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Un buon intonaco fa la differenza: cos’è e come si sceglie

L’intonaco è l’ultimo strato della muratura, utile per livellare e uniformare la superficie delle pareti esterne ed interne degli edifici. La sua funzione è sia di protezione ma anche di decorazione, in quanto è la parte più visibile di un muro. Per adempiere ad entrambe queste funzioni nel migliore dei modi è necessario operare la scelta giusta tra le diverse tipologie di intonaci che esistono in commercio. Ciò che varia, soprattutto, tra un intonaco e l’altro sono lo spessore, il prezzo e il tempo di posa: valutare bene quale intonaco è più adatto alle esigenze estetiche e funzionali dell’edificio è un perfetto punto di partenza. Che sia una nuova realizzazione o una ristrutturazione, infatti, scegliere l’intonaco giusto può aiutare a migliorare le performance dell’involucro.

Che cos’è l’intonaco?

L’intonaco è una malta ottenuta miscelando acqua, un legante di origine minerale, come il gesso o il cemento, e uno cosiddetto inerte, come sabbia o ghiaia. A questi componenti oggi si aggiungono degli additivi, che permettono di intervenire e modificare le proprietà dell’intonaco. 

L’intonaco è posato in diversi strati sovrapposti che io ordine dal più inerno al più esterno sono: il rinzaffo, l’arriccio e infine l’intonachino. Il rinzaffo è a contatto con la muratura e serve per rendere il più aderente possibile l’intonaco al supporto. Successivamente c’è lo strato detto arriccio, che ha il compito di rendere la superficie più uniforme; ha una resistenza meccanica maggiore agli altri strati ed è resistente all’acqua. Infine, l’intonachino è lo strato visibile dall’esterno, caratterizzato da una texture più fine ed esteticamente più gradevole, può essere anche colorato della tonalità desiderata.

È abbastanza intuitivo il fatto che un’intonaco posizionato all’esterno avrà un compito diverso rispetto ad uno posizionato in una parete interna. Il primo dovrà resistere agli agenti atmosferici, mentre il secondo dovrà prevenire l’umidità e la condensa che facilmente si formano negli spazi chiusi. È altrettanto intuitivo il fatto che per queste ragioni è importantissimo scegliere il tipo di intonaco giusto per le proprie esigenze e condizioni.

Tipologie principali di intonaco 

In base agli agenti atmosferici a cui deve essere sottoposto e alle funzioni che deve svolgere, un tipo di intonaco ha caratteristiche diverse da un altro. Molto spesso capita di dover intervenire sulle murature esistenti in cui si riscontrano danni dovuti all’umidità. Per favorire il risanamento di queste strutture è importante scegliere un intonaco molto traspirante, con appositi additivi. L’intonaco deumidificante garantisce l’evaporazione dell’acqua presente nel muro e blocca l’umidità di risalita. Prima dell’applicazione è importante rimuovere l’intonaco esistente, pulire le murature e asciugarle.

L’intonaco termoisolante può aiutare a mantenere la temperatura interna costante ma da solo ovviamente non basta, servono comunque altre caratteristiche e funzionalità isolanti. Questi intonaci possono essere utilizzati sia per edifici esistenti che di nuova costruzione e sono generalmente composti da leganti idraulici, fibre e additivi speciali.

Un intonaco resistente al fuoco ha la funzione di proteggere le murature da possibili incendi. Questi intonaci sono composti da sostanze che li rendono adatti a prolungare il tempo di resistenza delle strutture, quindi a mantenere il più a lungo possibile le loro caratteristiche inalterate. Si tratta di rivestimenti protettivi, assolutamente privi di qualsiasi sostanza tossica o che possa emanare gas o produrre fumo. L’intonaco ignifugo deve garantire sicurezza e resistenza meccanica, evitando possibili crepe o rotture, che possono portare anche a distacchi pericolosi ed è indicato soprattutto in quegli edifici in cui vengono svolte attività con il fuoco o sostanze di calore importanti. 

L’intonaco fibrorinforzante, infine, serve per aumentare la resistenza meccanica ed è indicato in quelle situazioni in cui è necessario ripristinare l’intonaco esistente e la parete è soggetta a sollecitazioni, che portano a fessurazioni e rotture. Questi intonaci contengono additivi e sostanze che permettono una miglior distribuzione degli sforzi. Un’alternativa valida all’intonaco fibrorinforzante è l’intonaco armato, in cui viene inserita un’armatura a contatto con la parete, composta da una rete a maglie fitte. Questa rete permette di contenere eventuali distacchi o rotture dell’intonaco ed è particolarmente indicata nel caso di interventi di ristrutturazione. 

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