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La tv ha ancora un ruolo educativo?

La TV è da sempre considerato uno strumento che va ben oltre l’aspetto tecnologico. Sin dalla sua invenzione e dalla prima trasmissione, la televisione ha avuto il difficile compito di tenerci compagna durante i pasti e durante le serate in famiglia, di informarci su ciò che accade intorno a noi e, perchè no, anche un ruolo educativo.

Sin dagli arbori, infatti, la tv ha sempre ricoperto il ruolo di “informatrice” permettendo alle persone di acculturarsi, di rendersi conto di quello che accadeva intorno a loro e di ciò che riguardava il Paese a livello politico, economico e sociale. Ma non solo, ha assunto un ruolo commerciale facendo in modo che il telespettatore venisse convinto, quasi ipnotizzato, dalla pubblicità del tale prodotto, fino ad arrivare al ruolo di educatrice per i nostri figli.

Prima, infatti, in tv passavano tanti programmi interessanti di informazione, di cultura, di spettacolo e di educazione per bambini. Oggi la tv ha ancora un ruolo educativo? Guardando la programmazione di ieri sera in tv non sembra affatto. Le reti televisive, infatti, sono piene zeppe di programmi di intrattenimento che di educativo non hanno un bel niente, come ad esempio Temptation Island che mette a nudo le debolezze della carne, e la carne stessa.

Stesso discorso per i programmi dove orde di single incalliti cercano l’amore vero, o finto, e se le suonano e se le cantano di santa ragione. Ed il Grande Fratello? È diventato, ormai, un programma per vip in attesa di rilancio e alla ricerca della ribalta ormai perduta.

La televisione di qualità nelle reti generaliste è ormai soltanto nelle mani di Alberto e Piero Angela e pochi altri programmi oppure su canali tematici, molti dei quali soltanto a pagamento o comunque visibili soltanto agli abbonati Sky.

Dalla trasmissione pubblica dei contenuti al canone e alla semi-privatizzazione di un intero universo multimediale il passo è stato breve. Le esigenze di un mondo sempre più veloce e consapevole hanno obbligato i produttori a una continua ricerca di format dalle visioni sempre più aperte, che hanno portato a programmi come quelli sopracitati che tutto sono fuorché programmi educativi o adatti ai minori.

Bisogna comunque considerare che la tv, specialmente quella interattiva e collegata alla rete, consente ai minori di attingere ad un repertorio pressoché illimitato di informazioni e conoscenze sulla vita adulta, senza con ciò dover sottostare ai controlli familiari o sociali.

I nostri figli sono sempre più influenzati dai contenuti che la tv propone. Questo perchè i bambini apprendono ed elaborano le informazioni in modo più semplice e rapido.  In genere, quanto maggiore è l’esposizione dello spettatore ai programmi televisivi, tanto maggiore è l’influenza esercitata dal mezzo.

I più piccoli, inoltre, guardano la tv con motivazioni diverse da quelle degli adulti; essi, in questo modo, cercano di capire il mondo, ma l’esposizione a contenuti violenti potrebbe generare e/o aumentare la loro aggressività nei confronti di loro stessi o degli altri.

 

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