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Insieme si guarda lontano: i giovani raccontano il Museo Cinese grazie ad Artetipi

 

L’Associazione di Promozione Sociale ARTETìPI ha presentato questa mattina 22 gennaio presso il Museo Cinese di Parma ‘Il Cinese in città’ progetto vincitore del bando Giovani per il Territorio 2018 promosso dall’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.

Alla conferenza erano presenti:
Padre Alfredo Turco Direttore Museo d’arte cinese ed etnografico
Caterina Nizzoli Presidente di ARTETIPI APS
Carlo Tovoli per Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e
Chiara Allegri. Responsabile marketing ed eventi Museo d’arte Cinese ed Etnografico.

Dopo un breve saluto di don Alfredo che ha voluto ricordare Elide la Vecchia, figura di riferimento per la cultura cittadina prematuramente scomparsa e ideatrice del bando risultato poi vincente, la parola è passata a Caterina Nizzoli di Artetipi che ha raccontato il percorso con il Centro Interculturale di Parma, l’Atelier I Cachi e il Liceo Romagnosi che ha portato grandi risultati con un video e un supporto cartaceo presentati questa mattina. “Un luogo importante come il Museo Cinese andava valorizzato come merita e i ragazzi hanno interpretato perfettamente questa esigenza a portata dei bambini”

Carlo Tovoli dell’Istituto Beni Culturali che ha promosso il bando ha elogiato Parma e le sue eccellenze culturali e ha sottolineato l’importanza del progetto vincente in favore di una multiculturalità indispensabile e impellente nelle nostre comunità presenti e future.

”La rete vince e questo progetto lo dimostra, unire diverse realtà produce un dialogo costruttivo soprattutto quando a parlare sono i giovani. Troppo spesso i musei sono pensati da anziani e abbiamo bisogno delle nuove generazioni per raccontare la bellezza in modo diverso” conclude Chiara Allegri responsabile Marketing del Museo Cinese di Parma.

IL CINESE IN CITTA’ è il progetto di valorizzazione del Museo d’arte cinese di Parma che Artetipi grazie all’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna ha ideato e realizzato nel corso del 2018 in collaborazione con il Museo, il Liceo classico Romagnosi e il Centro Interculturale di Parma e provincia. Il gruppo di lavoro formato da 15 studenti in alternanza scuola lavoro e i ragazzi con fragilità mentale dell’Atelier I Cachi ha partecipato a realizzare un video clip promozionale “Il Cinese in città” con la regia di Gianpaolo Bigoli e la brochure “Caccia al tesoro per piccoli esploratori”, due strumenti per comunicare con la città e diffondere le collezioni del Museo. L’obiettivo è stato formare i giovani cittadini in materia di giornalismo, video e comunicazione e responsabilizzarli nell’azione di conoscenza e coinvolgimento della città creando canali di dialogo anche con le comunità straniere. La brochure infatti inaugura per il Museo il percorso didattico ed interattivo con la fascia infanzia e il video invece vuole idealmente rivolgersi agli adolescenti e ai giovani adulti.

Cos’è Artetipi – L’Associazione dal 2016 utilizza la ricerca artistica e grafica per far incontrare realtà lontane e per aiutare le giovani generazioni a conoscere le diversità culturali e sociali. Il fine ultimo è assegnare competenze professionali alle persone più fragili attraverso l’arte sia come attività laboratoriale sia in quanto metodo culturale per offrire alla città un programma trasversale che va dalla cultura sociale dell’inclusione alla ricerca estetica. Organizza mostre, conferenze, laboratori per bambini e atelier di ricerca artistica per gli utenti dei servizi di salute mentale gestiti solo ed esclusivamente da personale del mondo dell’arte. Il luogo diventa di ideale per accogliere studenti dei licei in alternanza scuola lavoro, tirocinanti universitari.

Il Museo è testimonianza della crescita e dell’attenzione alle culture dell’Istituto che lo ha promosso: i Missionari Saveriani di Parma. Fino al 1950 essi sono stati presenti solo in Cina e di questa grande civiltà hanno raccolto preziose testimonianze di arte ed etnografia. in seguito, allargando la loro azione e presenza a tante altre culture e nazioni, hanno continuato ad incrementare il museo con oggetti legati alla vita quotidiana, alle feste, alla religiosità di altri Paesi. Nello spazio di alcune centinaia di metri quadrati il visitatore può fare il giro di tre Continenti: Asia, Africa ed America Latina.

 

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