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Intervista- Cristina Bersanelli, la pianista scrittrice che fa appassionare i ragazzi alla lirica. Per lei il premio “Luigi Illica 2017”

di Lucia De Ioanna

 

Cristina Bersanelli,  pianista, autrice di libri di successo e appassionata docente, nata a Parma dove, come racconta, è cresciuta “a latte e lirica”, raddoppia: dopo avere ricevuto, a maggio, il Premio Abbiati-Siebanek della critica musicale italiana per il progetto Opera… Azione… Libertà ispirato alla collana di libri per bambini Su il sipario, Edizioni Curci, il 5 agosto 2017 riceverà il Premio internazionale “Luigi Illica 2017”, prestigioso riconoscimento intitolato al grande librettista e drammaturgo, che viene assegnato ad importanti personalità del mondo dell’opera e della cultura italiana ed internazionale: nelle passate edizioni, il premio è stato assegnato ad artisiti quali Franco Zeffirelli, Maria Callas, Riccardo Muti, Placido Domigo e Luciano Pavarotti.

Il premio, come verrà reso noto nel corso della cerimonia,   viene conferito alla giovane autrice parmigiana per l’innovazione culturale che  anima il suo lavoro, capace di avvicinare i bambini all’opera attraverso una ricca attività di laboratori e spettacoli di lirica, legati ai libri della collana Su il sipario di cui Bersanelli è autrice insieme con Gabriele Clima.

La cerimonia di premiazione si svolgerà domani, 5 agosto, alle 21:15, nel cortile della Rocca Viscontea nel corso del Galà della lirica a Castell’Arquato.

 

Cristina,  in questi anni, sembra avere trovato la formula magica per fare appassionare all’opera migliaia di bambini e ragazzi, attraverso una fitta agenda di laboratori e spettacoli  proposti nelle scuole, in festival letterari quali Bookcity, Pordenonelegge e la Versiliana dei Piccoli, per prestigiose istituzioni musicali quali il Festival Puccini e l’Arena di Verona  ma anche in sedi inconsuete quali l’Istituto penale minorile “Beccaria” di Milano. Nel 2017 ha ideato nella sua città il Concorso “Verdi Rap” per premiare le riletture di capolavori quali La Traviata da parte di giovani autori hip hop. Il segreto della sua pozione, con la quale ammalia e incanta giovani lettori, va ricercato nella passione che Cristina stessa ha sviluppato da bambina  e nella felice intuizione che, per portare i bambini ad amare l’opera  si debba fare leva sugli aspetti più paurosi, magici, sovrannaturali della lirica: ad esempio raccontando le trame delle opere dal punto di vista dei cattivi, oppure svelando gli ingredienti segreti di filtri e pozioni. Un altro suo punto di forza è il coinvolgimento diretto dei bambini attraverso giochi, attività, tutorial on line. Il progetto editoriale comprende già  cinque volumi e coinvolge importanti firme dell’illustrazione italiana: Sonia Maria Luce Possentini, Pia Valentinis Gabriele Clima e Giovanni Manna.

 

Raggiunta al telefono, Cristina ci trasmette tutto l’entusiasmo e la gioia per questo importante riconoscimento:

 

“La grande soddisfazione per questo premio nasce dal fatto che tutto il mio lavoro è stato visto attraverso la lente dell’innovazione che ho portato  nel mondo della lirica e della didattica: è stato riconosciuto ai miei libri e ai laboratori ad essi connessi, agli spettacoli teatrali ed anche al progetto rivolto ai giovani detenuti del carcere minorile ‘Beccaria’ di Milano, la capacità, inedita, di avvicinare e fare appassionare i più giovani al mondo dell’opera, grazie a un approccio che coinvolge i bambini e i ragazzi su vari piani: narrativo, visivo, musicale e ludico.

Per me è un grande onore ricevere questo premio al pari di grandissimi della cultura italiana e internazionale.”

 

Come è nata l’idea di avvicinare i bambini all’opera tramite dei libri a loro dedicati?

 

“Io sono cresciuta a Parma, con una grande passione per l’opera che ho potuto conoscere fin da piccola, assistendo agli spettacoli, dal palco di terza fila a cui eravamo abbonai prima, accompagnando presto cantanti lirici dai giovani studenti del Conservatorio  per arrivare alle grandi star internazionali.  Ho iniziato ad insegnare pianoforte a 19 anni e ho sempre avuto un grande interesse per la didattica. Poi, a 35 anni mi sono trovata a vivere a Milano, per ragioni sentimentali, ma  avevo una casa a Parma e un lavoro a Mirandola. Volevo spostare un po’ di cose a Milano e sapevo che la città aveva molto da offrire. Per prima cosa ho iniziato a collaborare con il canale Sky Classic, ma il sogno nel cassetto era unire le mie più grandi passioni: la didattica, l’opera e i bambini. Avevo un’idea da proporre e sono andata direttamente  dall’editore col più grande catalogo musicale in Europa: Curci. Hanno ascoltato la mia proposta: l’idea era quella di un libro nel quale i personaggi più cattivi delle opere raccontassero la loro vicenda dal proprio punto di vista.  Laura Moro, direttrice editoriale, si è mostrata subito entusiasta ed ha rilanciato ipotizzando la possibilità di dedicare un’ intera collana alla mia idea.  Il giorno dopo mi sono ripresentata dalla Dott.ssa Moro con la proposta di due libri, immaginati quella notte: “Filtri e pozioni all’opera” e “Fate e fantasmi all’opera”. Nel giro di 24 ore avevo portato un progetto che abbiamo poi realizzato dopo molti mesi di lavoro, assieme a Gabriele Clima, coautore ed illustratore e all’editore Curci.”

Qual è il segreto per fare appassionare i più giovani all’opera?

 

“I libri sono stati pensati per coinvolgere i giovani lettori non solo con il racconto: ad ogni libro è allegato un CD audio nel quale i testi sono narrati dalle voci degli stessi protagonisti – da Turandot a Don Giovanni – interpretati da me e Andrea Basile – alternati con una  selezione dei brani musicali più belli. Ogni libro contiene 24  carte da gioco della lirica,  che si prestano a diversi tipi di sfide.  Ci sono poi le illustrazioni di grandi autori che, da sole, riescono ad accendere la fantasia dei più piccoli che non sanno ancora leggere e, sempre a partire dai libri, sono nati anche tre spettacoli teatrali.”

 

I tuoi prossimi progetti?

“Questa primavera uscirà un libro su Rigoletto destinato alla scuola primaria, del quale sono coautrice insieme a Paola Bertassi: il libro doveva essere pubblicato l’anno scorso ma entrambe abbiamo avuto troppi impegni di lavoro e abbiamo dovuto posticiparne l’uscita. Sottolineo che andare contro la crisi lavorando con la lirica e con i libri è una soddisfazione enorme: sono cresciuta in anni nei quali quello della meritocrazia appariva troppe volte come un miraggio. Riuscire a realizzarsi partendo dalle proprie passioni mi dà invece fiducia e la forza di continuare su questa strada.

Un progetto, più leggero,  da realizzare nell’immediato, è quello di andare a comprare un abito per il galà del premio che mi aspetta il prossimo 5 agosto”.

 

Auguri quindi a Cristina Bersanelli, fata della lirica, che ha saputo trovare la formula alchemica per trasmettere ai giovani la stessa passione per l’opera  che ha animato la sua infanzia.

 

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