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Omaggio alla memoria: al Lenz per festeggiare il 25 aprile

Il nuovo capitolo dell’indagine performativa di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto su Resistenza e Olocausto sarà presentato a Parma in occasione della Festa della Liberazione. Nucleo drammaturgico: la vicenda umana di Otto Peltzer, atleta omosessuale tedesco e uno dei più grandi mezzofondisti della storia dello sport.

Gli omosessuali furono tra i primi ad essere internati nei campi di concentramento. Nel 1933 i primi internamenti a Fuhlsbuttel, nel 1934 a Dachau e Sachsenhausen. A metà degli anni Trenta la loro percentuale nei lager fu circa del 10%. Tra il 1933 ed il 1945 le persone processate furono circa 60.000, di questi circa 10.000 vennero internati nei campi di concentramento. Il tasso di mortalità degli omosessuali nei campi fu del 60%, contro il 41% dei prigionieri politici ed il 35% dei Testimoni di Geova. Due terzi degli omosessuali internati morirono durante il primo anno di permanenza nei campi. All’inizio essi furono costretti ad indossare un bracciale giallo con una “A” al centro – Arschficker”, sodomita. Successivamente venne adottato un triangolo rosa cucito all’altezza del petto.

Lo spazio di Rosa Winkel è ripartito in sequenze modulari variabili formate da sedici armadietti metallici, che costituiscono il luogo della duplice dimensione insita nello spogliarsi: lo smascheramento, la liberazione dall’involucro esteriore e al contempo il denudamento, inteso come perdita di identità, azzeramento dell’unicità e della differenza. Si intende così ‘figurare’ la doppia dinamica su cui si muove la drammaturgia: la pienezza corporea della identità omosessuale dell’atleta e la secchezza identitaria del corpo dell’internato, privato nel campo di sterminio di ogni segno sessuale.

* Nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale: se ne consiglia la visione a un pubblico maggiore di 16 anni.

LenzTeatroParma

23 → 28 aprile

23 – 24 – 25 – 26 – 27 aprile ore 21:00 | 28 aprile ore 18:00
Testo originale e imagoturgia | Francesco Pititto
Installazione, regia, costumi | Maria Federica Maestri
Interpreti | Valentina Barbarini, Giancarlo D’Antonio, Adriano Engelbrecht, Roberto Riseri
Musica | Andrea Azzali
Cura | Elena Sorbi Organizzazione | Ilaria Stocchi Cura tecnica | Alice Scartapacchio
Ufficio stampa e comunicazione | Michele Pascarella Media video | Stefano Cacciani
Produzione Lenz Fondazione durata | 55’

D I A L O G H I

C A M P O ⦿ L E N Z
Giovedì 26 aprile ore 18:00 < IL TEATRO NON SERENO

Secondo appuntamento di CAMPO LENZ, nuovo ciclo di incontri rivolti agli spettatori allo scopo di introdurli alla lettura delle creazioni della Compagnia. In ogni appuntamento verrà fatto un focus su un aspetto formale considerato dominante nello spettacolo in lavorazione ed esemplare della lingua scenica di Lenz. In occasione di Rosa Winkel il dialogo avrà per tema
Il teatro non sereno, sulla rappresentabilità artistica dell’Olocausto.

QUANDO L’ESISTENZA È RESISTENZA
Sabato 28 aprile ore 17:00

Incontro con Maya De Leo (docente corso di Storia dell’Omosessualità in Europa e America dell’Università degli Studi di Torino), Marco Minardi (direttore Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma), Danilo Timelli (docente ITE G.B.Bodoni di Parma)
e due studenti che hanno partecipato al Viaggio della Memoria 2018 Un treno per Auschwitz.
In collaborazione con ISREC.

K I N D E R
Sabato 28 aprile, ore 19:00
Video proiezione dello spettacolo di Lenz Fondazione (2016)
sulla tragedia dei bambini ebrei di Parma vittime dello sterminio nazista.


I N F O R M A Z I O N I

Biglietti: intero € 14, ridotto € 8, professional € 4
Riduzioni: Under 30, Over 60, Studenti, Carta DOC, Dipendenti AUSL, YoungER Card. Agevolazioni per gruppi – minimo 5 persone – associazioni culturali, scuole di teatro e danza.
Contact → Lenz Teatro Via Pasubio 3/e Parma
T 0521 270141 Mob 335 6096220 info@lenzfondazione.it
www.lenzfondazione.it

 

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