Home » Altre storie » Recensione di Guacamelee! 2: botte messicane

Recensione di Guacamelee! 2: botte messicane

di Samuele Tarasconi

Il titolo, sottotitolato in italiano, è un metroidvania platform uscito l’anno scorso per PS4, PC e Nintendo Switch, mentre su Xbox One è arrivato giusto a gennaio, in questa recensione mi riferirò alla versione PS4.
La storia si svolge anni dopo quella del primo gioco, che viene brevemente riassunta all’inizio dell’avventura, quando l’ex luchador Juan, ossia il protagonista, viene avvisato dal suo vecchio mentore che l’universo è in grave pericolo, e che solo lui è in grado di salvarlo.

Da qui cominceranno le svariate peripezie di Juan, che si dovrà far largo tra orde di scheletri, ed altre mostruosità, alla ricerca delle 3 reliquie, sparse per il Messico, per porre fine a questo caos.
Durante il nostro viaggio attraverseremo aree come foreste e deserti, ma anche templi antichi, e spesso dovremo passare dal mondo dei vivi, a quello dei morti, un operazione che richiederà semplicemente la pressione di un tasto.

La differenza tra questi è minima, ma sarà utile per poter superare molte sezioni di platforming, ad esempio un mare di lava nel regno dei vivi sarà assente in quello dei morti, e così via.
L’esplorazione, che ha una forte enfasi sulle meccaniche platform, è quella tipica di un metroidavania, ed il combattimento prevede l’utilizzo di nuove mosse, che impareremo strada facendo, per poter proseguire, ed ottenere i potenziamenti necessari per aumentare la barra della vita e la stamina di Juan.

Questi ultimi saranno solitamente raggiungibili solo dopo aver affrontato una parte di platforming più difficile del normale, ed in alcuni casi queste si riveleranno piuttosto ardue, oppure saranno nascosti agli angoli della mappa.
Come già accennato prima per procedere bisognerà acquisire nuove mosse, che non saranno utili solamente per distruggere gli ostacoli corrispettivi, ma si riveleranno essenziali nel platforming, e costituiranno una parte quasi indispensabile del combattimento.

Quest’ultimo è piuttosto basilare, potremo attaccare, schivare, e lanciare i nemici una volta che saranno stati tramortiti, oltre alla possibilità di utilizzare le tecniche speciali già accennate prima, che sono regolate da un’apposita barra che si ripristinerà nel tempo, per evitarne l’abuso.

I pochi boss presenti non sono certo scontri da sottovalutare, anche se paragonati a certe sezioni di platforming non si riveleranno poi così ardui, inoltre alcuni saranno visibilmente migliori di altri, si potrebbe quasi dire che sotto questo punto di vista il titolo va in discesa.

Più fluidi i nostri scontri saranno maggiore sarà la quantità di monete che guadagneremo, e con esse potremo acquistare qualche skin per i nostri personaggi, ed anche abilità passive di vario tipo dopo aver soddisfatto certi semplici requisiti, ma che si riveleranno sempre utili in combattimento fornendoci vantaggi non certo esigui.

Come molti metroidvania il titolo presenta una buona quantità di backtracking, cosa che ci farà spesso tornare in aree già visitate per entrare in punti prima di allora inaccessibili, ma fortunatamente sono presenti alcuni punti di viaggio rapido, che ci permetteranno di velocizzare il processo.

Consultando la mappa potremo sapere quali ostacoli non sono ancora stati distrutti, ed anche visualizzare le aree non esplorate fino in fondo, questo ci consentirà di recuperare in fretta i tesori tralasciati, o quelli nascosti.
Per quanto concerne la grafica, visivamente il titolo offre scenari molto colorati dallo stile cartoonesco, ed inoltre spesso potremo notare svariate citazioni a videogiochi, od altri media durante le nostre peripezie.

Queste, insieme alla natura comica del gioco, riusciranno spesso a strappare qualche risata, o perlomeno un sorriso, riuscendo quindi ad intrattenere oltre al puro gameplay.
Sotto il punto di vista musicale esistono svariate tracce che risulteranno particolarmente appropriate dato lo stile messicano, ma non saranno memorabili, per quanto siano gradevoli.

La durata complessiva, anche completandolo al 100% non è elevata, infatti ho impiegato circa 13 ore per finirlo, tuttavia una volta terminato si sblocca la modalità difficile, che permette di riaffrontare l’avventura con nemici più forti e del platforming a tratti più difficile.

Esistono anche 2 DLC, il primo aggiunge 3 personaggi extra da utilizzare, con qualche leggera differenza tra di loro, ed il secondo invece è costituito da una nuova area composta da diversi tipi di sfide.
Inoltre è presente una modalità co-op locale, che permette ad un massimo di altre 3 persone di aggiungersi alla partita.
Questa risulta scomoda a tratti, dato che il focus della telecamera rimane il giocatore principale, cosa che in un platform così movimentato risulta veramente fastidiosa.

Un altro problema che si presenta anche nel single player è l’imprecisione dei comandi che alcune volte (poche, ma meglio riportarlo), lascerà a desiderare, cosa che si rivelerà piuttosto seccante, data la precisione, ed il tempismo che certi salti richiederanno.

In conclusione:
Il titolo ha certamente carisma, ed offre divertimento e sfida, questa culminerà in picchi che metteranno alla prova l’esperienza che si è accumulata giocando, anche se non sempre in maniera equilibrata.
In ogni caso rimane un’esperienza più che soddisfacente, consigliata soprattutto a chi ama i platform e non si lascia intimorire da un po’ di difficoltà.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*