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Corteo silenzioso per le strade di Parma per dire NO al silenzio che copre la violenza sulle donne

“Bisogna insegnare ai ragazzi che le donne sono compagne. Bisogna che le donne si ribellino, sempre, anche se ci sono bambini, anche se hanno paura, anche se è difficile. Perchè cresca una generazione migliore. Perchè nessuna figlia veda più usare violenza su sua madre. Perchè a nessuna madre accada più quello che è successo a me”. E’ stata la mamma di Michelle, Edith Campos,  uccisa a 20 anni a martellate nel suo tranquillo appartamento vicino alla Cittadella, l’ultima oratrice della marcia silenziosa.

Un corteo muto, che venerdì sera 7 giugno ha attraversato la strada centrale dell’aperitivo, Via Farini, per raggiungere piazza Garibaldi.

Silenziosa per il rispetto verso le vittime, silenziosa perchè ammutolita dalla recente sentenza che ha visto dimezzare la pena all’omicida che ha spezzato la vita di questa giovane arrivata a Parma dal Peru’, silenziosa perchè grida “Basta al silenzio” che copre i colpevoli e avvolge di indifferenza le vittime.

Un centinaio di persone sono avanzate al seguito della mamma e dei famigliari di Michelle attraverso il centro per raggiungere piazza Garibaldi dove ad uno ad uno sono sfilati i rappresentanti delle organizzazioni promotrici a cominciare da Nicoletta Paci, Assessora alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini del Comune di Parma che ha patrocinato l’evento.

Tra gli organizzatori  erano presenti Daniela Manici, vice presidente Centro Antiviolenza, Samuela Frigeri, presidente centro Antiviolenza di Parma, Alvaro Gafaro di “Maschi che s’immischiano”, Giusy Amore della Comunità Papa Giovanni XXlll, Edith Verde dell’associazione “Il sorriso di Michelle”, Federica Pattini della CISL, Angela Zanichelli di “Women4women”.

“Le donne si amano non si ammazzano” era il manifesto che ha portato con sé la mamma di Michelle indossando una maglietta che ritraeva la figlia sorridente.

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