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E’ in Italia il Castagno più antico d’Europa: 22 metri di maestosità

 

“Ai piedi dell’Etna un Castagno di circa 4000 anni.  Si tratta del  Castagno più grande ed antico d’Europa. Si chiama esattamente il Castagno dei cento cavalli. Un vero spettacolo naturale, visto da vicino, con la sua chioma imponente che ha permesso alla pianta di entrare nella leggenda. Adesso è l’attrazione di migliaia di turisti italiani e stranieri”.

Lo ha dichiarato la geologa AIGAE, Violetta Francese, Coordinatrice delle Guide Ambientali Escursionistiche della Sicilia.

L’albero si trova nel bosco di Carpineto, nel versante orientale del vulcano Etna, in un’area tutelata dal Parco Regionale dell’Etna.

Diversi autori di botanica concordano sulla sua vetustà ma non sull’età: avrebbe dai due ai quattromila anni e, stando alla tesi del botanico torinese Bruno Peyronel, potrebbe essere l’albero più antico d’Europa ed il più grande d’Italia. Le prime notizie storiche sul Castagno dei Cento Cavalli sono documentate già nel XVI secolo. L’albero misura circa 22 m di circonferenza del tronco, per 22 m d’altezza.

“Questo Castagno è una rarità assoluta – ha proseguito Francese – e si trova nel Comune di Sant’Alfio. E’ stato il noto botanico torinese Pevronal a verificarne e stabilirne il primato europeo. Infatti dagli studi di Pevronal emerge che il Castagno dei Cento Cavalli non solo è il più grande d’Europa ma anche il più antico. Potremmo vederlo con le Guide Aigae durante le Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche”.

Dal 2 al 5 Giugno infatti sarà l’Italia ad essere protagonista e giungeranno da tutto il mondo per vivere eventi straordinari in 200 location in contemporanea. Con Aigae per Voler Bene all’Italia. Non solo il Castagno più vecchio del mondo diventerà attrazione turistica ma anche molti borghi e gioielli italici faranno arrivare turisti da tutto il mondo.

Ma a rendere ancora più interessante la storia di questo castagno c’è anche una leggenda: si narra infatti che una Regina, con al seguito cento cavalieri e dame fu sorpresa da un temporale, durante una battuta di caccia, nelle vicinanze dell’albero e proprio sotto i rami trovò riparo con tutto il numeroso seguito. Il temporale continuò fino a sera, così la regina passò sotto le fronde del castagno la notte in compagnia, si dice, di uno o più amanti fra i cavalieri al suo seguito.
Non si sa bene quale possa essere la regina, secondo alcuni si tratterebbe di Giovanna d’Aragona oppure secondo altri l’imperatrice Isabella d’Inghilterra, terza moglie di Federico II, secondo altri ancora si tratterebbe di Giovanna I d’Angiò la cui storia verrà collegata all’insurrezione del Vespro. Tutte queste leggende, molto probabilmente, sono frutto di fantasia popolare; infatti è quasi certo che la regina Giovanna d’Angiò, pur essendo nota per una certa dissolutezza nelle relazioni amorose, non arrivò mai in Sicilia.

Traendo spunto dalla leggenda, alcuni poeti cantarono la storia del castagno e della regina, fra questi vanno citati Giuseppe Borrello e Giuseppe Villaroel che furono fra i maggiori poeti dialettali catanesi del XIX secolo, e Carlo Parini.

 

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