Home » Cultura&Spettacoli » Verdi Off- 130 eventi a Parma tra tradizione e innovazione: linguaggi, inclusione ed apertura le parole chiave di questa nuova e più ricca edizione

Verdi Off- 130 eventi a Parma tra tradizione e innovazione: linguaggi, inclusione ed apertura le parole chiave di questa nuova e più ricca edizione

 

di Titti Duimio

 

Anna Maria Meo, Direttore Generale del Teatro Regio ha presentato la seconda edizione di Verdi Off, rassegna collaterale al Festival Verdi che propone eventi e occasioni d’incontro per far vivere la città’ nel clima festoso e stimolante del festival e della musica.
Oltre 130 appuntamenti in città’ ad ingresso libero in un mese per piu’ di 40 eventi in 39 luoghi diversi a Parma e dintorni che per un mese, dal 22 settembre al 22 ottobre celebreranno e racconteranno Verdi e la sua musica.

Tre sono le parole chiave che caratterizzano questa seconda edizione di Verdi Off che e’ stata completamente assorbita dalla programmazione del Festival Verdi 2017.

“La prima e’ apertura: a spazi nuovi e a nuove forme di linguaggi sperimentali, – spiega Meo – contaminazioni contemporanee e nuove interpretazioni, giochi e scenari suggestivi come il Lungoparma per abbracciare la citta’ con un’iniziativa che appartiene a tutti. La seconda e’ inclusione: non solo pubblico abituato al teatro e a Verdi ma gente che si avvicina per la prima volta e che trova accoglienza e proposte adatte a tutti, o di persone impossibilitate a partecipare come gli anziani ospiti di case di riposo, i bambini ricoverati in ospedale per i quali e’ previsto un racconto con coro di voci bianche, o i detenuti del carcere di Parma che metteranno in scena il Nabucco insieme agli allievi del Conservatorio. Importante anche il turismo che vedra’ vivere la città’ all’unisono sintonizzata sul festival e sulla musica in ogni angolo di strada cittadina riconoscendo l’unicita’ di Parma come capitale del bel canto e del suono”.

“Ma la principale parola chiave – continua la direttrice generale – e’ linguaggi: al blasonato codice di grandi interpreti della musica abbiamo voluto affiancare anche nuove espressioni e interpretazioni multidisciplinari a partire dall’evento di apertura del Festival. La sera del 22 settembre in Pilotta, che vedra’ l’artista Paolino Ferrari aka C999 presentare, con una installazione luminosa intitolata Brilliant Waltz, la sua visione del Festival che traduce le note verdiane in luce e colore, trasformando il cortile in un grande salone da ballo sotto le stelle. Ogni nota invita a fermarsi e a fermare per un attimo la frenesia della vita quotidiana, accennando un passo di danza. Un giro di valzer, il tempo di un sogno”.

 

Un ringraziamento particolare va all’Associazione “Parma io ci sto!“, uno dei principali sponsor della rassegna cittadina ma anche promotrice di un nuovo progetto culturale che vede Parma come attrazione turistica mondiale e cuore della musica verdiana affiancata da interpretazioni moderne e pop per arricchirne la proposta.

Alessandro Chiesi, presidente di Parma io ci sto!

All’artista parmigiano e’ stato affidato anche il video di presentazione del Festival sottolineando la volonta’ dell’organizzazione di coinvolgere le piu’ recenti e attive ricerche artistiche che parlano di arte contemporanea in città’ con risultati eccellenti a livelli internazionali come quelle di C999 per arricchire e completare un’offerta culturale con formula rinnovata.

Paolo Ferrari aka C999

Ecco in anteprima il trailer dell’installazione di C999 che incanterà gli spettatori nella cornice della Pilotta: Brilliant Waltz.

La partecipazione e la collaborazione con il Festival Parma360 e la galleria BDC di borgo della Colonne, sede cittadina di un laboratorio di proposte d’arte contemporanea che spaziano dalla fotografia, alla musica, all’arte figurativa in tutte le sue declinazioni piu’ recenti, confermano l’intenzione di colmare il gap tra cultura ottocentesca e forme espressive recenti in una continuita’ di intenti culturali che caratterizzano la ricerca identitaria della nostra città’ sempre in continuo rinnovamento. Se e’ vero che e’ difficile fare arte senza conoscere il proprio passato culturale e il percorso storico che ci ha modificato, e pur vero che non si può’ cristallizzarsi in linguaggi passati senza leggerne l’evoluzione nell’espressione del presente ed apprezzarne il cambiamento.

A dare ulteriore spirito contemporaneo ed innovativo a questo Verdi OFF è stato anche il contest artist VerdiRap che, nella sua prima edizione, è stato vinto da Otis. Ecco la canzone vincitrice.

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*