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Come far durare più a lungo i capi di biancheria intima 

La cura e il trattamento della biancheria intima

I capi di biancheria intima rappresentano una componente essenziale all’interno del guardaroba di una persona (o di un’intera famiglia). Dagli slip da uomo ai reggiseni, passando per le mutande in pizzo o ricche di ricami di donne e ragazze, qualsiasi capo appartenente alla categoria in questione necessita un trattamento di lavaggio differente rispetto al resto degli indumenti utilizzati durante la giornata. Per definizione, la biancheria intima si presenta non soltanto caratterizzata da colorazioni chiare e tenui (in prevalenza bianco o sfumature tendenti al bianco, anche se non è raro trovare biancheria moderna particolarmente variopinta), ma anche da tessuti più delicati. Dovendo ricoprire parti del corpo più sensibili, praticamente mai esposte alla luce diretta del sole, i tessuti della biancheria intima devono risultare necessariamente più morbidi ed elastici, meglio se realizzati con la più alta percentuale possibile di cotone. E sono proprio questi i motivi per cui è fondamentale avere una cura particolare per gli indumenti sopra citati. La biancheria intima, infatti, se non trattata nella modalità più adeguate raggiunge l’usura in maniera assai più rapida rispetto alla norma. A tal proposito, andiamo alla scoperta di cinque trucchi casalinghi utili per far durare più a lungo i capi di biancheria intima.

1. Il lavaggio all’interno dei portabiancheria
Una delle pratiche più adottate e apprezzate in ottica casalinga per far durare più a lungo la biancheria intima è l’utilizzo degli appositi portabiancheria da sfruttare durante il lavaggio in lavatrice. I portabiancheria non sono altro che oggetti in plastica, solitamente dalla forma tondeggiante, all’interno dei quali è possibile riporre i capi desiderati prima di inserirli all’interno della lavatrice. Non si tratta solamente di lavare la biancheria a parte (pratica peraltro fondamentale per garantire la colorazione originale di mutande e reggiseni), bensì di proteggere gli elementi più delicati dall’azione rotante della centrifuga. In questo modo mutande con ricami, slip da uomo e reggiseni rimarranno perfettamente protetti dal contatto con le dure pareti interne della lavatrice, evitando di essere sballonzolati da una parte all’altra del cestello o di intrecciarsi con altri indumenti.

2. Il lavaggio della biancheria a mano
Può essere noioso, lo ammettiamo, ma alla lunga ci si prende la mano e può diventare un’attività da svolgere automaticamente senza dover pensare ad eventuali perdite di tempo nel lavaggio in questione. Stiamo parlando del lavaggio a mano, l’ideale quando si tratta di dover salvaguardare l’integrità della biancheria intima. La pratica qui citata diviene particolarmente efficace anche e soprattutto per la maggiore delicatezza a cui vengono sottoposti i singoli capi da lavare: le mani umane sono per natura morbide, il che consente di trattare mutande e reggiseni con cura e dovizia. Per la svolgimento della pratica si consiglia anche l’utilizzo di saponi non trattati chimicamente, così da avere la certezza di non rovinare i tessuti dei capi più delicati.

3. L’utilizzo del bicarbonato
Altro trucchetto casalingo di eccezionale validità ai fini del mantenimento dell’integrità della biancheria è l’utilizzo del bicarbonato in fase di lavaggio in lavatrice. Nello specifico, il bicarbonato è in grado di mantenere pressoché inalterato lo splendore e il candore tipici dei capi dalla colorazione bianca. Ed è proprio questo il motivo per cui si consiglia di utilizzare il prodotto in questione esclusivamente per mutande, slip da uomo e reggiseni bianchi, evitando quindi che i capi di colore diverso possano sbiancarsi e perdere le loro tonalità originali.

4. L’impostazione dei parametri della lavatrice
In caso di utilizzo della lavatrice, un’ulteriore accortezza necessaria per prolungare la vita dei capi di biancheria intima è quella di impostare correttamente i parametri di lavaggio dell’elettrodomestico. Il discorso diviene di notevole importanza soprattutto per gli indumenti caratterizzati da tessuti eccessivamente delicati (i ricami in pizzo sono un esempio perfetto). Per risolvere il problema è bene programmare la lavatrice con un lavaggio delicato, il che significa non soltanto lavare i capi a basse temperature (generalmente l’acqua non dovrebbe superare i 40 gradi centigradi), ma anche fare affidamento su detersivi e ammorbidenti appositi concepiti per il trattamento dei capi più fragili.

5. L’organizzazione dei lavaggi: la suddivisione dei colori
Dopo un paio di lavaggi gli slip bianchi da uomo si sono ingialliti ma non riesci a comprenderne la causa? Niente paura. Con tutta probabilità, è possibile che abbia fatto un po’ di confusione nel riempire il cestello della lavatrice. È bene ricordare, infatti, che i lavaggi vanno effettuati tenendo sempre in considerazione la colorazione dei capi, distinguendo innanzitutto gli indumenti bianchi da quelli neri. Ma non vanno trascurati nemmeno i colorati: anche questi andranno lavati a parte. 

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