Home » Cultura&Spettacoli » Dal 22 agosto torna l’Appennino Festival: primo appuntamento con l’arpista Sara Pavesi e il basso Agostino Subacchi

Dal 22 agosto torna l’Appennino Festival: primo appuntamento con l’arpista Sara Pavesi e il basso Agostino Subacchi

 

Si terrà mercoledì 22 agosto a Ottone, in alta Valtrebbia, il prossimo appuntamento dell’Appennino Festival con l’arpista Sara Pavesi e il basso Agostino Subacchi: l’appuntamento è nella chiesa di San Bartolomeo alle 18.30, mentre dalle 17 sono in programma le visite al Museo diocesano.

 

È nell’antica chiesa di San Bartolomeo, nel comune di Ottone, che approda l’Appennino Festival per il suo nuovo appuntamento: mercoledì 22 agostoinfatti, alle 18.30, la rassegna offre un concerto di due giovani artisti di straordinario talento, ossia l’arpista Sara Pavesi e il basso Agostino Subacchi. Saranno loro i protagonisti dell’evento che si collega alle celebrazioni di San Bartolomeo, patrono di Ottone, e nel contempo rappresenta anche un’occasione per immergersi nella storia “colombiana” dell’alta Valtrebbia che trova il suo centro massimo nel borgo di Bobbio e nell’abbazia di San Colombano, ma che evidentemente si “respira” anche in altri comuni della zona.

È questo appunto il caso di Ottone e nello specifico della chiesa di San Bartolomeo, legata alle vicende del monaco venuto dall’Irlanda: non a caso infatti Pavesi eseguirà, all’arpa celtica, una silloge di brani tratti dall’Antifonario di Bobbio. A completare il programma saranno poi dei brani della tradizione irlandese legati al repertorio arpistico.

La serata, che prevede anche la possibilità di visitare dalle 17 le collezioni splendide del Museo diocesano di Ottone, offre dunque l’occasione di apprezzare un luogo forse meno conosciuto delle vallate piacentine ma ricco di storia: l’attuale complesso di San Bartolomeo è infatti il risultato della fusione di tre chiese, una precedente all’anno Mille di cui non ci sono tracce, una romanica del XIII secolo a tre navate comprendente l’attuale torre campanaria e una terza edificata tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*