Home » Cultura&Spettacoli » La pianista Vanessa Benelli Mosell a Parma per il suo ultimo album (VIDEO-INTERVISTA)

La pianista Vanessa Benelli Mosell a Parma per il suo ultimo album (VIDEO-INTERVISTA)

 di Arianna Belloli

 

La pianista Vanessa Benelli Mosell non è ancora trentenne ma ha già una carriera di successo a livello internazionale.

Ora in tour per promuover e il suo ultimo album “Rachmaninov” inciso per Decca in collaborazione con la London Philharmonic Orchestra. Un tour che l’ha portata in diverse città italiane tra cui Parma.

Vanessa inizia a suonare a 3 anni ed entra eccezionalmente all’età di soli 7 anni nella prestigiosa Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, dove studia fino al 2006. Poi si trasferisce al Conservatorio di Mosca per essere l’ultima allieva di Mikhail Voskresensky. Nel 2012 si laurea presso al Royal College of Music di Londra guidata da  Dmitri Alexeev.

“E’ stato un onore entrare a soli 7 anni alla scuola di Imola. I miei compagni di classe avevano già dai 13 ai 16 anni – racconta Vanessa – ma io ero già molto concentrata nello studio. Anche quando giocavo mi sentivo di perdere tempo e preferivo suonare”.

La sua carriera l’ha portata a suonare alla Scala di Milano, a Berliner Philharmonie, Shanghai City Theatre, palazzo dell’Unesco a Parigi, auditorium del Louvre.

Il 17 marzo Vanessa ha visitato per la prima volta Parma. Prima tappa alla Casa della Musica dove ha incontrato tanti alunni delle scuole medie e musicale di Parma. Incuriositi dalla bravura della pianista le hanno fatto tante domande anche tecniche su come saper comporre ed eseguire i pezzi. Non poteva mancare una tappa al Teatro Regio accompagnata dall’assessore alla cultura di Parma, Laura Maria Ferraris.

“Era la prima volta che visitavo Parma – ha commentato Vanessa – l’ho trovata molto bella e sono stata molto sorpresa dal centro storico. Io ho visto tantissime città ma è la prima volta che mi capita di vedere uno spazio verde in mezzo al centro così bello come piazzale della Pace, un mini Central Park di Parma”.

Per concludere la giornata la pianista ha visitato il Modulo ECO di piazzale della Pace accompagnata da Antonio Rancati, membro del Comitato Scientifico del CETRI, coordinatore nazionale della didattica e della formazione e responsabile delle relazioni esterne del Circolo Europeo Terza Rivoluzione Industriale sulle teorie della green economy del prof. Jeremy Rifkin e coordinatore nazionale dell’Osservatorio Green Flag.

Rancati e Vanessa avevano conosciuto il progetto del Modulo ECO quando questo è stato presentato a Roma, presso il senato col presidente Grasso, nel marzo del 2016.

La pianista, sensibile alle problematiche ambientali e alle politiche green, tanto da dichiararle la sua seconda passione dopo il piano, ha espresso profonda gioia nel visitare finalmente il Modulo ECO, costruito sulle basi dell’autosufficienza energetica e della sostenibilità. Una casetta del futuro realizzata con la tecnica dell’autocostruzione dall’associazione di architetti Manifattura Urbana. Sul tetto pannelli solari e terra su cui far nascere fiori e piante. Le pareti sono composte da sughero appositamente trattato per l’esterno, lana di canapa e fibra di legno.

La casetta è dotata di un impianto domotico che permette di monitorare il consumo energetico (molto basso), gestire le luci e gli impianti elettrici, come le tapparelle, attraverso un’interfaccia sul muro, un computer o lo smartphone.

La costruzione ha ricevuto due importanti certificazioni da  Casa Clima: certificato Gold per il non inquinamento nell’ambiente e Nature per i materiali prevalentemente naturali utilizzati. Anche Arca, l’ente certificatore specifico per le case in legno, dopo due ispezioni ha rilasciato il suo attestato.

“Sono molto contenta di essere venuta qui al Modulo Eco. Ringrazio Antonio Rancati che mi ha avvicinato ai temi dell’ecologia e mi ha fatto conoscere questo splendido progetto. – ha concluso la pianista prima di suonare un brano dal suo ultimo album – Rispecchia tutti i temi della sostenibilità, dai materiali usati anche da riciclo o in legno, alla autosufficienza energetica grazie ai pannelli solari. Un giorno spero di poter far coincidere la mia passione per la musica e l’ambiente”.

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*