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Sant’Anna, Buzzegoli: “La prima bottiglia 1,5l biodegradabile e compostabile”

 

Una bottiglia protagonista al Festival dello Sviluppo sostenibile. “È la prima al mondo, in formato 1,5 litri, sia biodegradabile che compostabile, motivazione per cui sia la bottiglia che l’etichetta possono essere riposte nei siti di compostaggio della raccolta differenziata dell’organico” dice Gianluca Buzzegoli, direttore marketing dell’azienda Sant’Anna, produttore di acqua minerale e bevande.

Sulla bottiglia infatti si nota la certificazione CIC (Consorzio Italiano Compostatori) che identifica tutti i prodotti biodegradabili e compostabili. Solamente il tappo e l’involucro esterno delle confezioni sono in plastica, per motivi di sicurezza e mantenimento delle proprietà chimiche e organolettiche dell’acqua: “Noi come azienda paghiamo soltanto la tassa su questi due elementi” chiarisce Buzzegoli.

“Ci sono voluti quasi dodici anni prima di poter ricevere le autorizzazioni per poter portare sul mercato la bottiglia biodegradabile – asserisce il moderatore dell’incontro, Antonio Rancati, coordinatore nazionale della didattica del Circolo Europeo Terza Rivoluzione Industriale del Prof. Jeremy Rifkin – entrata in commercio a novembre 2012”.

Il dato sconcertante, che viene ripetuto più volte durante la conferenza, è che in Italia i prodotti realizzati in bioplastiche si fermano solamente allo 0,5% mentre Buzzegoli chiarisce che non bisognerebbe apportare enormi cambiamenti agli impianti di produzione delle bottiglie perché “in azienda utilizziamo gli stessi macchinari che utilizzavamo prima, sono staei apportate solo piccole modifiche agli impianti, per il diverso materiale, ma nulla che non si potrebbero permettere le altre aziende”.Per produrre la bioplastica viene utilizzato l’amido di mais motivazione per cui, come riporta Buzzegoli, l’azienda è stata accusata più volte di sottrarre il mais all’alimentazione umana. Imputazione rigettata: “Anche su una produzione di larga scala si arriverebbe ad utilizzare lo 0,04% della sua produzione mondiale”.

“Se si prova a mettere una bottiglia di acqua biodegradabile e compostabile in un terreno – riporta un esempio Rancati – dopo circa 80 giorni vedremo che la bottiglia inizierà a scomporsi perché anche gli insetti si nutriranno degli zuccheri contenuti nell’amido di mais”.

La produzione di bottiglie di acqua minerale in plastica in Italia tocca i 6 miliardi “al Governo chiediamo almeno di arrivare al 5% della produzione di prodotti in bioplastiche che si possono continuare a riciclare e a riutilizzare in eterno” dice Buzzegoli secondo cui  il problema di portare su larga scala questa tipologia di prodotti “per quanto le nostre bottiglie costino pochi centesimi in più rispetto alle altre, è dovuto al fatto che la maggior parte dei consumatori guardano sempre al proprio portafoglio senza pensare a quello che sarebbe meglio per l’ambiente, per se stessi e la comunità”.

L’azienda è molto attenta anche al trasporto delle bottiglie motivazione per cui il 60% dei trasporti avviene su rotaia per ridurre l’impatto ambientale e rientrando perfettamente in un ottica green.

“Con queste bottiglie si produce meno plastica e quindi si utilizzano meno combustibili fossili e si immette meno CO2 nell’aria. Bisogna farlo soprattutto per la collettività” conclude Rancati.

 

Prossimi eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile:

 

Martedì 6 giugno alle ore 18, al Labirinto della Masone, Fontanellato,  sarà la volta di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che accompagnato da Maurizio Pallante, presidente del Movimento per la Decrescita Felice, e con la partecipazione del prof. Alessio Malcevschi dell’Università di Parma, proporrà un dibattito dal titolo “Alimentazione sostenibile garanzia della salute e del futuro comune“. L’incontro affronterà il tema dell’alimentazione sostenibile, che prevede il consumo di cibo non solo sano dal punto di vista nutrizionale, ma anche con una bassa impronta in termini di uso di suolo e di risorse idriche impiegate, con basse emissioni di carbonio e azoto, attento alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, equo e accessibile per tutti.

La riflessione, partendo dall’alimentazione toccherà una moltitudine di aspetti: dalla sostenibilità delle produzioni, in particolare quelle dell’agroindustria, allo spreco di cibo, agli agrofarmaci, ai diritti dei lavoratori, agli Ogm e le multinazionali, alla deforestazione, fino ad arrivare ad una proposta di cambiamento del paradigma attuale.

L’incontro, al quale parteciperà anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, si terrà al Labirinto della Masone, che, oltre ad essere una cornice suggestiva ed un importante punto di aggregazione culturale e turistica per il territorio di Parma e non solo, fin dal momento della sua apertura ha promosso conferenze e incontri che affrontavano il tema della sostenibilità, unita alla cura e al restauro del paesaggio, e all’utilizzo del verde per la creazione di ambiente piacevole e ricco di benessere.

Chiuderà il Festival, mercoledì 7 giugno alle 18, alla Casa della Musica a Parma la conferenza “Laudato sì: le potenzialità dell’ecologia integrale”. Interviene Padre Giacomo Costa, sj, direttore di Aggiornamenti Sociali. Moderano Monsignor Pietro Ferri, Centro Etica Ambientale e Antonella Bachiorri, CIREA Università di Parma.

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