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Loro a te lo farebbero? Iniziativa anti botti nel Quartiere Mordacci


Nel Comune di Parma, con l’approvazione del nuovo regolamento urbano, botti, petardi e fuochi d’artificio saranno vietati in tutta la città, tutto l’anno, non solo a capodanno. In particolare sono vietati nel centro storico, o dove siano presenti persone, animali, vicino ad abitazioni o ovunque possano recare disturbo, danno o molestia ( art. 8 bis del Regolamento Polizia Urbana). Il Comune in questo modo tutela il benessere degli animali e dei cittadini.

Questo nuovo regolamento non vuole essere un banale divieto ai botti ma vuole sensibilizzare la cittadinanza sui temi della sicurezza e della tutela della salute delle persone, degli animali e dell’ambiente.

Vengono concessi i giochi pirotecnici a basso rischio, come stelline, bengala, fontane, vulcani e ghirlande, quelli più diffusi che appartengono alle categorie F1 ed F2 secondo la normativa europea. Vietate le tipologie F3 ed F4, le più pericolose, il cui uso improprio può essere anche letale.

Ogni cittadino potrà segnalare i trasgressori alla norma del Regolamento alla Polizia Municipale oppure può scrivere alla mail benessere.animale@comune.parma.it per qualsiasi chiarimento o bisogno.

L’iniziativa è sostenuta dall’associazione animalista OIPA Parma.

Il Quartiere Mordacci si è inventato una risposta al problema dei botti.
Un problema non da poco per questa zona ad Ovest di Parma dove si registra un altissimo numero di cani residenti. La tranquillità della prima campagna a due passi. Due parchi dove passano i pomeriggi e le sere delle vacanze di Natale i ragazzi sede ideale per lanciare qualche petardo appena scende il buio. Ingredienti di una storia che si ripete da anni.

“Dobbiamo sedare gli animali, perché hanno reazioni davvero violente agli scoppi. Forse chi usa i botti semplicemente non ci pensa.” Dicono alcuni proprietari che vedono l’arrivo del Capodanno come l’approssimarsi di un problema e di un disagio fortissimo dei loro quadrupedi. “Da quest’anno, da quando abbiamo istituito il Gruppo di Controllo di Vicinato, ci siamo uniti e il problema è emerso prepotente per tanti di noi. C’è venuta in mente una possibile azione: un’educativa di strada a quattro zampe e occhi negli occhi. In questi giorni quando scendiamo in passeggiata con i nostri cani cerchiamo di intercettare i ragazzi e i bambini del Parco e di spiegare loro gli effetti che i fuochi d’artificio rumorosi hanno sui cani”. Dicono Aroa, Erika, Elisabetta, Loredana, Sara e Monica impegnate in un pattugliamento pacifico anti botti.

“Finchè non vedi quanto un cane possa star male, finchè non lo guardi tremare e ansimare, il divertimento sarà sempre più importante della sua paura”.

Un’azione capillare, un metodo faccia e faccia che forse darà i suoi frutti e a cui, forse, altri quartieri di Parma potranno ispirarsi. 

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