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Contributi per dimore storiche: a Parma e Piacenza più di 3 milioni di euro

“Uno stanziamento che supera i 60 milioni di euro per ciascuno degli anni del prossimo triennio che consentirà di aggredire il debito di oltre 97 milioni di euro che il Ministero dei beni e delle attività culturali ha accumulato nei confronti dei proprietari di immobili storici che avevano inoltrato istanza di compartecipazione economica alle spese di restauro o conservazione, come previsto sin dal 2004 dal Codice dei beni culturali. Per le sole province di Parma e Piacenza lo stock di contributi ancora da erogare sfiora i 3 milioni di euro e per questo, nel luglio scorso, avevo rivolto un’interrogazione al Ministro Franceschini; interrogazione che evidentemente ha positivamente sollecitato il Ministro che ha chiesto che in legge di bilancio fosse disposto uno specifico stanziamento per evadere le numerose pratiche rimaste in sospeso dal 2012”.

Queste le parole del deputato Pd Giuseppe Romanini che aveva segnalato la problematica con un’interrogazione al Ministro Franceschini.

“Si tratta di risorse dovute e che daranno ossigeno all’economia locale e sollievo ai proprietari di quegli immobili che, vincolati dal punto di vista storico e artistico, richiedono periodicamente ingenti interventi di ristrutturazione” – ha spiegato Romanini – “Lo stanziamento consentirà nell’immediato di far fronte alle pratiche arretrate ma, se confermato anche oltre il prossimo triennio, permetterà anche di riattivare quel circuito virtuoso che ha portato ad instaurare, negli anni passati, proficue collaborazioni tra pubblico e privato, sostenendo quegli investimenti che sono necessari per la conservazione di questi beni il cui valore artistico-testimoniale è spesso inestimabile. Anche se si tratta di beni di proprietà privata, infatti, essi fanno a pieno titolo parte del vastissimo patrimonio culturale del nostro Paese e per questo è fondamentale salvaguardarne, attraverso il contributo del Ministero, il valore pubblico anche quando questi beni sono in custodia a privati”.

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