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Mercato dei diamanti tra alti e bassi

Quello che si è chiuso, il 2019, è stato un anno complesso per quanto riguarda il mercato dei diamanti, pietre preziose cui ci si rivolge anche per investimento. Alcuni dati indicano addirittura un calo del 25% nel 2019 di vendite di diamanti grezzi, mentre i diamanti già lavorati, quindi quelli pronti per essere incastonati in un gioiello, anello o collana che sia, sono diminuiti del 10%.

La domanda è scesa nettamente ed i prezzi sono ai minimi storici degli ultimi 10 anni: contingenze che, per chi si occupa di mercato, possono anche rappresentare una opportunità di investimento visto che quando i prezzi sono bassi si acquista meglio.
Su queste dinamiche, come per tutto quello che riguarda il mondo degli investimenti e più in generale della finanza, influiscono sempre anche le tensioni politiche, gli argomenti legati alla stretta attualità. E da questo punto di vista il mercato dei diamanti potrebbe avere soprese nel 2019.

Il mercato dei diamanti nel 2020

A dirlo sono gli analisti, che indicano la probabile tregua dei dazi commerciali tra Stati Uniti e Cina come una spinta ai consumi globali. L’industria dei diamanti sta iniziando a vedere uno spiraglio di luce dopo tanta negatività che ha causato una crisi durissima.
La vendita di diamanti potrebbe quindi riprendersi nell’anno in corso iniziando a generare altri utili e facendo risalire il prezzo delle pietre preziose. Se nel 2019 il mondo ha richiesto meno diamanti, la causa era proprio da ricercarsi nei cambiamenti dei consumatori dei due principali mercati mondiali: Usa e Cina. Questo a causa del crollo della fiducia dovuta ad incertezza geopolitica.
A crescere sarà il segmento dei diamanti di lusso di marca, che da solo ingloba il 15% del totale del mercato dei gioielli con diamantisulla scia della crescita dei beni di lusso per uso personale.

Il mercato dei diamanti artificiali

C’è poi un’altra questione da appurare che non è certamente marginale in questo contesto: si dovrà capire quello che succederà con i diamanti artificiali, che oggi hanno fatto irruzione sul mercato e che, secondo previsioni, nel 2020 incideranno sul 15% del totale delle compravendite.
Si tratta di pietre sintetiche che vengono spesso e volentieri preferite dagli utenti (e dall’opinione pubblica) per la loro maggiore eticità, visto che la lavorazione influisce meno a livello ambientale. A quanto pare questi gioielli artificiali riescono, attualmente, ad essere indistinguibili ad occhio nudo da quelli veria fronte di un costo che è inferiore del 20/30% circa. Un ulteriore segmento che potrebbe esplodere.

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