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Ritual Club: una favola parmigiana in Costa Smeralda con castello e principessa

Francesca Fiore con i suoi due figli

di Titti Duimio

 

C’e’ un angolo di Costa Smeralda che parla parmigiano, ed e’ un angolo da favola. E come in tutte le favole al centro c’e’ un castello: il Ritual Club.
Nato dall’estro creativo e dall’intuizione imprenditoriale di un geniale architetto di Parma, Andreas Fiore, che nell’agosto del 1970 apre a Baja Sardinia (Olbia) un locale notturno dove si fa musica e si puo’ ballare fino a tarda notte. Pensato nel pieno rispetto della natura circostante quando ancora vincoli non ce n’erano, il Ritual appare come un castello incantato scavato nella roccia granitica con la quale di giorno si confonde addormentato nella luce del sole, ma di notte prende vita e colore e si anima di musica e di idee.


Simbolo della vita notturna di vip, teste coronate e personaggi dello spettacolo, il Ritual non ha mai smesso di crescere e di innovare la sua vincente formula che ha visto per la prima volta in Italia il dj in mezzo alla sala a contatto con il pubblico, che ha proposto la prima dj donna d’Italia (Jacqueline compagna di Andreas nella vita) e che ha raccolto i maggiori esponenti delle consolle di tutto il mondo per offrire il meglio al suo pubblico.


Simbolo d’eccellenza e di eleganza, studiato nei minimi dettagli con riferimenti culturali e citazioni della tradizione, il Ritual non e’ una discoteca ma un modo di vivere, uno stile ben preciso che negli anni si e’ consolidato attraversando mode e crisi senza mai snaturare la mission del fondatore di creare un ritrovo esclusivo per notti indimenticabili in un ambiente da favola, un trend in continua crescita grazie alla figlia Francesca che dopo la prematura scomparsa del geniale imprenditore con la collaborazione del marito Sebastiano ha proseguito con la stessa capacita’ e magica convinzione.


Sede di eventi escusivi e di feste illustri ancora oggi il Ritual e’ una tappa fondamentale per i frequentatori delle notti in Costa Smeralda, locale unico e irripetibile, magico ed esclusivo, meta ambita per chi crede che ‘esserci’ non debba essere confuso con ‘apparire’ e che cerca nel divertimento un plus di privilegio.

 

Ma cos’e’ il Ritual per Francesca Fiore?

Questa è la mia tredicesima stagione, ho iniziato nel 2004, esattamente 7 mesi dopo la morte di mio papà. Avevo 22 anni appena compiuti, un bimbo di 2 anni e una mamma da consolare! Io dico sempre che avere affrontato tutto a quell’ età è stata la mia salvezza. Quella stessa incoscienza che mi aveva fatto mettere al mondo un figlio a 19 anni, mi ha aiutato a non avere paura di nulla. Mio papà era un architetto, un genio un po’ matto, che ha costruito un castello scavato nelle rocce di granito nel 1970. Un castello che prima doveva essere la sua casa, poi un luogo di incontro per gli artisti e gli intellettuali dell’ epoca e che poi negli anni è diventato un club, un luogo dove ascoltare la musica.
Amo quel posto come nessun altro. Per me quella è casa.

È il posto dove sento mio papà vicino, dove sto bene. Dove sono circondata da tutto l’ amore che lui ci ha messo nel costruire il mio castello. Mio papà è nelle pietre che ha messo una sopra all’ altra per creare i disegni che erano nella sua testa, nei tondini di ferro arcuati a mano e saldati uno per uno. Mio papà è nella grotta quando i bassi vibrano e mi sembra di sentire i battiti del suo cuore.
Il ritual (e quindi mio papà) mi ha fatto trovare l’ amore, Seba è stato al mio fianco dalla prima stagione, è il mio compagno e il padre di Matilda, e una guida importante per Sammi, il mio primo figlio.
Siamo nel pieno della stagione e tanti sono gli eventi in programma. Vi aspettiamo in questo angolo incantato per serate all’insegna della musica e dell’accoglienza come voleva mio padre.

www.ritual.it

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