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Una mostra tutta al femminile alla galleria Sant’Andrea

di Titti Duimio

Inaugurata sabato 30 settembre alla Galleria Sant’Andrea di via Cavestro la mostra ‘Visione e Forma’ delle artiste Margherita Caldanini e Angela Marruso curata da Eles Iotti.

Un dialogo tutto al femminile sul tema della sensibilità’ e delle emozioni più’ profonde e private che derivano dal mondo circostante, la natura nella sua accezione di motore indispensabile, l’uso sapiente dei pennelli nelle mani di due donne che interpretano in due modi diversi un sentire comune della realtà’.

Angela Marruso con i suoi oli leggeri come carezze esprime gesti di rispetto e di armonia per la natura che rappresenta l’equilibrio perfetto come aspirazione umana e regala a chi guarda un senso di pace. Non sono solo paesaggi i suoi, ma anche stati d’animo, mete ambite; l’artista cita la natura come punto di partenza ma forse anche di arrivo, un cerchio che si chiude nel silenzio contemplativo che la sua opera produce. Poche le figure umane nei quadri di Angela Marruso, e sempre legate al ciclo della natura, il pescatore, per esempio, che senza mare non sarebbe niente, sottolineando l’inutilità dell’esistenza senza la grandiosità’ dell’ambiente circostante.
E la natura deborda e permea ogni centimetro, perfino lo spessore del quadro senza cornice per lasciarle ogni spazio possibile, facendo supporre un dietro, un sopra, un sotto assolutamente in continuità con il mondo naturale ribadendo bellezza e armonia da cui attingere a piene mani.

 

 

Margherita Caldanini della natura invece usa gli elementi, l’acqua per dipingerne il profilo quieto e sfumato come in un sogno lontano ma ricorrente, e poi la terra, cotta e manipolabile come per gioco, ma qui la differenza la fa l’uomo che interviene e crea segni nel rispetto della materia.
Colore come racconto per non fermare il ciclo continuo e vitale in attimi immobili ma solide sculture provvisorie e in movimento senza certezze, quasi tributi e omaggi visivi ad un’onda emotiva che si può solo sfiorare, pensieri o sogni a seconda dell’uso, ma sempre intrisi di una gioia profonda e contagiosa come giochi di un’infanzia ritrovata.

 

Racconti di donne dove comunque e sempre si intravede una soluzione, un sorriso, una speranza.

La mostra rimarra’ aperta dal 30 settembre al 12 ottobre 2017

Orari: da martedì a sabato 10-12 e 16-19; domenica 16-19; lunedì chiuso.

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