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Arriva il Carnevale- alcune delle feste più belle di Italia: da Venezia a Roma

Carnevale di Venezia, foto di Alessia Ricci

di Laura Candeloro

 

Arriva il Re Carnevale. Entra nel clou la festa più gioviale e spassosa dell’anno.   Frizzi, lazzi, maschere, coriandoli e carri allegorici, il gusto del travestimento e della goliardia contagia bimbi ed adulti, l’ebbrezza e il divertimento dionisiaco permeano l’atmosfera dei rioni delle città italiane più rinomate per le celebrazioni del Carnevale. Sfilate con carri allegorici, maschere tipiche ed eventi caratteristici, animano piazze e strade dal Nord al Sud dello Stivale.

Carnevale di Venezia.   Due settimane di divertimenti e sfrenatezze carnascialesche a Venezia, location di uno dei principali carnevali italiani. Creatum Vanity Af-fair: la fiera della vanità e della bellezza è il titolo che caratterizza l’edizione 2017, una kermesse ove i partecipanti si mettono in mostra con le loro fantasiose e storiche maschere. A Piazza San Marco andranno in scena i due maggiori, tradizionali eventi del carnevale veneziano: la celebre Festa delle Marie il 18 febbraio, con il corteo di 12 ragazze in abiti medievali e rinascimentali, a rievocare l’antica usanza del doge di regalare alle più belle e povere fanciulle veneziane la dote per il loro matrimonio. Con  ‘Aspettando il Volo dell’Angelo’,  il giorno seguente, gruppi mascherati sfileranno sul palco con le tradizioni ed i costumi veneziani. Seguirà infine il tradizionale Volo dell’Angelo, interpretato quest’anno da Claudia Marchiori, vincitrice del titolo Maria 2016 e studentessa all’Accademia di Belle Arti, che scenderà in volo dal Campanile di San Marco  per rievocare l’usanza di portare omaggio al Doge.

 

Tre colpi di cannone sparati dal mare hanno dato il via al Carnevale di Viareggio il 12 febbraio con il primo “Corso mascherato”.  Sono cinque  le sfilate con carri allegorici che sfilano sul lungomare: le mastodontiche macchine di cartapesta realizzate dai maestri artigiani viareggini all’interno della Cittadella del Carnevale. Una tradizione che affonda le proprie origini nel 1873 quando, per la prima volta, il lungomare della cittadina toscana si animò di carrozze variopinte, trasformatesi col passare del tempo in carri allegorici. Strabilianti i due suggestivi spettacoli pirotecnici notturni del 18 e del 28 febbraio che segneranno la chiusura del carnevale.  

Maschere e creature di cartapesta  protagoniste  anche al Carnevale di Cento, gemellato con quello di Rio de Janeiro, in Corso Guercino ogni domenica dalle 14 alle 18.30, accompagnate dai carri allegorici: I Toponi, Ridateci il Pirata, I Ragazzi del Guercino, Il Riscatto, Mazalora e tanti altri. Ad animare e a portare una carica di allegria, ballerini e percussionisti brasiliani con il loro brio. I festeggiamenti culmineranno l’ultima domenica di Carnevale con il Gran Finale e l’annuncio del Carro vincitore, accompagnati da alcune tradizioni tipiche come il rogo di Tasi, un pupazzo con la maschera di cartapesta, avvolto da un mantello nero, la lettura del suo testamento in cui ironizza personaggi politici e fatti d’attualità e lo spettacolo piromusicale.

Suggestivo il Carnevale di Comacchio nel Ferrarese ove le sfilate di carri e maschere si terranno sull’acqua. La sfilata si snoderà infatti lungo i canali su 11 barche allestite da compagnie dello spettacolo, il 19 e il 26 febbraio.

A Parma la sfilata dei carri allegorici, aperta ogni anno da 4 cavalli, comincia in Piazza Duomo e si snoda fino alla Cittadella, accompagnata dalla musica e dalle majorettes, per terminare  con la premiazione dei carri, la proclamazione del vincitore e l’incoronazione del re e della regina del carnevale. Tra i più famosi carnevali nel parmense non possono che non essere citati anche quello di Borgotaro ( dal 23 al 27 febbraio) e di Busseto.

La sfilata più ecologica viene messa in scena ad Imola con il Carnevale dei fantaveicoli il 26 febbraio: dall’Autodromo Dino e Enzo Ferrari partiranno veicoli fantasiosi ma anche ecosostenibili, mossi dal vento o dai pedali, per festeggiare una tradizione che risale al Settecento.

Anche al Carnevale di Fano hanno preso il via  sfilate di carri, eventi e cerimonie folcloristiche.  A distinguere questa manifestazione dalle altre:  Il Getto, il lancio di quintali di dolciumi dai carri allegorici durante le sfilate, la Musica Arabita, un gruppo di musicisti che oltre ai normali strumenti utilizza oggetti di vario genere per creare musica  e le sfilate dei carri, imponenti costruzioni di cartapesta e gommapiuma, alte sino a 16 metri, che all’ultimo giro, al tramonto, si illuminano di mille colori – la luminaria – dando vita ad un fantasmagorico spettacolo di luci. A chiudere la manifestazione, il 28 febbraio, il Rogo del Pupo in piazza.

 

 

Carnevale di Ivrea. Tipica di questo Carnevale, la spettacolare “battaglia delle arance” che si svolge gli ultimi tre giorni del carnevale, che riempie di colori e profumi la città,  rievocazione della ribellione popolare alla tirannia, Nella battaglia il popolo, rappresentato dagli aranceri a piedi sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli.

Carnevale romano. Ancora incerto invece se il comune capitolino approverà il tradizionale carnevale romano, il più grande evento equestre d’Europa che dal 2009 al 2013 si è svolto nel suggestivo palcoscenico di Piazza del Popolo, a rievocare i fasti della sfrenata Corsa dei Berbèri della Roma papalina.

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