Home » Cultura&Spettacoli » Dal 6 al 15 settembre all’Ape Museo di Parma in mostra i più grandi nomi della storia dell’arte del ‘900 della ‘Collezione Ritrovata’-FOTO

Dal 6 al 15 settembre all’Ape Museo di Parma in mostra i più grandi nomi della storia dell’arte del ‘900 della ‘Collezione Ritrovata’-FOTO

di Titti Duimio

Dal 6 al 15 settembre 2019 l’Istituto Vendite Giudiziarie di Parma, in collaborazione con la Casa D’Aste Pandolfini, propone l’esposizione “UNA RACCOLTA D’ARTE RITROVATA in anteprima a Parma”: oltre 130 pezzi provenienti da una collezione privata di grande fascino, riuniti ed esposti al pubblico per la prima volta insieme.

La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni, dalle 10 alle 18.

Tanto è stato scritto, raccontato, supposto, dedotto e forse anche inventato attorno alla ‘famigerata’ collezione d’arte Tanzi appartenuta al responsabile del più imponente crack finanziario che memoria ricordi.

Comunque la si pensi rimane l’importanza culturale e artistica di livello mondiale attorno alle 133 opere della raccolta che rimarrà esposta negli spazi dell’Ape Museo di via Farini dal 6 al 15 settembre.

La vendita è stata affidata a due professionisti del settore come IVG Parma, esperto in vendite online, e alla Casa d’Aste Pandolfini storica istituzione nel mondo dell’incanto di opere d’arte suddivisa in due lotti differenti per target e linguaggio.

L’Istituto di Vendite Giudiziarie di Parma si occuperà della vendita della raccolta di “artisti più legati al territorio con nomi del calibro di Amedeo Bocchi, Carlo Mattioli, Goliardo Padova, Renato Vernizzi e altri oltre una selezione di disegni, grafiche e oggetti d’arredo appartenuti al re del latte e probabilmente molto vicini al suo sentire fortemente legato al senso di appartenenza e di radici culturali e per questo più appetibili per un pubblico locale.” spiega Roberto Montecchi  di IVG Parma.

La Pandolfini, invece, proporrà sul mercato le restanti opere di sicuro interesse nazionale e internazionale, capolavori e nomi di spicco dell’intero patrimonio artistico quali Corcos, Mirò, Degas, Pisarro, Balla, Gauguin, Picabia, Kandinsky, Magritte, Renoir, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Matisse,Modigliani, Chagall, Boccioni, Cèzanne, Manet e Picasso compreso il Monet recentemente esposto alla Galleria Nazionale in Pilotta ‘La Falaise du Petit Ailly à Varengeville’ datato 1896-1897, forse non esempio di massima espressione dell’artista ma comunque di rilevante interesse culturale e artistico.

“In vent’anni di lavoro non ricordo in Italia un catalogo così importante di nomi e di qualità di opere del panorama artistico del ‘900- dice Pietro de Bernardi direttore della Casa d’Aste Pandolfini di Firenze-Una raccolta d’arte che finisce sul mercato di questo livello e di questa qualità è sicuramente un evento storico”.

Parla di raccolta il direttore della prestigiosa Casa d’Asta e non di collezione per sottolineare l’eterogeneità della serie di opere del lotto da loro selezionato per la vendita “Siamo davanti ad un insieme di opere singole non legate tra di loro da scelte stilistiche ma che raccontano ognuna una storia che è quella tracciabile nei cataloghi e nelle collezioni alla quali sono appartenute e che determinano l’autenticità e il valore dell’opera stessa. Racconti d’arte magari meno conosciuti ma che contribuiscono al percorso della storia dell’arte nella sua evoluzione. Il mercato dell’arte moderna gravita attorno a 50 nomi e Tanzi ha avuto l’intelligenza di investire in grandi nomi internazionali”

Una raccolta che ci racconta qualcosa anche del personaggio Calisto Tanzi, oltre le polemiche e le vicende giudiziare che sta alla legge stabilire, un uomo che “esponeva nel suo salotto sia i capolavori mondiali che gli interpreti locali di un sentimento provinciale meno potente ma ugualmente identificativo per lui. Forse la vera collezione scelta per affinità è quella del lotto più territoriale mentre la seconda di respiro internazionale parla di un ruolo sociale raggiunto e di investimento di grandi mezzi economici” sottolinea Roberto Montecchi

“Abbiamo fortemente voluto fare la mostra qui a Parma proprio per superare e riparare la grande ferita che abbiamo subito dalla vicenda Parmalat e che riguarda prettamente la città ma oltre il localismo rimane il grande evento di importanza internazionale in cui chiunque potrà ammirare capolavori dell’arte riunite in un’unica esposizione”

Parma guarda oltre e riscatta di bellezza, ancora una volta, una pagina della sua storia di cui non va fiera ma che diventa espediente per rilanciare il suo ruolo culturale in vista del 2020 in cui sarà Capitale della Cultura Italiana.

Asta online Igv con inizio il 5/9 ore 15 fino alle ore 15 del 19.

Per ulteriori informazioni sulle opere e sulle modalità di vendita in asta delle stesse: www.ivgparma.it

Asta della Casa d’Asta Pandolfini presso la sede milanese al Centro Svizzero il giorno 29 ottobre.

Il catalogo è stato presentato in anteprima durante l’inaugurazione all’Ape Museo.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*