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Tre rimedi naturali per sbarazzarsi dello stomaco gonfio  

Solitamente, la pancia gonfia è il risultato della reazione del corpo a determinati alimenti, ma può anche essere causata da condizioni intestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Oggi grazie  alla rapida ascesa degli integratori, i risultati sono decisamente confortanti. A tale proposito,  vediamo quali è possibile utilizzare per ridurre la pancia gonfia.

Se i sintomi del gonfiore di pancia sono presenti già da un po’ di tempo, potrebbe essere molto importante consultare il proprio medico di fiducia per scoprirne la causa. Se tuttavia si presume che il proprio stato di salute sia ottimo, i sintomi della pancia gonfia potrebbero essere associati ad una insufficiente produzione di bile nel fegato, la quale è necessaria per emulsionare i grassi alimentari prima che possano essere assorbiti.

L’utilizzo dei probiotici

Gli integratori probiotici forniscono ceppi specifici di batteri utili per migliorare la digestione e che hanno effetti benefici su tutto l’apparato digerente, e secondo gli esperti  aiutano a ridurre lo stomaco gonfio

I batteri probiotici infatti, oltre a favorire la disgregazione del cibo, sono in grado di produrre acidi grassi a catena corta o SCFA, che vengono trasportati nel fegato per degli effetti positivi sulla produzione di bile, la digestione dei grassi e il metabolismo del colesterolo.

L’assunzione di probiotici per 4-6 settimane può tra l’altro migliorare i sintomi dell’IBS, compreso il gonfiore, sia se utilizzati da soli o in combinazione con farmaci antispasmodici standard. Le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) consigliano in tal senso  di assumere probiotici per gestire l’IBS e questi dovrebbero essere ingeriti  per almeno quattro settimane.

Si consiglia inoltre di scegliere un integratore che sia in grado di fornire una quantità nota di batteri probiotici, come ad esempio da 5 a 50 miliardi di unità formante colonia (CFU) per dose, costituiti da almeno tre diversi ceppi.

L’olio di menta piperita

L’olio di menta piperita come affermano gli esperti migliora la digestione e allevia il gonfiore di stomaco, favorendo lo svuotamento gastrico, stimolando la secrezione dei succhi digestivi e della bile.

Inoltre, ha anche un effetto rilassante sul tratto intestinale, il che è in grado di alleviarne lo spasmo. La menta piperita è quindi utilizzata per alleviare il gonfiore di pancia, l’indigestione, le coliche, i crampi intestinali, la flatulenza, la diverticolite e la sindrome dell’intestino irritabile.

I risultati condotti su decine di studi clinici, che hanno coinvolto tantissime persone, mettendo in evidenza  l’efficacia dell’olio di menta piperita, delle fibre o dei farmaci antispastici (ad es. Mebeverina, hyoscine, bromuro di otilonio) nel trattamento dell’IBS.

Per beneficiare di tutti i vantaggi che offre questo integratore naturale, è possibile bere il tè alla menta, o  ingerire una capsula di menta piperita (da 100 mg) al giorno.

I benefici offerti dal carciofo

Gli estratti di carciofo stimolano la produzione di bile e possono alleviare rapidamente il gonfiore di pancia, senza presentare alcun effetti collaterali. Per questo motivo, chi soffre di stomaco gonfio, spesso gli viene suggerito di assumere integratori naturali al carciofo (ed è anche per questo che esiste un famoso digestivo fatto con gli estratti di carciofo).

l’estratto di carciofo è  anche utile quando il gonfiore e l’indigestione sono dovuti a cibi eccessivamente piccanti o alcolici. I dottori suggeriscono che le persone che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile, assumendo gli estratti di carciofo durante i pasti, i sintomi come  gonfiore, flatulenza, dolore addominale e costipazione possono migliorare in modo significativo nell’arco di poche settimane.

Durante numerosi studi, sono stati tra l’altro riscontrati benefici significativi entro 10 giorni e il 96% delle persone ha scelto gli estratti di carciofo come i migliori prodotti per il trattamento dei loro sintomi, se non pari a quelli utilizzati precedentemente.

Il carciofo aiuta infine anche a ridurre l’infiltrazione grassa del fegato e  la sintesi del colesterolo. Le dosi usuali sono di 360 mg due o tre volte al giorno con il cibo. In questo caso è molto importante scegliere un integratore standardizzato per fornire una quantità garantita del principio attivo chiave di un polifenolo noto come  cinarina.

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