Home » Cultura&Spettacoli » Serata benefica da BDC: Loto Onlus a sostegno delle donne colpite da tumore ovarico si presenta a Parma eccellenza ospedaliera regionale

Serata benefica da BDC: Loto Onlus a sostegno delle donne colpite da tumore ovarico si presenta a Parma eccellenza ospedaliera regionale


Loto Onlus Parma si è presentata alla città ieri 20 novembre nel corso di una serata di beneficienza presso BDC – Borgo delle Colonne (via Borgo delle Colonne, 28) con un grande successo di pubblico.

Loto Onlus è un’associazione no profit basata sul volontariato che opera contro il tumore ovarico. Uno degli obiettivi di Loto è quello di divulgare informazioni e rendere consapevoli le donne su una patologia come il carcinoma dell’ovaio, uno tra i tumori femminili a prognosi più severa e che colpisce ogni anno quasi 5.000 donne in Italia e 250.000 donne nel mondo.


Nasce nel 2013 grazie all’iniziativa di un gruppo di pazienti ed amici certi di dover attivare un percorso “pionieristico” per affrontare una patologia di cui non sono note le cause e per la quale non sono ancora disponibili strumenti validi per la diagnosi precoce.


L’associazione è composta da un Consiglio Direttivo ed un Comitato Tecnico-Scientifico, i quali si affiancano per contribuire, ciascuno per la propria area di competenza, alla diffusione dell’informazione , al supporto alle donne colpite da carcinoma ovarico e al sostegno della ricerca scientifica.

Eventi dedicati, workshop, convegni, il sito internet e le newsletter sono i principali strumenti attraverso i quali si realizza l’attività informativa, di supporto e di sensibilizzazione.


Il Comitato Tecnico-Scientifico oltre a organizzare incontri scientifici e di divulgazione, seleziona e propone i progetti di ricerca da sostenere.

L’obiettivo dell’associazione è quello di sostenere tutte le pazienti e i loro familiari con informazioni chiare e complete sulla malattia, sulla diagnosi e sulla terapia, aiutandole a superare i momenti di, incertezza e paura che accompagnano la diagnosi di questa neoplasia.

Il tumore ovarico è il sesto tumore più diagnosticato tra le donne, e quello con il più alto tasso di mortalità (60-70%), che lo rende una delle prime 5 cause di morte femminile per tumore tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.

Le ragioni di questo basso tasso di sopravvivenza sono sostanzialmente due: innanzitutto il tumore ovarico nel 75% dei casi viene diagnosticato quando è già in stadio avanzato, perché la malattia inizialmente si accompagna a sintomi così aspecifici da essere confusi con malesseri meno gravi come dolori e gonfiore addominale persistente, la necessità di urinare spesso, fitte alla pancia, stipsi o difficoltà digestive, ma anche mancanza di appetito e la sensazione di essere subito sazie.

Sono sintomi generici e comuni, ma se durano da tempo (ogni giorno per un paio di settimane e per due o tre mesi consecutivi), o se non sono mai stati presenti, è meglio rivolgersi al medico per un controllo.

In secondo luogo, ad oggi per il tumore ovarico non esistono strumenti di prevenzione, come il pap test per il tumore dell’utero, né esistono test di screening per la diagnosi precoce, come la mammografia per il tumore al seno. Tuttavia, una maggiore attenzione ai primi segnali può portare a una diagnosi tempestiva che aiuta a individuare e a curare il tumore a uno stadio iniziale, con buone prospettive di guarigione.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è stata identificata dalla Regione Emilia-Romagna come “centro spoke” di riferimento per il tumore ovarico: l’Ospedale Maggiore garantisce alle pazienti la specializzazione e le competenze, in particolare quelle chirurgiche, necessarie per assicurare il percorso di assistenza ottimale.

Questo in sinergia con una nuova realtà nel territorio cittadino: Loto Onlus Parma, nata ufficialmente ieri sera nella serata benefica di BDC vuole fornire supporto alle pazienti della provincia di Parma.

Ogni anno, in Emilia-Romagna oltre 400 donne ricevono una diagnosi di tumore ovarico e 270 muoiono a causa di questa patologia: solo il 39% delle pazienti colpite sopravvive a 5 anni dalla diagnosi.

A Parma si registrano 40 nuovi casi l’anno di tumori maligni dell’ovaio.

Alle donne che in provincia di Parma stanno affrontando questa grave neoplasia viene assicurato un percorso di cura e assistenza di alto livello: la Regione Emilia-Romagna ha selezionato l’Ospedale Maggiore di Parma come spoke center per il tumore ovarico.

Questo significa che la struttura presenta competenze e grado di specializzazione idoneo alla cura di questa particolare patologia; gli spoke center territoriali hanno come punto di riferimento l’Ospedale S.Orsola di Bologna, centro hub di secondo livello.

Grazie a questi presupposti, inoltre, le pazienti potranno contare su una nuova realtà assistenziale: nasce Loto Onlus Parma, associazione che si propone come punto di riferimento per svolgere attività di informazione sulla malattia, offrire servizi complementari a pazienti e familiari, sostenere la ricerca scientifica, promuovere la diagnosi precoce, l’accesso a cure di qualità e la diffusione di programmi di screening.

Il comitato territoriale di Parma si unisce alla rete Loto già presente a Bologna e Ancona ed è un’ulteriore tassello verso la presenza dell’associazione sull’intero territorio nazionale.

“Il percorso diagnostico e terapeutico delle pazienti affette da carcinoma ovarico è complesso e richiede una stretta collaborazione tra i vari specialisti. Presso il nostro ospedale le pazienti con questa diagnosi sono prese in carico a 360 gradi – spiega Roberto Berretta, responsabile Ginecologia Oncologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e coordinatore del comitato territoriale di Loto Onlus a Parma – qui vengono accolte da una equipe di oltre 20 medici in grado di affrontare il tumore ovarico sotto diversi aspetti. Radiologi, oncologi, chirurghi, anestesisti, nutrizionisti e persino infermieri dedicati seguono le donne in cura. Il nostro centro risponde – con punteggi elevati – a tutte le linee guida della società europea di ginecologia oncologica (ESGO)”.

Ph.Credit Daniele Romano

homepage

 

Ph. Credit Daniele Romano

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*