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Palio di Parma – Il 15 e 16 settembre cinque porte in corsa per conquistare lo “Scarlatto”

Tornano i due giorni, promossi come da tradizione da CSI, Centro Sportivo Italiano con la coorganizzazione e il sostegno del Comune di Parma, che porteranno nel centro di Parma sbandieratori, musici e figuranti per il XXXIV° Palio settembrino. Il Palio dei parmigiani, con gli affascinanti costumi d’altri tempi, i cavalli in uniforme, e tanti momenti a tema medievale invaderanno il centro città sabato 15 e domenica 16 settembre.

Un fine settimana ricco di iniziative ravviverà il centro della città in occasione del Palio di Parma si svolge con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Associazione Emilia Romagna Rievocazioni Storiche, Provincia di Parma, Gazzetta di Parma, Tv Parma e Radio Parma.

A spiegare nel dettaglio il programma del Palio di Parma 2018 sono intervenuti Florio Manghi, presidente CSI, e Claudio Bassi, vice presidente CSI e l’assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa.

“Un fidanzamento regale, la creazione di nuovi percorsi di gara, dedicati alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e a dorso d’asino, una festa che raccolga tutti i partecipanti e anticipi la manifestazione in Piazzale Picelli il venerdì che precede la manifestazione sono le novità dell’edizione che animerà Parma nel prossimo fine settimana”. Ha raccontato il Presidente Manghi.

“Il Comune è anche in questa edizione accanto al Palio” ha sottolineato l’assessore Casa “Nell’organizzazione quest’anno sono stati coinvolti anche i CCV dei quartieri. E’ un primo passo nel senso della partecipazione e della sana competizione tra i quartieri. Elementi importante affinchè il Palio possa crescere e possa diventare un momento di unione della cittadinanza, oltre che un punto di attrazione turistica”.

“Sono tantissimi i volontari che lavorano con entusiasmo” ha detto Claudio Bassi di CSI “guardiamo avanti innanzitutto ringraziandoli, ma anche con la speranza che il Palio parmigiano possa essere degnamente inserito nel percorso la Capitale della Cultura 2020”.

Collegato alla manifestazione, sarà indetto il tradizionale concorso fotografico “Palio di Parma” e, nella giornata di domenica 16 settembre, sarà allestito in via Repubblica un mercatino a tema, sempre organizzato dal CSI. I Palli cittadini già presentati alle autorità cittadine e in Vescovado saranno contesi tra le cinque porte rappresentative dei quartieri della città.

Porta San Francesco per la Parma sud-ovest, Porta Santa Croce per la Ovest, Porta San Barnaba a nord, Porta San Michele a est e Porta Nuova a Sud, a rappresentanza delle grandi e nobili famiglie Correggio, Sanvitale, Pallavicino, Terzi e Rossi.

Dalle 15,30 di sabato 15 sarà aperta la manifestazione con l’apertura del villaggio medievale: tra sbandieratori, antichi mestieri, musici antichi itineranti, giullari e giocolieri, mostra e volo di uccelli rapaci, uno scorcio di vita medievale con la messa in scena del fidanzamento di Ghiberto da Correggio e Maddalena Rossi che verrà allietato dal coro di Porta Nuova e dallo spettacolo di giullari e saltimbanchi per spostarsi poi in Cattedrale alle 19,30 per la benedizione dei palii dipinti.

Al termine, nuovamente in piazza della Pilotta, con la possibilità di godere della taverna medievale, si svolgeranno gli spettacoli notturni di focoleria, insieme all’esibizione degli sbandieratori, il giuramento dei capitani, il sorteggio degli asini, i combattimenti con spade, danze medievali e le performance di giullari e saltimbanchi.

 

Domenica 17 sarà la giornata delle corse del Palio. La corsa del Panno Verde, il palio delle donne si terrà alle 18,10. La corsa dello scarlatto, il Palio degli uomini alle 18,30. Ma prima (intorno alle 16,30) combattimenti di spade, danze di bandiere, corsa dei giovani e Pallium Asinorum (grazie al ranch Orizzonti a Cavallo).

La rievocazione storica riprende un tradizione che affonda nei primi anni del 1300 e diffondeva nelle popolazioni, costantemente afflitte dalle rivalità guerresche delle famiglie potenti, un sentimento di pace. Intorno al 1800 venne soppressa questa cerimonia laica, e col tempo vennero anche meno gli ideali e le usanze cavalleresche. Eppure il suo fascino immutato richiama nel cuore di Parma ogni edizione migliaia di persone, di tutte le età. Sicuramente anche quest’anno i parmigiani vorranno immaginare la loro città in un affasciante viaggio nel tempo e vivere una splendida Parma medievale.

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