) e Carlotta Vichi (Giovanna), premiata nel 2017 al Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto.

 

Info: www.teatroregioparma.it

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