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Dai vini piacentini al tartufo del parmense fino alla castagna reggiana: un tour enogastronomico in Emilia

Il bello di un’area come quella compresa tra le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia è che non conosce il concetto di stagionalità ma, piuttosto, valorizza i colori e i profumi di ogni stagione, cambiando forma e aspetto nei vari periodi dell’anno per offrire sempre nuovi spunti a chi è alla ricerca di un turismo diverso o di una fuga dalla quotidianità che non tenga conto dei confini convenzionali della geografia scolastica. Destinazione Turistica Emilia, cuore della Food Valley italiana, è un esempio di come la fine delle vacanze estive possa diventare l’inizio di un’inedita occasione per avventurarsi fuori dalle rotte segnalate sull’atlante delle ferie e delle festività, attraverso i sapori d’autunno che ispirano una miriade di sagre ed eventi culinari organizzati in contesti sorprendenti, tanto per il palato quanto per il cuore.

Settembre

Sarà ancora tecnicamente estate, quando Valtidone Wine Fest taglierà il nastro inaugurale della nona edizione della più grande rassegna del vino piacentino, quest’anno spalmata sulle prime quattro domeniche di settembre, dal 2 al 23, nei comuni di Borgonovo Val Tidone, Ziano Piacentino, Alta Valtidone ePianello Valtidone. Ancora una volta, gli appassionati di note e bouquet, potranno riempire i calici di Ortrugo, Gutturnio, Malvasia e Passito, arricchendo la degustazione con prodotti tipici, concerti, eventi, pacchetti turistici e visite guidate in un suggestivo contesto di borghi e panorami incantati.

Scendendo verso Parma, nei weekend del 15 e del 22 settembre, la Fiera del Fungo di Borgotaro (PR) propone una lussuosa edizione che promette di riempire lo stomaco ma anche gli occhi e le orecchie, con degustazioni, cooking show, mostre, spettacoli di musica itinerante e giochi. Contrassegnato dal 1993 con il marchio IGP, il fungo di Borgotaro è unanimemente considerato un prodotto superiore rispetto agli altri porcini. La sua festa richiama ogni anno appassionati da ogni parte d’Italia e migliaia di cercatori affezionati ai boschi del comprensorio.

Il 22, il 23, il 29 e il 30 settembre, è invece un’altra regina della terra a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel tripudio delle sagre dei sapori d’autunno. Con un ricettario sterminato, la zucca è uno degli ingredienti base della cucina della Bassa reggiana. La Fiera della Zucca di Reggiolo (RE) rappresenta dunque una grande opportunità per scoprirne le svariate declinazioni gastronomiche, all’interno di un programma di degustazioni che include però anche sfilate storiche, tornei cavallereschi e spettacoli folkloristici.

Ottobre

Il primo fine settimana di ottobre è il trampolino di lancio per entrare in un autunno di sapori che non può dirsi davvero cominciato senza la tradizionale Festa delle Castagne e dei Ricordi di Castell’Arquato (PC), vero e proprio faro puntato sull’atmosfera e sul gusto di un passato che affonda le radici nella cultura contadina. Anche quest’anno, sabato 6 e domenica 7 ottobre, il borgo del piacentino apre le proprie porte a migliaia di visitatori e di turisti dei piaceri di una tavola imbandita in onore della castagna, preparata come bastürnon e abbrustolita al momento su grandi bracieri alimentati a legna o presentata nella forma della patona, il tipico castagnaccio. La rassegna propone inoltre degustazioni di vini dei colli piacentini ma anche un contorno fuori dal piatto, con l’imperdibile esposizione dei trattori d’epoca, sfilate, prove di abilità, rievocazioni di vecchi mestieri e spettacoli.

Sempre nei giorni 6 e 7 ottobre, ma risalendo verso Piacenza, Frutti Antichi al Castello di Paderna (PC) rimette al centro della festa le piante, i fiori e i frutti dimenticati ma anche una selezione di prodotti di alto artigianato. La manifestazione vuole essere un’occasione di incontro per chi è affascinato dalla ricerca e dalla salvaguardia delle essenze antiche o temporaneamente uscite dalla memoria ma anche un suggestivo momento di celebrazione della biodiversità che richiama ogni anno migliaia di visitatori e centinaia di espositori.

Il 5, il 6 e il 7 ottobre 2018, spegne 23 candeline la Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto (PR), la più importante manifestazione italiana incentrata sul protagonista assoluto del sottobosco. Appuntamento fisso dell’autunno dal 1996, la rassegna è un’occasione per avventurarsi in un profumato regno enogastronomico, scoprendo contemporaneamente un territorio come quello dell’Appennino Parmense, palcoscenico d’eccezione di spettacoli ed eventi a tema porcino e non solo.

Scivolando invece verso sud, ancora nel weekend del 6 e del 7 ottobre, è possibile imbattersi nel Campionato Mondiale del Fungo, organizzato a Cerreto Laghi (RE) in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. L’evento è una sorta di tutto il fungo minuto per minuto, olimpiade naturalistica e gastronomica suddivisa in specialità quali ricerca, raccolta, studio, racconto, fotografia e, ovviamente, cucina. Ad animare la gara – che richiede la partecipazione obbligatoria alla serata formativa del 6 ottobre – è il desiderio di incentivare il rispetto dell’ambiente e la corretta conoscenza del mondo dei funghi.

La 54esima Festa della Castagna di Marola (RE) – che quest’anno conquista le domeniche del 7, del 14 e del 21 ottobre – ha accresciuto la propria fama mantenendo intatto lo spirito della prima edizione e la qualità di un prodotto di altissimo livello. Il simbolo della manifestazione è lo scenografico padellone da record, che – seppur pronipote di quello delle origini – continua a stupire per l’indefessa attività al servizio della causa, mentre tutto intorno le iniziative si moltiplicano, tra gite guidate nei castagneti secolari e appuntamenti per bambini.

Novembre

 

Il 24 e il 25 novembre 2018, il Mercato dei Vini e dei Vignaioli Indipendentiporta ai saloni di Piacenza Expo (PC) centinaia di produttori ma soprattutto di esperienze che parlano di ostinazione, autonomia e questioni di principio legate all’idea di seguire completamente il processo che dall’acino conduce alla bottiglia. In programma, degustazioni da abbinare a specialità gastronomiche provenienti da diverse regioni italiane.

Tra la metà di ottobre e quella di novembre, la Festa del Tartufo Nero di Fragno trasforma la piccola frazione di Calestano (PR) in un’autentica capitale del diamante della terra. Per sette domeniche consecutive, quello che è uno dei profumi caratteristici dell’autunno diventa l’aroma di fondo di una manifestazione dal programma ramificato, inclusivo di fiere-mercato, convegni e conferenze, esposizioni con vendita di prodotti tipici, arte di strada e musica nei borghi. Inutile dire che il clou è rappresentato dai tanti menu a tema proposti dai ristoranti del luogo.

Lasciandosi trasportare dal richiamo del tubero, si giunge infine a Cavola, frazione di Toano (RE), dove l’11 e il 18 novembre 2018 va in scena la 30esima edizione della Festa del Tartufo. Tra bancarelle di artigianato locale e stand gastronomici, la piazza della piccola Alba Reggiana diventa il centro di una mostra mercato dove acquistare e assaggiare anche funghi, salumi e lambrusco della zona, Parmigiano, pecorino, caldarroste e vin brulé. Il clima di festa si estende naturalmente anche ai ristoranti del paese, che adeguano i loro menu allo spirito dell’evento.

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