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Cure odontoiatriche in calo in Italia: il sorriso smagliante costa troppo

L’Italia è una Nazione in crisi sul fronte delle cure mediche, specialmente di quelle dentistiche.

Stando ai dati Istat, il quadro del comparto dentale italiano mostra trend piuttosto negativi.

Mettendo a confronto i numeri del 2013 con quelli del 2005, emerge la seguente situazione:

  • 2005: il 39,3% degli italiani si era recato dal dentista

  • 2013: la percentuale scende al 37,9%

Contestualmente, aumenta il numero di persone che sceglie di sottoporsi ad un solo trattamento nell’arco di un anno – dal 49,3% del 2005 al 70,7% del 2013 – mentre cala la percentuale di chi ha richiesto più trattamenti.

L’85,2% della popolazione ha scelto di ignorare i consigli del medico rinunciando alle visite per motivi economici. Questo trend negativo va ad impattare sull’andamento professionale dei dentisti privati, che hanno assistito ad un calo significativo dell’affluenza dei pazienti (dal 34,7% del 2005 al 32,3% del 2013). Fonte dati Istat (www.istat.it/it/archivio/164054).

Sul fronte delle cure, i trattamenti di pulizia dei denti e gli screening generici sono tra i principali trattamenti richiesti dal pubblico, poiché caratterizzati da costi contenuti. Ma, quando il risparmio è notevole, potrebbe trattarsi di una truffa, basti pensare che, in Italia, i finti dentisti, ovvero quelli senza abilitazione, sono circa 15.000. Per verificare i titoli basta accedere all’albo degli odontoiatri attraverso il web.

Gli studi dentistici privati dei veri professionisti del settore offrono infatti pacchetti di servizi specialistici anche molto costosi, che vanno dall’ortodonzia linguale e prechirurgica alla consulenza ortodontica, passando per la chirurgia orale e maxillo-facciale. In questo scenario, sono proprio i professionisti che incontrano le maggiori difficoltà, poiché sembra che vi sia una maggiore affluenza verso le cure dentistiche “low cost” erogate all’estero rispetto a quelle degli specialisti nostrani. Il drastico calo dell’affluenza dei nostri connazionali verso gli studi dentistici si riflette di conseguenza anche sul modo di vivere la sanità. Sempre più persone scelgono di rinunciare alle cure dentistiche, in quanto si rivelano tra le più care e difficili da sostenere per un nucleo familiare.

Le diversità geografiche

Nel Meridione, uno scarso 27,7% della popolazione si è recato dal dentista almeno una volta in 12 mesi, contro il 37,9% della media nazionale. La percentuale più elevata di chi rinuncia alle cure dentali per motivi economici si registra sempre al Sud, con il 14,5% contro il 12% della media nazionale. Per quanto riguarda chi non è mai stato dal dentista, va detto che al Sud si registra la percentuale più alta, che risulta addirittura doppia rispetto al Settentrione: 12,1% rispetto a 6,2%.

Il dentista costa troppo per gli italiani

Nel 2006, la percentuale dei cittadini del Bel Paese impossibilitati a pagare il dentista è stato del 6,2%. L’anno seguente si è registrato un lieve calo (0,2%), seguito da un leggero rialzo relativo al 2008, quando la percentuale si attestava intorno al 7,4% della popolazione italiana.

Il periodo di maggiore criticità è stato il 2013, quando il tasso è salito vertiginosamente al 10,8%.

I costi spesso troppo elevati delle cure dentistiche aumentano il numero di chi rinuncia ai trattamenti di questo genere e contribuisce alla crescita del fenomeno del “dentista low cost”. Di conseguenza, molti italiani hanno deciso di recarsi all’estero per le proprie cure dentali, specialmente nell’Europa dell’Est, dove i costi delle cure sono minori rispetto all’Italia.

Questo aspetto apparentemente vantaggioso solleva un altra questione: il 50% di chi si è sottoposto a cure odontoiatriche in paesi dell’est Europa sconsiglia vivamente questa opzione, ritenendo di aver usufruito di servizi scadenti in condizioni sanitarie fuori norma.

Ma i problemi non finiscono qui: con il calo dell’affluenza presso gli studi dentistici italiani per ragioni economiche, aumenta l’incidenza delle patologie dentali e, di conseguenza, si abbassa la qualità della vita degli italiani. L’effetto a catena è allarmante e le criticità si ripercuotono su una sanità già provata dai tagli dei fondi e delle risorse.

3 commenti

  1. Agente di turismo dentale Croazia

    Vivo a Zagabria e mi occupo di turismo dentale da oltre 5 anni… Vorrei darvi alcuni consigli sulla scelta della clinica in Croazia a cui affiderete le vostre cure dentali:
    Consiglio nr.1: Andate in un posto “piccolo” e lasciate perdere le “mega cliniche” modello catena di montaggio…troverete certamente una maggiore attenzione verso il cliente e un maggiore approccio individuale…
    Consiglio nr.2: Assicuratevi che la gente del posto vada in questa clinica….se alla reception della clinica che avete scelto siete tutti italiani e ZERO CROATI…chiedetevi il perche’….ve lo dico io il perche’….i croati STANNO ALLA LARGA da questi posti….(e sono “bugie” quando vi dicono che non ci sono croati perche’ i croati non hanno soldi…..) Cercate una clinica dove l’80% della clientela sia croata.
    Consiglio nr.3: La prima visita e’ molto importante…e una “BUONA PRIMA VISITA” necessita di ALMENO MEZZORA….lasciate perdere nel caso in cui in 5 minuti vi guardano e vi fanno un preventivo in altri 5 minuti….
    Consiglio nr.4: Nel caso di impiantologia chiedete sempre la marca degli impianti….sul mercato ce ne sono veramente tante di marche…queste 3 marche sono di altissima qualita’, direi le migliori….Astra Tech-Nobel Biocare-Straumann .
    Informatevi sulle esperienze dello specialista (CHIRURGO ORALE) che effettuera’ l’impiantologia.
    Consiglio nr.5: Non scegliete la clinica in base al sito internet…ovvero…sito internet bello=lavoro di qualita’, sito internet mediocre=lavoro mediocre ***SBAGLIATO***
    Ci sono cliniche croate con siti internet discutibili ma che lavorano molto bene!
    Consiglio nr.6: Chiedete sempre un preventivo scritto prima dell’inizio dei lavori e a fine lavori un certificato di garanzia dei materiali utilizzati e per quanto riguarda l’impiantologia il “passaporto degli impianti”.
    Consiglio nr.7: Informatevi sempre sull’esperienza dei dentisti che operano nella clinica croata scelta, se hanno ricevuto premi o riconoscimenti e soprattutto se sono abilitati a fare impiantologia…
    Consiglio nr.8: Chiedete quali sistemi di sterilizzazione vengono utilizzati
    Consiglio nr.9: Il personale della clinica non deve mettervi pressione per iniziare subito i lavori…ma deve essere a disposizione per ogni eventuale dubbio e/o chiarimento…(la fretta non e’ mai un buon segnale…)
    Questi consigli rappresentano solamente una parte di cio’ a cui bisogna prestare attenzione!
    Detto questo, ognuno di voi puo’ iniziare a selezionare le cliniche in Croazia!
    Buona ricerca! 🙂
    agentediturismodentalecroazia@gmail.com

  2. Io sono stata in questa clinica a Durazzo in Albania e mi sono trovata benissimo.
    Visita e preventivo gratuito in Italia e poi le cure in Albania.
    se volete visitare il sito ve lo consiglio.
    https://www.hcdurazzo.com/

  3. Un altra alternativa è fare il Turismo Dentale in Romania. Con Google ti sarà possibile trovare un dentista affidabile in Romania. Diversamente, un buon punto di partenza, è RODENT, che trovi qui: http://www.rodentista.com/

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