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14 dicembre- Caso Moro, al Teatro al Parco Marco Baliani racconta il trauma di una generazione

Marco Baliani, maestro riconosciuto del teatro di narrazione, autore-attore e regista tra i maggiori della sua generazione, nell’ambito di «Serata al Parco», la rassegna sulla scena contemporanea del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, porta in scena il 14 dicembre alle 21 al Teatro al Parco di Parma «Corpo di stato. Il delitto Moro: una generazione divisa». Venti anni fa lo spettacolo, firmato e interpretato da Baliani, con la drammaturgia e regia di Maria Maglietta, al debutto televisivo su Rai 2 in diretta dai Fori Imperiali di Roma fece discutere per il coraggio dello sguardo posato su una ferita ancora aperta della società italiana. Nel quarantennale dalla morte di Aldo Moro, Baliani riprende a interrogare quello spartiacque della sua generazione e della nostra storia, cercando nelle sue esperienze quelle piccole storie che sole possono illuminare la grande Storia. «Riporto in scena Corpo di stato racconta Baliani – perché i fantasmi devono poter avere pace. Non possono essere semplicemente dimenticati. Finché non si scoprirà chi ha ucciso il re Laio, la città di Tebe resterà appestata. Una peste morale, più terribile di quella fisica. Insieme ad Aldo Moro molti sono i fantasmi a cui questo paese non è riuscito a dare vera sepoltura, dai morti della banca dell’Agricoltura, a quelli della stazione di Bologna, a quelli di Ustica e molti altri ancora. Per questo siamo ancora un paese appestato. E per questo occorre continuare a dare voce e respiro al nostro passato prossimo. Con sofferenza, ma non posso che tornare a parlarne». C’è un filo che le lega questo spettacolo a un’altra narrazione di Baliani, il Kohlhaas tratto da Kleist, perché il tessuto è lo stesso: il rapporto conflittuale tra esigenza di rivolta contro l’ingiustizia e assunzione del ruolo di giustiziere. Ma questa volta non siamo nella Germania del 1500, ma nel nostro passato prossimo, solo quarant’anni fa.

«Ho cercato di ritornare laggiù – racconta Baliani – ricordandomi di me in quei giorni, trovando nelle mie esperienze di allora quelle “piccole storie” che sole possono tentare di illuminare la Storia più grande. Ho ripercorso momenti dolorosi senza perdere però le atmosfere di quegli anni, gli entusiasmi,i paesaggi metropolitani, le contraddizioni. Nei 55 giorni della prigionia di Moro ho raccontato di una lacerazione, di come il tema della violenza rivoluzionaria abbia dovuto fare i conti con un corpo prigioniero, e come questa immagine sia divenuta via via spartiacque per scelte fino ad allora rimandate e abbia fatto nascere domande e conflitti interiori non più risolvibili con slogan o con pratiche ideologiche». I biglietti si acquistano al Teatro al Parco, allo Iat di Piazza Garibaldi  e alla Tabaccheria Lottici di Piazza Ghiaia, online sul sito Vivaticket. Informazioni 0521 992044, www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole.

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