Home » Cultura&Spettacoli » 19 gennaio-Art Decò e suggestioni orientali nel concerto al Palazzo del Congressi di Salso

19 gennaio-Art Decò e suggestioni orientali nel concerto al Palazzo del Congressi di Salso


Domenica 19 gennaio al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore la rassegna “Musique Nouveau” inaugura la stagione 2020 con il concerto ‘Orient Impress’.

Il fenomeno cosiddetto “Japonaise”, la frequentazione delle colonie Indiane  e la nuova “moda” della villeggiatura negli stabilimenti balneari e termali,  fanno parte delle tante declinazioni dell’ Art Decò.

In oriente l’utilizzo delle fonti per la cura del corpo ha tradizioni millenarie. In occidente sarà una riscoperta. La musica non ne è esente e a livello compositivo si manifesta in molteplici forme. Dalle suggestioni per trio, ai poemi per voce e pianoforte. Tra gli autori  Debussy con “Estampes”, “Cinq Poème de Baudelaire” e  Ravel con “Jeux d’eau” e “Sheherazade”.  Sono solo alcune delle opere  dedicate e composte seguendo le indicazioni artistiche, le tendenze pittoriche e di costume. Un viaggio “ raccontato” inusuale e innovativo. Le composizioni  ascoltate nella loro genesi figurativa, emotiva e sensoriale.

Come i pittori impressionisti privilegiano la luce, i musicisti che condividono questa sensibilità portano la loro attenzione sul timbro, il “colore” degli strumenti. Il timbro diventa per questi compositori l’elemento più importante della composizione, attraverso il quale esprimere impressioni e suggestioni. Le tecniche di strumentazione utilizzate sono molto raffinate e gli strumenti sono spinti agli estremi limiti della loro estensione. Le sonorità così ottenute sono leggere, sfumate e trasparenti. La dinamica non raggiunge quasi mai il forte, ma in genere va dal mezzoforte al pianissimo. L’armonia non segue le regole tradizionali, ma è molto innovativa e crea un effetto di sospensione. Le melodie usano spesso scale antiche, di tradizione medievale, o ispirate all’Oriente come la scala pentafonica (di cinque suoni) e la scala esatonale (di sei suoni). Le atmosfere delle composizioni appaiono così sognanti, vaghe e indeterminate. L’impressionismo musicale nasce a Parigi e si afferma fra il 1870 e il 1920.

NDR

L’acqua ha da sempre esercitato una grande suggestione sui musicisti, sia sotto l’aspetto dell’evocazione naturalistica, sia come metafora del fluire del tempo per il suo significato simbolico che rimando all essenza della vita stessa. Numerose le pagine del repertorio pianistico che i compositori le hanno dedicato. L’acqua è stata rappresentata nella musica pianistica in modo differente a seconda dell’epoca, della personalità del compositore e delle tecniche utilizzate. Ma analizzando vari esempi, fra le molteplici scelte espressive, peculiarità linguistiche e tecniche esecutive che tendono a evocare la sensazione globale di “liquidità”, si possono rintracciare alcuni elementi comuni tutti al fine di ricrearne al suggestione.

NDR

“La musica è una matematica misteriosa i cui elementi partecipano dell’Infinito. Essa è responsabile dei movimenti delle acque, del gioco delle curve descritte dalle mutevoli brezze; niente è più musicale di un tramonto. Per chi sa guardare con emozione, è la più bella lezione di sviluppo scritta in quel libro non letto abbastanza assiduamente dai musicisti: la Natura”

C. DEBUSSY

L’acqua è il tema simbolista per eccellenza e anche in questo ancora Debussy è vicino ai suoi contemporanei. Si può dire che tutta quest’epoca possiede una visione del mondo riflessa dalle immagini molteplici dell’acqua. Il movimento simbolista, che cerca di liberare la parola dai suoi significati per ritrovare la musica originaria e incantatoria della parola, reinventa infatti uno degli aspetti più profondi del linguaggio poetico, la ‘liquidità’ della parola. Questa liquidità è il grande simbolo universale dell’armonia primitiva che il poeta simbolista ricerca nei suoni del linguaggio. […] Attraverso questo linguaggio bisogna ritrovare l’ambiguità delle cose, le impressioni fugaci e delicate che esse producono. In questo gusto per l’impreciso, il vago l’asimmetrico, cioè per un’arte che non taglia mai di netto i significati, ma lascia sempre il lettore libero di scegliere o di non scegliere tra le sensazioni e le immagini contraddittorie, l’acqua appare come il tema privilegiato, l’immagine prima dell’ambiguità e del doppio senso.

 

PROGRAMMA

“Introduit “ all’ ascolto     Prof.  GUIDO GIANNUZZI            

C. Debussy        “Cinq Poème de C. Baudelaire ”  S/P                            

(1862-1918)       II. Harmonie du Soir

                            III. Le Jet d’ Eau

                            V. La Mort des Amants

                                                             

M. Ravel               “Le jet d’ Eau”    P                                                                     

(1875-1937)

C. Debussy          “Syrinx”      F                                                                                     

C. Debussy          “Estampes”    P                                                                         

                            I. Pagodes

M. Ravel              “Habanera”      F/P

C. Debussy          “En Bateau “    F/P

M. Ravel               “Shèhèrazade”      S/F/P                                       

                              I. Asie

                              II. Le flute enchantèe          

FRANCESCA ROSSI DEL MONTE                 soprano

SANDU NAGY                                                    flauto

FRANCESCO MELANI                                      pianoforte

INGRESSO LIBERO

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*