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Al Wopa la Stazione Creativa conclude il festival Parma360


di Titti Duimio 

Nella Stazione Creativa, che si è svolta dal 27 aprile al 27 maggio presso lo Spazio Carroponte del WoPa di via Palermo, giovani artisti e studenti di Parma hanno potuto vivere un’esperienza residenziale a contatto con artisti, creativi e ricercatori di differenti ambiti disciplinari, in collaborazione con Studio Azzurro di Milano per mettere in pratica nuove forme di progettazione artistica e sperimentale condivisa.

Nella serata conclusiva di sabato 27 maggio, il prodotto artistico, il seme della Stazione Creativa, viene messo a disposizione della città di Parma affinché possa essere da stimolo per la rigenerazione urbana del Parco di Via Verona (Quartiere San Leonardo) che ha già attivato un processo di partecipazione cittadina con il coinvolgimento delle comunità, anche straniere, del territorio, in collaborazione con Manifattura Urbana.

In occasione di questa festa in chiusura del Festival Parma360 abbiamo incontrato una delle direttrici artistiche del percorso di arte contemporanea giunto alla seconda edizione:

Chiara canali, curatrice d’arte contemporanea, ha lavorato moltissimo in tutta italia e in particolare a Milano ma il progetto PARMA 360 e’ dedicato a Parma.
Ideatrice e organizzatrice di decine di eventi in luoghi istituzionali e non, attivita’ commerciali, monumenti chiusi al pubblico e riaperti per l’occasione, ha costruito insieme alle sue socie un’idea di città’.
Non solo un festival di arte contemporanea ma un vero e proprio percorso per i cittadini per riconoscersi e riappropriarsi della citta’?

‘Sono nata a Piacenza, vissuto a Fidenza, studiato all’Università degli Studi di Parma, ma da quando ho frequentato nel 2003 un Master sull’Organizzazione e la comunicazione delle arti visive all’Accademia di Belle Arti di Brera, ho scelto di vivere a Milano durante la settimana, ritornando frequentemente a Parma nei fine settimana.
Assieme a Camilla Mineo, la mia volontà è stata quella di pensare per Parma un festival dalla forte vocazione cittadina, che oltre alle mostre di arte contemporanea proponesse un tour di scoperta e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio, delle sedi espositive, dei palazzi storici, dei parchi, della circuito commerciale del centro storico.’

Secondo anno di grandi successi te lo aspettavi da Parma?

‘Lo speravo tanto, visto il lavoro e la costanza che abbiamo dedicato allo sviluppo del festival.
Noi abbiamo lavorato con serietà, qualità e cura, e forse quello che abbiamo saputo trasmettere alla città è stato proprio il nostro entusiasmo oltre che l’amore per la città!’

Progetti e mostre con i grandi nomi dell’arte contemporanea in giro per l’Italia come ha sottolineato Sgarbi all’evento della Antica Farmacia San Filippo Neri, ma il festival Parma360 l’hai voluto fortemente qui. Come mai?

‘Parma è la città in cui ho ancorato le mie radici. Qui ho studiato, ho frequentato amicizie e ho trascorso uno dei periodi più importanti e fecondi per la vita di una donna, quello della formazione sia umana che intellettuale, per cui ho sempre portato dentro di me il desiderio di restituire alla mia città quanto avevo appreso e maturato negli ultimi anni al di fuori del contesto originario. Ben prima della nascita del festival PARMA 360 avevo ideato e dato vita al festival Parma Street View, giunto alla terza edizione, con l’intenzione di riqualificare e abbellire angoli cittadini attraverso il linguaggio della Street Art.

Stasera abbiamo visto il risultato della Stazione Creativa seconda tappa italiana di un’idea di Studio Azzurro,di che cosa si tratta?

La Stazione Creativa e’ il risultato di una collaborazione artistica tra lo Studio Azzurro di Milano e diverse realta’ attive sul territorio volto ad intercettare e connettere linguaggi artistici differenti, un luogo di incontro e occasione per rivitalizzare pratiche artistiche che favoriscono l’inclusione, lo scambio e la sperimentazione.

Il frutto di un mese di laboratori e workshop ha dato vita ad un percorso multimediale, costituito da videoproiezioni, performing arts, installazioni interattive, storytelling e molti altri appuntamenti che hanno concluso il nostro percorso 2017.

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