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Con la direzione artistica del parmigiano Luca Mazzieri il progetto multimediale dedicato a Canova arriva a Carrara dopo i successi di Venezia e Napoli

Il protagonista assoluto del Neoclassicismo in scultura incontra la capitale del marmo.

Il progetto multimediale dedicato al genio della scultura neoclassica partito da Venezia al Museo della Misericordia, proseguito a Napoli al Museo Archeologico, arriva a Carrara con un coinvolgente percorso espositivo tra opere, documenti e installazioni multimediali dedicate al rapporto tra il maestro e la città del marmo.

Dal 1 agosto 2019 al 10 giugno 2020, CARMI – Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti presenta CANOVA – Il viaggio a Carrara, mostra a cura di Mario Guderzo, Direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno (Treviso) con il contributo di un comitato scientifico di respiro internazionale.

La mostra è ideata e prodotta da Cose Belle d’Italia Media Entertainment in esclusiva e in collaborazione con il Museo CARMI.

La direzione artistica è del maestro Luca Mazzieri, parmigiano, autore e regista di film d’arte, in collaborazione con Alessandra Costantini, architetto e progettista.

Il progetto espositivo indaga il rapporto tra Antonio Canova (1757-1822) e Carrara, la capitale internazionale del marmo, mettendo in dialogo cinque preziosi gessi originali e documenti conservati presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, che vanta una ricca gipsoteca e che quest’anno celebra i 250 anni della sua fondazione, con uno spettacolare percorso multimediale dedicato all’esplorazione dell’intera vicenda canoviana, narrata al pubblico dalla voce di Adriano Giannini con le musiche del violoncellista Giovanni Sollima.

Ad arricchire il percorso, all’interno del ricco universo creativo dell’artista, un corpo di lettere dell’Archivio di Stato di Massa, nonché un contratto, finora sconosciuto, del 1783 tra il conte Del Medico Staffetti e Antonio Canova (Collezione Andrea Sarteschi, Sarzana) per l’acquisto dei blocchi di marmo necessari per la realizzazione del “Monumento funebre di Clemente XIV”.

La mostra si sviluppa nella splendida cornice del Museo CARMI – inaugurato lo scorso 2 giugno 2018 nell’ottocentesca Villa Fabbricotti, circondata dal Parco della Padula, sede di una collezione di opere di scultura ambientale – attraverso sei ambienti di forte impatto emozionale, in cui preziose opere come la “Maddalena giacente”, uno degli ultimi gessi canoviani da poco restaurato dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, sono inserite nell’allestimento multimediale per evidenziare e tradurre il significato di uno dei più appassionanti processi creativi della storia della scultura europea.

Di sala in sala diversi linguaggi si incontrano, dunque, in una narrazione unica che condurrà il pubblico in un sorprendente viaggio nella mente di Canova, testimoniato ora con la scultura, ora con documenti e coinvolgenti narrazione filmiche, offrendo un’esperienza culturale di grande rigore scientifico.

Dopo un’introduzione sulla “Vita e opere di Antonio Canova”, il percorso della mostra, in fitto dialogo tra materiale e immateriale, si apre con le Grazie per raccontare la genesi del processo creativo del Canova; si sofferma su un’intera sala dedicata a uno dei massimi capolavori dello scultore, “Paolina Borghese”; prosegue con le suggestive installazioni dedicate al rapporto tra “Canova e la danza”, poi con un approfondimento su “Canova.

“Il viaggio a Carrara e l’Accademia di Belle Arti”, un racconto nel racconto, volto a celebrare l’incontro tra il primo ambasciatore della bellezza italiana nel mondo e la capitale del marmo ; per concludere la visita con l’immaginifica fiaba di “Amore e Psiche”. In questa sala, l’ultimo dei cinque modelli in gesso di proprietà dell’Accademia, lo splendido “Venere e Adone”, accomiata il pubblico dalla mostra.

 

Canova – Il viaggio a Carrara è il terzo progetto espositivo ideato e prodotto da , dopo “Magister Canova”, Scuola Grande della Misericordia di Venezia (2018) e “C+”, le due isole immersive che hanno accompagnato la mostra “Canova e l’Antico” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con CARMI – Museo Carrara e Michelangelo e l’Accademia di Belle Arti di Carrara, su iniziativa e grazie all’Assessorato alla Cultura del Comune di Carrara con il patrocinio di MIBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana Provincia di Massa Carrara, Accademia di  Belle Arti di Carrara.

“Canova- Il viaggio a Carrara è una mostra inedita ideata e prodotta da Magister, Brand di Cose Belle d’Italia, dopo le due fortunate edizioni di Venezia e Napoli dedicate allo scultore di Possagno-dice Luca Mazzieri direttore artistico del progetto-dove il media multimediale si confronta con le opere in gesso sia come indagine sull’arte di Antonio Canova, sia sul legame con la nobile materia del marmo e del rapporto con la città stessa di Carrara, attraverso la sua celebre Accademia di Belle Arti. È una mostra inedita non solo per le installazioni multimediali ma perché, alle stesse, si celebrano cinque storiche opere in gesso del maestro di Possagno, conservate amorevolmente in Accademia e scelte come dialogo alle narrazioni contemporanee. Sono stati riuniti anche una serie di documenti storici, lettere e carteggi che dichiarano sia l’attività dei laboratori che delle declinazioni di alcuni scultori canoviani nell’Accademia stessa.

Il grande pannello biografico accoglie il visitatore: viene descritta cronologicamente la storia di una vita e di un tempo unici nel mondo dell’arte, accompagnati dall’Autoritratto in gesso dello stesso Canova. Nella stanza successiva, la superba scultura in gesso “Venere Italica”, anticipa il Processo Creativo  nell’installazione de “Le Grazie”, svelando così attraverso dissolvenze filmiche la tecnica della lavorazione dell’opera scultorea e i suoi passaggi: argilla, gesso con chiodini (repère) e marmo. Fronte allo schermo tre inediti preziosi modelli in scala restituiti nei tre materiali. E ancora il percorso continua con la celebrazione di “Paolina Borghese”, un’ installazione multimediale da percepire “spiando” le immagini stereoscopiche di particolari dedicati all’opera simbolo del finito canoviano.

Il quarto spazio ospita invece la narrazione delle tempere eseguite da Canova sulla Danza in stretto confronto con l’opera in gesso de la “danzatrice col dito al mento”. Le tempere filmate in blow-up in alta definizione sorprendono per grazia e bellezza nel ritmo cromatico e pittorico. La quinta stanza è dedicata alla presenza di Antonio Canova a Carrara dove attraverso i carteggi e le lettere autografe, e ulteriori testimonianze si celebra anche la presenza di “Maddalena giacente”, una delle ultime opere di Antonio Canova. È in colloquio con un cortometraggio che racconta l’ambiente della più nobile fra le materie dell’arte: il marmo. Il percorso termina con la visione sull’epifania filmica di “Amore e Psiche”, in dialogo con l’opera in gesso di “Venere e Adone”, dove la Fiaba di Apuleio alla quale Canova si riferisce si apre e si manifesta in una grande esperienza visiva. Le riprese permettono infatti di vedere le statue sia di “Amore Psiche giacente” che stante, da più punti di vista, esaltandone particolari, dettagli ed emozionale concepimento. Una mostra quindi nel sottile equilibrio del materiale e dell’immateriale genesi di un dialogo mai nostalgico anzi volutamente proiettato a una lettura decisamente contemporanea in virtù di una presenza dell’Arte sempre più acuta nella città di Carrara” conclude il regista d’arte parmigiano.

 

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