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Parma 2020: ci sono anche i Comuni, coordinati dalla Provincia. Incontro a Palazzo Giordani

Oggi pomeriggio a Palazzo Giordani primo incontro del Tavolo provinciale, per favorire la sinergia tra i programmi del Capoluogo e le proposte culturali degli altri Comuni del Parmense. Rossi:”La Provincia come collettore di idee dal territorio e facilitatore della loro messa in rete, per permettere a tutto il territorio di cogliere questa grande occasione.”

Parma, 22 febbraio 2019 – Nel 2020 Parma sarà “Capitale della Cultura” e i Comuni del Parmense vogliono fare la loro parte, in collaborazione con il Comune di Parma: questo il tema al centro del “Tavolo Provinciale Parma 2020“ che si è riunito oggi pomeriggio a Palazzo Giordani.

Erano presenti: il Presidente della Provincia Diego Rossi, il Delegato provinciale alla Cultura Marco Trevisan, e alle Politiche Turistiche Ferdinando De Maria,  l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra, sindaci e assessori dei Comuni del Parmense, esponenti di Destinazione Turistica Emilia, GAL del Ducato, Parchi del Ducato, Musei del Cibo, Strade dei Sapori, Castelli del Ducato.

“La Provincia si mette a disposizione per favorire la sinergia tra i programmi del Capoluogo e le proposte culturali degli altri Comuni del Parmense, come collettore di idee dal territorio e facilitatore della loro messa in rete, per permettere a tutto il territorio di cogliere questa grande occasione” ha spiegato il Presidente Diego Rossi.

“Sono numerose le proposte di qualità che stanno prendendo forma al Tavolo, che possono interfacciarsi validamente con il programma del Comune di Parma; sarebbe un peccato non sfruttare l’occasione di Parma 2020 per ridare impulso ad un settore che ha già i numeri per sostenerlo” ha dichiarato il Delegato provinciale alla Cultura Marco Trevisan.

Attualmente le  strutture ricettive del Parmense sono circa 950 sparse su tutto il territorio e offrono una capacità di circa 9.600 camere e di oltre 19.500 posti letto, come emerge dai dati dell’Ufficio Provinciale Statistica. Un patrimonio apprezzabile sia in termini di capacità di accoglienza delle strutture, che di potenziale giro d’affari e quindi di posti di lavoro.

Parma 2020 può essere una grande occasione, come lo fu nel 2003 il quinto centenario della nascita del Parmigianino, che venne celebrato con una grande esposizione nel palazzo della Pilotta a Parma. All’epoca la Provincia di Parma investì denaro e competenze in un progetto teso ad allargare la risonanza dell’evento a tutto il territorio provinciale e favorire un soggiorno più lungo del turista.
E i risultati non mancarono: nel 2003 sull’intero territorio provinciale si registrò un aumento del 4,2% delle presenze e del’1,8% degli arrivi rispetto al 2002. E analizzando i risultati a livello sub provinciale è evidente come, oltre alla crescita del Capoluogo che era sede dell’evento principale, si è riscontrato un aumento consistente del movimento turistico nella maggior parte dei territori, in alcuni addirittura maggiore di quello del Capoluogo. Si dimostrò quindi in quell’occasione che i grandi eventi sono un veicolo molto utile per dare impulso ai flussi turistici anche per le mete del turismo “minore”, e l’evento principale permette la valorizzazione e la promozione del  patrimonio culturale dell’intero territorio provinciale.

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