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Inaugurata la mostra ‘Le bambine salvate’: 28 scatti di quotidianità di 5 donne indiane sopravvissute all’infanticidio


di Titti Duimio

“Essere donna in alcuni paesi è ancora una disgrazia” dice Antonella Darcante coordinatrice a Parma dell’associazione Terre des Hommes Italia Onlus che l’11 novembre ha presentato alla stampa la mostra ‘Le bambine salvate’ presso la Biblioteca Sociale Roberta Venturini: 28 scatti del fotografo Stefano Stranges incentrati sulla vita di 5 bambine indiane sopravvissute all’infanticidio femminile, pratica tutt’oggi drammaticamente diffusa, che hanno avuto la possibilità di crescere, andare a scuola e cercare di realizzare i propri sogni attraverso l’intervento dell’associazione onlus Terre des Hommes.

La mostra, patrocinata dal Comune di Parma, è stata realizzata grazie al bando “Donne tutto l’anno” indetto dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma.

Jothika, 17 anni, stdentessa di matematica. Il suo desiderio è quello di diventare impiegata di banca. E’ la terza di 4 sorelle. “Se avrò una bimba, la tratterò come una cosa preziosa” dice. In questa foto, Jothika fa il bucato davanti alla sua casa.

“È tremenda l’idea di dover fare una mostra di questo tipo, dover far parlare di questo argomento è doloroso, ma anche nelle nostre scuole stiamo lavorando con l’assessorato alle pari opportunità per far comprendere l’importanza di tutelare l’immagine e il corpo femminile che le nostre ragazze stesse sottostimano e svalutano anche attraverso i social media” dice l’assessora all’infanzia Ines Seletti che conclude ringraziando l’associazione San Martino per il lavoro culturale fatto nel quartiere San Leonardo in un anno di attività.
“Conoscere per capire cosa succede nel sud del mondo-spiega Paolo Ferrara capo delegazione Terre des Hommes Italia-questa l’idea alla base della mostra. Con l’associazione ci siamo accorti che in alcune zone del mondo nascevano meno femmine che maschi e che molte famiglie povere sopprimevano le neonate alla nascita proprio perché femmine e abbiamo iniziato ad ascoltare le motivazioni pratiche e culturali di questa terribile realtà per poter poi innescare un virtuoso meccanismo di cambiamento. Terre des hommes ha proposto di farsi carico dell’educazione delle bambine altrimenti mai nate togliendo loro la motivazione principale della disumana pratica e cioè il costo del percorso formativo.

Dhanalakshmi, 9 anni, una delle ultime mambine salvate dall’infanticidio. E’ l’ultima i 8 fratelli e sorelle. Il padre lavora saltuariamente come carpentiere. In questa foto è nella sua casa con la sorella.

Questa mostra non si limita a raccontare il dramma e a mettere al centro la violenza di genere subita dalle donne, ma vuole sottolineare la potenza della trasformazione e della consapevolezza che ha portato le donne a scegliere di far sopravvivere le figlie femmine contro una forte radicata convinzione e abitudine popolare.
Terre des hommes lavora per trovare soluzioni, per dare risposte concrete e le soluzioni non sono mai semplici e richiedono ascolto. Con queste 5 storie diamo voce a 1500 bambine ‘salvate’ dal nostro progetto che nelle zone in cui operiamo ha praticamente azzerato l’infanticidio. La cultura si può cambiare”
E con la cultura si cambia.
La mostra, gratuita e aperta a tutti, potrà essere visitata dall’11 al 30 novembre nella Biblioteca Sociale Roberta Venturini in Via Venezia 123b.

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