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Conosciamo la cucina crudista: ecco la “quasi cacio e pepe” di Patrizia Romeo

Laura Candeloro

 

Spaghetti di zucchine e crema di anacardi e pepe: è la “quasi cacio e pepe” vegan e crudista.

Dopo le melanzane alla parmigiana, la lasagna bolognese e la pizza napoletana, anche il più tradizionale ed amato dei piatti della cuicina romana è stato reinventato in chiave vegana e crudista. Niente tonnarelli e quindi niente uova, come i vegetariani comandano e bandito è il pecorino, di derivazione animale, sostituito da una crema di anacardi da amagalmare con il pepe.
La cacio e pepe vegan va così ad aggiungersi alla sempre più lunga lista dei piatti classici della cucina italiana reinventati in salsa crudista vegana. Il crudismo è un regime alimentare che prevede di nutrirsi soltanto, o per la maggior parte, di vegetali crudi, ovvero che non abbiano subito alcun tipo di trattamento, di qualunque natura, che li abbia potuto depotenziare o deprivare dei nutrienti di base.

Il  raw food diet è oggi uno stile di vita seguito da sempre più persone per le proprietà antiossidanti, l’alta digeribilità e la prevenzione dell’invecchiamento.

Come spiega la chef raw-vegan, Patrizia Romeo, docente di cucina crudista vegana alla Grezzo Faculty di Roma: “Il crudismo vegano sta rivisitando molti piatti della tradizione culinaria italiana, ai quali siamo affezionati. Già riproposti alcuni piatti come la pizza napoletana, fatta con un impasto di grano saraceno e noci che si possono usare crudi previa essiccatura, da condire con vegetali a volontà e salse di formaggi vegani. A seguire polpette al sugo, lasagne tipo bolognese, i tortelli e i ravioli con sfoglia di cocco e ripieni di verdure e creme vegetali, anche conditi con olio alla salvia o crema di frutta secca che all’occhio li rende molto simili a quelli tradizionali. Apprezzate da molti le melanzane alla parmigiana crudiste così come i dolci tipici italiani dal tiramisù alla torta della nonna con i pinoli. Infine la crema pasticcera crudista che ha lo stesso identico sapore della classica”.

Ingredienti rigorosamente biologici, essiccatori (griglie che producono aria tiepida, da quelli grandi per professionisti ai mini per uso casalingo), frullatori  sono gli arnesi per preparare gustosi manicaretti vegani e crudi che possono essere anche affiancati ai piatti tradizionali.

SPAGHETTI DI ZUCCHINA ‘QUASI CACIO E PEPE’:
di Patrizia Romeo

Per 4 persone

2 zucchine scure
1 tazza di anacardi
¾ tazza di acqua
3 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di lievito alimentare
½ cucchiaio di grani di pepe nero
1 cucchiaino di sale marino integrale
Olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO

1 – Coprite gli anacardi con abbondante acqua fresca, e lasciateli reidratare per almeno 2 ore.
2 – Con l’aiuto di uno spiralizzatore, create gli spaghetti dalle zucchine. In alternativa usate un pela verdure: tagliate delle fette di zucchina sottili e lunghe, quindi tagliate le fette ottenute sempre nel senso della lunghezza, creando delle fettuccine.
3 – Scolate e sciacquate gli anacardi, quindi frullateli insieme all’acqua, il limone, il lievito alimentare, il pepe nero ed il sale marino integrale, fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
4 – Condite gli spaghetti di zucchina con olio extra vergine di oliva e qualche pizzico di sale marino integrale e lasciateli marinare per 2 minuti.
5 – Condite gli spaghetti con la crema di anacardi e pepe e servite immediatamente.

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