Home » Cultura&Spettacoli » Impertinente Festival, cinque spettacoli nel weekend per il gran finale della sesta edizione

Impertinente Festival, cinque spettacoli nel weekend per il gran finale della sesta edizione

E’ un weekend ricchissimo di appuntamenti di spettacolo quello che conclude, da venerdì 29 a domenica 31 marzo al Teatro al Parco, la sesta edizione di «Impertinente Festival di teatro di figura», promossa dal Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti con il Comune di Parma e una rete di partner istituzionali. 

Cinque spettacoli, di cui due prime nazionali, come il debutto parmigiano della Compagnia finlandese Livsmedlet e la nuova produzione Briciole firmata da Emanuela Dall’aglio. 

Si parte venerdì 29 alle 21 con «Invisible Lands» dei Livsmedlet, rappresentato per la prima volta in Italia dopo un fortunato tour europeo, in scena a Parma grazie al contributo di Fondazione Cariparma. Se esiste un teatro fisico nel senso letterale della parola, è quello di Sandrina Lindgren e Ishmael Falke, che fondono danza e teatro di figura trasformando i loro corpi in scene viventi dove si racconta il dramma dei migranti da una prospettiva originale. 

L’utilizzo del video live e l’intrecciarsi in scala di figure in miniatura con i corpi degli interpreti contribuiscono alla creazione di un mondo teatrale inventato, che gioca con la nostra percezione della realtà e della vita quotidiana. 

Un debutto assoluto a Parma è anche quello della compagnia sarda Is Mascareddas, tra le maggiori formazioni italiane di teatro di figura, protagonista sabato 30 alle 17 prima di un incontro al Castello dei Burattini condotto dallo studioso di teatro di figura Alfonso Cipolla, poi alle 21 in scena con uno spettacolo per il pubblico adulto, «Venti contrari», quindi domenica 31 alle 17.30 con una proposta per famiglie, «Areste Paganos e i giganti», atto unico per burattini rivolto ai bambini dai tre anni. 

‘Venti contrari’ è un omaggio a due grandi artiste ancora sconosciute al grande pubblico, Giuseppina e Albina Coroneo, che nella Cagliari del secondo dopoguerra realizzarono pupazzi di struggente bellezza che ricreano la tradizione sarda in nuova poesia. 

Is Mascareddas li riproduce e li trasforma ora in teatro, conferendo loro il soffio della vita. In un paesaggio solitario di forte impatto visivo, i pupazzi evocano la condizione umana dopo una guerra. 

Due animatrici li accompagnano, con movimenti minimi ma di acuta intensità emotiva, nel loro tentativo, difficile ma ostinato, di riprendersi la vita. Areste Paganòs (in sardo «Areste» significa selvatico, indomito), protagonista dello spettacolo per le famiglie domenica alle 17.30, è il burattino creato da Is Mascareddas per donare al teatro di figura un nuovo eroe che affondi le radici nella cultura e nella società sarda. Protagonista di una saga, Areste è qui alle prese con due bulli che mettono a soqquadro la vita di un paese. Armato di intelligenza e ironia, il nostro eroe rifiuta le prove di forza dei due balordi, e lancia una sfida memorabile destinata a riportare la pace nella comunità.

Lo spettacolo di Is Mascareddas conclude una domenica pomeriggio ricchissima, essendo l’ultimo di tre spettacoli che vanno in scena uno dopo l’altro. 

Si inizia alle 16, in replica alle 17.30 con «Lupi» de L’ufficio incredibile / Ca’ Rossa, per bambini dai sei anni. Dentro uno spazio raccolto, costruito per accogliere pochi spettatori per volta, lo spettacolo racconta una breve storia sui lupi, che stanno tornando sulle nostre montagne. Sono davvero ferocissimi e cattivi, e vagano di notte per spaventare i grandi e in particolare i bambini? Ma qualcuno di voi ha mai provato a chiacchierare con un lupo?

Sempre domenica 31 marzo alle 16.30 debutta il nuovo spettacolo di Emanuela Dall’aglio prodotto dal Teatro delle Briciole, «Gianni e il gigante», per bambini dai quattro anni. Terzo capitolo della trilogia «Storie sulle spalle», di cui riprende il meccanismo dell’abito “magico” che contiene tutti gli elementi dello spettacolo, «Gianni e il gigante» racconta un altro archetipo della paura, l’orco, il gigante che mangia i bambini. Il protagonista è questa volta un ragazzo che si troverà da solo ad affrontare il gigante. 

I due dovranno superare una serie di prove create o dall’uno o dall’altro, una sorta di gara tra forza e astuzia che appartengono ad una delle strutture generative della fiaba orale. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro al Parco e sul circuito Vivaticket. Informazioni 0521 992044, www.impertinentefestival.com.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*