Home » Altre storie » La storia di Riccardo: il giovane stilista che affronta la disabilità e sfila sulle passerelle

La storia di Riccardo: il giovane stilista che affronta la disabilità e sfila sulle passerelle

di Roberta Nardone

 

La storia di Riccardo Aldighieri, giovane stilista padovano, è la storia di un diciottenne coraggioso, che ha unito il suo coraggio alla creatività, superando ogni barriera. Le sue prospettive di vita non erano delle migliori: i medici dicevano che non avrebbe mai camminato; eppure Riccardo a camminare non c’ha rinunciato, così come non ha rinunciato al suo sogno di modello e stilista.

Da quanto tempo fai il modello?

Non faccio il modello. Sono stato scoperto su Facebook da una fotografa italiana, Michela Giuliani, che ha una mano speciale. In seguito, hanno scritto vari articoli su di me e sono stato contattato anche da altri fotografi per cui ho posato e mi sono divertito tantissimo.

Da quando crei vestiti?

La mia passione per il mondo della moda è nata da piccolissimo con Crudelia Demon che era stilista della Carica dei cento uno. Infatti la mia passione per eccellenza è quella stilistica: mi piace disegnare, creare.

Ho letto che di recente hai sfilato per Versace, come ti sei sentito in quel momento?

Dire che ho proprio sfilato non è corretto.

Sono stato invitato come ospite per una sfilata grazie ad una mia amica che lavora presso un negozio Versace e mi hanno fatto fare un giro in passerella. È stata la realizzazione di un sogno ed io nei sogni, ci credo molto.

La tua disabilità è mai stata un ostacolo in questo tuo percorso?

La mia disabilità non rappresenta un ostacolo, anzi. Il mio motto è: “Fai di ogni tua debolezza un punto di forza.”  Io ci vivo benissimo con la mia disabilità, anche se da piccolo vivevo male la mia condizione. Non potevo fare tutto ciò che facevano i miei amici: andare a pesca giocare a calcio. Dal momento in cui ho accettato la mia disabilità e l’ho trasformata in un punto di forza, ho iniziato a vivere meglio e a credere nelle mie potenzialità e nei sogni. Inoltre, grazie alle persone incontrate frequentando la scuola superiore sono cresciuto molto e mi sono aperto ulteriormente: la mia vita è cambiata.

Come vivi la tua disabilità e come pensi di possa fare della propria disabilità un valore aggiunto?

Per me, la mia disabilità è un valore aggiunto perché mi dà la forza di percepire in modo più forte tutto ciò che mi circonda. A me fa piacere dare forza agli altri, anche perché, nei momenti di sconforto è importante avere qualcuno con cui sfogarsi e confidarsi, è fondamentale e farlo con una persona che vive le tue stesse difficoltà può essere sicuramente di grande aiuto.

 

In bocca al lupo Riccardo!

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*