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Parma 2200: Fondazione Cariparma regala alla citta’ un’importante scoperta archeologica

di Titti Duimio

Francesca Magri, responsabile delle attivita’ culturali della Fondazione Cariparma ha presentato alla stampa il 28 settembre, presso la prestigiosa sede di Palazzo Bossi Bocchi, il programma delle iniziative culturali della Fondazione Cariparma per l’autunno 2017 in presenza del direttore generale Luigi Amore.

Riapriranno dopo la pausa estiva gli spazi espositivi della collezione d’arte della Fondazione nelle giornate di martedì‘ e giovedì‘ e per tutti i weekend dal 7 ottobre al 17 dicembre. La presidente della societa’ cooperativa Artificio Nicoletta Moretti ha presentato poi il programma che andra’ a completare la consueta offerta di iniziative culturali fino a dicembre che comprendono una serie di incontri dal titolo ‘I martedi’ dell’arte’, 8 conferenze per approfondire i temi della storia dell’arte ai quali quest’anno sara’ affiancato il ciclo ‘Mezz’ora d’arte con…’ in programma per quattro domeniche volto ad approfondire singole opere delle collezioni permanenti. Sempre nelle giornate domenicali sono previsti, inoltre, dei laboratori didattici per famiglie e bambini per avvicinare l’opera d’arte con un approccio ludico.

Ma l’evento principale che caratterizzera’ la stagione autunnale della Fondazione e’ la mostra ‘Alla scoperta della Cisa Romana- La Sella del Valoria’ che aprira’ i battenti sabato 7 ottobre a Palazzo Bossi Bocchi nella ricorrenza dei 2200 anni della nascita di Parma.

In occasione di questo appuntamento con la storia della nostra citta’ la Fondazione Cariparma ha voluto regalare ai cittadini una grande mostra esclusiva in formato multimediale che racconta il percorso di una grande scoperta archeologica sul territorio parmense realizzata grazie al contributo della fondazione stessa.

“Nel 2011 mentre controllavo alcune zone sopra Berceto per interessi professionali, proprio sul passo del Valoria notai nel terreno una tessera mosaicale. Mi recai dal prof. Gabbi della Fondazione Cariparma e gli chiesi di finanziare gli scavi per abbinare il nome dell’istituzione bancaria ad una grande scoperta archeologica. E cosi’ e’ stato. Nel corso degli scavi abbiamo trovato 316 monete romane e molte risalgono al periodo della nascita di Parma, da li’ abbiamo ricostruito l’importanza di questo valico naturale appenninico che ha sostituito la Cisa fino alla sua apertura sotto l’imperatore Augusto, patrono di Parma e anche di Luni proprio oltre il passo” ci racconta Angelo Ghiretti direttore della missione archeologica Sella del Valoria.

“Ma proseguendo con gli scavi e con le ricerche abbiamo scoperto che la cima del passo era un’area sacra ricca di doni votivi e offerte monetali al fine di garantire al viaggiatore una protezione del dio poste nelle fossette votive probabilmente di fronte ad un piccolo sacello ligneo con l’immagine della divinita’ eretto tra il 190 e il 180 a.c.”

 

La storia di questo ritrovamento e gli oggetti che ricostruiscono il periodo sono il tema della grandiosa mostra che cade esattamente nell’anniversario della fondazione di Parma 2200 anni fa ad opera di Emilio Lepido e verra’ inserita nel calendario di eventi del protocollo regionale ‘2200 anni lungo la via Emilia’ firmato da Parma, Reggio Emilia, Modena e da tutte le istituzioni che fanno capo al MiBACT per celebrare le origini romane delle tre citta’.

In occasione dell’inaugurazione della mostra il 7 ottobre dalle 10 alle 19 la Fondazione partecipera’ alla XVI edizione di ‘Invito a Palazzo.Arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria’ promossa da ABI (Associazione Bancaria Italiana) che ogni anno, per un’intera giornata, mette in mostra opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche italiane.
L’evento sottolinea l’impegno della Fondazione Cariparma nel valorizzare e rispettare il territorio offrendo occasioni di comunicazione culturale e di approfondimento delle origini storiche della citta’ riassunto anche in un volume edito da Grafiche Step e curato da Angelo Ghiretti, ricco di dettagli che documentano il percorso del ritrovamento e della mostra che lo racconta.

http://www.fondazionecrp.it

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