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INTERVISTA- A BDC Massimo Giacon racconta il designer Ettore Sottsass a fumetti

 

 

di Titti Duimio 

Proseguono a Parma gli appuntamenti dedicati alla figura di Ettore Sottsass, architetto, designer e fotografo nel centenario della sua nascita.

Oltre alla mostra dello CSAC ‘Ettore Sottsass.Oltre il Design’ all’Abbazia di Valserena e all’esposizione del ciclo fotografico ‘Le Metafore di Sottsass’ nello spazio BDC di borgo delle Colonne, sabato 25 novembre si e’ tenuto l’incontro con Massimo Giacon, fumettista, designer e musicista, amico e collaboratore di Sottsass.

Dopo una breve introduzione di Lucia Bonanni, titolare della Galleria BDC e collezionista d’arte e fotografia contemporanea, Massimo Giacon, che per l’occasione ha presentato il suo ultimo libro ‘Ettore’ edito da Sole24ore Cultura e in lizza per il premio Compasso d’oro 2018, ha raccontato l’incontro con l’architetto e i rapporti con la Milano in fermento intellettuale degli anni ‘80 che poco avevano a che fare con l’immagine della citta’ ‘da bere’ che ne e’ seguita.

Creativita’ e curiosita’, sperimentazione e ricerca di nuovi linguaggi facevano della Sottsass&Associati un centro di innovazione culturale tra diverse forme di espressione, “tutto il contrario di quello che uno si aspettava da uno studio di architettura basato sulla logica del disegno formale. Un’accozzaglia di pazzi colorati che venivano da tutto il mondo e che studiavano progetti di tutti i tipi, perche’ il progetto era il centro dello studio” dice Giacon.

Arte, musica, colore e forma si confrontavano quotidianamente con la possibilità di un codice nuovo, una contaminazione di stili e di espressioni diverse alla ricerca di idee, e non solo di soluzioni, come in un infinito gioco.

“Dopo la pubblicazione della mia raccolta ‘Mecanostorie’ nel 1985, mi chiamo’ la segretaria di Sottsass e mi fisso’ un appuntamento a Milano per iniziare quella che fu una lunga collaborazione e una grande amicizia. Mi chiese di studiare un progetto per raccontare a fumetti un grande ristorante che si sarebbe dovuto aprire in California. Mandai il progetto e dopo qualche giorno di silenzio chiamai Ettore che mi disse che il progetto non si faceva più e soprattutto i miei disegni non erano piaciuti per niente..e cosi’ per molte volte con la stessa frase finale di Ettore che era ‘tanto questi non capiscono niente, tranquillo vai avanti’ e da li’ nacque la nostra collaborazione che mi permise di affrescare l’ingresso della villa a Cap d’Antibes di Jean Pigozzi patron di Simca Car e molti altri lavori.

Un uomo generoso, Ettore che rispettava il lavoro altrui ma soprattutto credeva nelle persone. Nel mio libro cerco di raccontare un clima, un mood che circolava nel mondo professionale e personale di Ettore Sottsass di cui grandi nomi del panorama culturale dell’epoca facevano parte. Uno stile di vita il suo, che gli permise di chiudere l’esperienza Memphis quando non gli assomiglio’ piu’, cedendo il marchio ad Artemide per 1000 lire quasi a sottolinearne il distacco totale. Questo era Ettore, una solida coerenza che assomiglia alle forme primitive dalle quali partiva per progettare, ma sempre in dubbio e pronto a scavalcarsi per andare oltre, a trovare nuovi limiti come la partecipazione anche ad un mio progetto musicale con un brano recitato. La sua vita letteraria si conclude simbolicamente a capodanno, proprio nel momento in cui l’anno nuovo stava arrivando, lui se n’e’ andato”

Un tassello inedito della vita del grande artista che aggiunge dettagli alle due mostre a lui dedicate da Csac e da BDC sulla sua produzione artistica, un racconto quasi privato che descrive la personalità di un uomo curioso del suo tempo in perenne ricerca di relazioni tra oggetto e soggetto, tra spazio e tempo, tra contenuto e forma, sempre in bilico sul filo dell’ironia disperata che gli permette di andare oltre, oltre il design come forma artistica fino a trasformarlo in modo di vivere.

 

Massimo Giacon nasce a Padova nel 1961. Dal 1980 lavora a Milano sospeso tra le sue attività di fumettista, illustratore, designer, artista e musicista. Protagonista sin dai primi anni ’80 del rinnovamento del fumetto italiano scaturito da riviste come “Frigidaire”, “Alter”, “Linus”, “Dolce Vita”, “Cyborg”, “Nova Express”. Negli ultimi anni ha lavorato per riviste come “Blue2 e “XL / Repubblica”. Ha aggiunto a partire dal 1984 alla sua attività diverse collaborazioni come designer con studi e marchi prestigiosi (Sottsass, Mendini, Alessi, Artemide, Swatch, Memphis, Olivetti). Nel 1990 inizia un’attività artistica che lo ha portato a numerose personali in Italia e all’estero. Ha fondato un paio di gruppi musicali negli anni ‘80 (Spirocheta Pergoli, I Nipoti del Faraone), prodotto due dischi da solista e attualmente si esibisce dal vivo con una nuova band di rock-wave bizarre (Massimo Giacon & The Blass).

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