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Maria Antonietta incontra Cornellà: humor e note di lieve ironia nella serata d’arte della galleria San Ludovico

 

di Nicolas De Francesco 

“Sii felice e imperdonabile”.

E’ questo il messaggio che Maria Antonietta ha voluto trasmettere durante la sua esibizione, un percorso tra canzoni che sono biografia relazionale e sentimentale, di forte e consapevole crescita.
La cantautrice pesarese è stata ospitata sabato sera nella cornice della galleria S.Ludovico in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata alle opere di Joan Cornellà, artista  satirico spagnolo, noto per il suo lavoro surreale dominato dal black humor, radunando attorno a sé una settantina di persone e fan attente e affascinate dalla sua personalità.
Accompagnata solamente dalla sua chitarra acustica ha ripercorso soprattutto le canzoni del suo ultimo album “Deluderti” (2018) suonando poco più di un’ora molto intensa per contenuti, tra luci soffuse e tempi rilassati scanditi dalle presentazioni timide e un po’ ironiche delle canzoni; alle spalle del set la proiezione di alcune illustrazioni di Cornellà, tra l’assurdo e il surreale, il suo tipico umorismo nero, ha provocato un contrasto forte con la personalità invece lieve e posata della cantautrice.
La sua poetica e le sue opere (oltre che autrice di canzoni è anche scrittrice) sono infatti caratterizzate da un personale “disagio”, un sentirsi sempre ai bordi, in cui le relazioni e il mondo che la circondano le sembrano false, piene di convenzioni, come canta nella canzone “Vergine”, trovando, invece, quiete e familiarità spesso nel mondo vegetale o animale.


Il suo sentirsi inadeguata e il suo dolore per relazioni sbagliate sono però motivo per riaffermare se stessa, per approdare infine ad una meritata e giusta felicità (“Quando finirete di esistere niente mi confonderà”) celebrata nella canzone conclusiva della scaletta “Cara”.

Il suo stile da cantautrice “indie”, di cui è una delle poche interpreti femminili nel panorama italiano, è preso a piene mani dalle sue eroine femminili per cui ha scritto il libro “Sette ragazze imperdonabili” (2018), il cui tema di fondo porta alla luce il coraggio delle donne e la loro autodeterminazione che fa l’occhiolino in qualche modo ad un certo femminismo.
A conclusione del concerto, con gentilezza e disponibilità, ha infine accolto i fan firmando libri e dischi con dediche personali, lasciando una piacevole sensazione a pelle per chi l’ha avvicinata.

All’interno della mostra, che avrà la durata di un mese, dall’11 maggio al 7 giugno, trovano spazio due artisti di Parma, Isabella Bersellini e Notawonderboy, affini allo stile e ai contenuti di Cornellà.

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