Home » Cultura&Spettacoli » 25 luglio-Agnès Varda chiude la rassegna Wild Cities all’Abbazia di Valserena con Les plages d’Agnès  

25 luglio-Agnès Varda chiude la rassegna Wild Cities all’Abbazia di Valserena con Les plages d’Agnès  

Si conclude giovedì 25 luglio la rassegna cinematografica Cinema in Abbazia, organizzata da CSAC Università di Parma e Ordine degli Architetti PPC di Parma, con la collaborazione dell’Associazione Sequence, il patrocinio del Comune di Parma e il sostegno di Impresa Allodi, Bucci Spa e Fondazione MonteParma.

Wild Cities ha proposto nella suggestiva corte dell’Abbazia di Valserena cinque proiezioni dedicate alla città contemporanea e alle sue trasformazioni, a partire da punti di vista singolari. I film sono stati selezionati con la consulenza di Silvio Grasselli, dottore di ricerca in Cinema, membro del comitato di selezione e curatore del Festival dei Popoli (Firenze), vicedirettore di DocSS – Festival internazionale del cinema urbano (Sassari). La rassegna è a cura di Cecilia Merighi e Daniele Pezzali per Ordine Architetti PPC di Parma, Sara Martin per CSAC Università di Parma, Stefano Cattini e Sara Antolotti per Associazione Sequence.

L’ultimo appuntamento in programma è giovedì 25 luglio, alle 21, con Les plages d’Agnès di Agnès Varda (2008, 110’), un omaggio a una grande maestra della Nouvelle Vague – e non solo – scomparsa quest’anno. Les plages d’Agnès è un film-documentario, un viaggio molteplice nella sua vita e nel suo cinema attraverso le spiagge del titolo, che ben presto si trasformano tuttavia in altrettante città (Bruxelles, Sète, Parigi, Los Angeles). Si tratta delle spiagge che costellano l’esistenza della cineasta e i suoi film, mostrando quello che è stato il suo insegnamento artistico fondamentale: esplorare e rappresentare il rapporto tra umanità e spazio circostante. Un modo per riscoprire o avvicinarsi per la prima volta a una figura fondamentale del cinema mondiale.  

 Linkal trailer del film.

Introdurrà la proiezione Beatrice Seligardi, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Parma e collaboratrice della Cineteca di Bologna in qualità di tutor didattica.

Agnès Varda è stata una delle più importanti cineaste a livello mondiale. Nata del 1928 a Bruxelles, trascorre l’adolescenza a Sète, dove ambienterà il suo primo lungometraggio, La Pointe Courte (1954).

Si trasferisce a Parigi per studiare all’École du Louvre, e nella capitale francese entra ben presto a far parte del gruppo della nascente nouvelle vague, di cui sarà unica rappresentante femminile di rilievo.

La sua poetica si contraddistingue immediatamente per lo sguardo con cui osserva e rappresenta la realtà circostante, a cavallo tra finzione e documentario, tra cortometraggio e lungometraggio.

Del suo rapporto con Parigi sono emblematici il corto sperimentale L’Opéra-Mouffe (1958), Cléo dalle 5 alle 7 (1962) – considerato un capolavoro della nouvelle vague – e Daguerréotypes (1974), con cui reinventa il genere documentario. Seguono altri film in cui mette in scena le ipocrisie della famiglia borghese (ad esempio in Le Bonheur, 1964) o in cui si affaccia alle contraddizioni della cultura occidentale, in particolare durante i suoi soggiorni statunitensi.

Tornata in Francia, ottiene un grande successo di pubblico e un Leone d’oro a Venezia con Senza tetto né legge (1982), storia di una ragazza fuori dagli schemi che fa del vagabondaggio il proprio strumento di lotta contro la realtà circostante.

Gli anni Ottanta e Novanta si segnalano per le collaborazioni con Jane Birkin e per lo struggente ritratto del compagno di vita Jacques Demy in Garage Demy (1991).

Del 2000 è Les Glaneurs et la glaneuse in cui, utilizzando una videocamera digitale, Varda dà voce al popolo invisibile dei “raccoglitori”, mentre del 2008 è Les plages d’Agnès, momento di sguardo retrospettivo al proprio cinema.

Prima della sua scomparsa, avvenuta quest’anno, ha girato altre due opere importanti: Visages Villages (2017), viaggio affettuoso attraverso luoghi e volti insieme all’artista JR, e Varda par Agnès (2019), testamento di un’artista che lascia un’impronta indelebile nella storia del cinema.

La proiezione si terrà in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Dalle ore 20 alle 21 nelle serate delle proiezioni sarà inoltre possibile visitare la mostra Nuove figure in un interno, allestita nella Sala delle Colonne all’interno dell’Abbazia, in cui verrà proiettata una selezione di cortometraggi sul tema della rassegna, a ingresso gratuito per chi acquista il biglietto del cinema.

AVVISO IMPORTANTE

Costo del biglietto 5 euro, abbonamento a 5 proiezioni 17 euro da acquistare presso segreteria Ordine Architetti Parma, Borgo Retto 21A, tel. +39 0521.283087.

La proiezione dei film si terrà nella corte aperta dell’Abbazia di Valserena. In caso di maltempo la proiezione si terrà all’interno.

I posti non sono numerati. Si informano i visitatori che il parcheggio ha un numero di posti contenuto per ragioni di sicurezza. Si invitano gli ospiti a limitare il numero delle auto.

Iscrizione Architetti su Im@teria, 2 CFP

Per informazioni: formazione@archiparma.it

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*