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Il Festival Verdi 2017 vince gli International Opera Awards

Il Festival Verdi 2017 ha conquistato il premio come “Miglior festival” agli International Opera Awards.

Ad assegnare il prestigioso premio, ritirato dal Direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo e dal Consulente per lo sviluppo e i progetti speciali Barbara Minghetti durante la cerimonia al London Coliseum, una giuria costituita da professionisti del settore presieduta da John Allison, critico musicale del Daily Telegraph e direttore della rivista Opera Magazine, considerata internazionalmente la rivista di riferimento nel mondo sull’Opera.

A coronarne il successo del Festival – scrivono in una nota dal Teatro Regio – giunge ora il prestigioso premio, per il quale hanno concorso tra gli altri i festival di Bayreuth e Glyndebourne, insieme alle nomination nelle categorie New Production per Stiffelio nell’allestimento di Graham Vick e Young singer per Isabella Lee, vincitrice del Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Violetta in Traviata al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto”.

Il sindaco Federico Pizzarotti su Facebook si complimenta: “Miglior Festival al mondo!  Aver vinto l’Awards come miglior Festival nel 2017 è il coronamento di un percorso di rilancio del Festival Verdi iniziato esattamente 5 anni fa, quando da Festival quasi esclusivamente per i parmigiani lo abbiamo immaginato come un Festival di caratura internazionale, aprendo finalmente il Regio all’Europa e al mondo. Il percorso è ora definitivamente tracciato: da una situazione iniziale, nel 2012, di crisi e economica e di idee che poteva prefigurare il rischio fallimento della Fondazione Regio, grazie allo splendido lavoro di Meo, Minghetti e di tutti i dipendenti del teatro siamo riusciti a fare del Festival Verdi e del nostro Teatro due veri e propri palcoscenici vivi e internazionali. La vittoria agli Awards non è solo la vittoria del nostro Teatro, ma di un sistema Parma che ha posto le basi per il rilancio di una intera città, che vuole fare della cultura, della musica e delle sue eccellenze veri fiori all’occhiello. Per questo lo dico chiaro: questo successo non è la fine di un percorso, non è la chiusura di un ciclo di lavoro. È l’inizio di un importante cammino che vuole fare del Regio un protagonista sempre più internazionale. Stare tutti vicini al proprio Teatro e al Festival Verdi è esattamente quel che serve per proseguire in questo fondamentale obiettivo.

Vittorio Gallese, neuroscienzato, docente universitario e membro del cda del Teatro Regio commenta così la vittoria “Un grosso successo del nuovo corso del Festival verdiano targato Anna Maria Meo. Ha trasformato il festival in un evento internazionale togliendolo dalla celebrazione localistica. Due sono state le mosse vincenti, secondo me: uno e’ portare fuori dal Regio la proposta artistica, Stiffelio l’anno scorso al Farnese per esempio che ha avuto un grande successo uscendo dallo spazio tradizionale con la grande qualità di un regista come Graham Vick, la seconda e’ Verdi Off che ha contaminato un pubblico non espressamente dedicato all’opera rendendo fruibile la proposta musicale anche ai non addetti ai lavori in spazi non convenzionali.
In aggiunta un cartellone ragionato e organizzato con largo anticipo che permette di offrire pacchetti turistici sul nostro territorio a tutto il mondo nel tempio suggestivo del teatro Regio. Questa è la strada giusta per riprendere il giusto posto di capitale della musica verdiana che la nostra città merita, strada iniziata dal cda precedente che si intende proseguire in futuro e il successo di oggi ce ne da conferma.”

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