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Eleganza ai Golden Globe 2017: brilla Meryl Streep (che attacca Trump), sbanca ‘La La Land’ e vince ‘Moonlight’

di Francesco Bacci

L’edizione 2017 dei Golden Globe ha visto trionfare alcuni dei film più interessanti del 2016 e dimostra come anno dopo anno, le premiazioni americane organizzati dalla Hollywood Foreign Press abbiano raggiunto un alto livello di classe e raffinatezza, a riprova che il distacco con gli ambiti e amati Oscar è sempre meno consistente.

Le premiazioni, tenutesi nella notte dell’otto gennaio, ha visto uscire vittoriosi il cast e la crew di “La La Land”: battendo un record, il film diretto da Damien Chazelle e interpretato da Ryan Gosling e Emma Stone ha vinto tutte e sette le statuette per cui era candidato, ben 7. Chazelle vince come miglior regista e per la sceneggiatura, il film inoltre porta a casa il premio di miglior film comedy or musical, e Gosling e Stone vincono come miglior attrice e attore protagonista nella loro categoria.

Ad ottenere il trionfo sono stati anche Casey Affleck per la sua toccante e straziante interpretazione in “Manchester by the Sea”, Viola Davis per “Fences”, Isabelle Hupper per “Elle” e Aaron Taylor-Johnson per “Nocturnal Animals”. “Elle” vince il premio di miglior film straniero, mentre l’ambita statuetta di miglior film drammatico spetta alla commovente storia di crescita e discriminazione “Moonlight”: il film diretto da Barry Jenkins è il più premiato e amato dell’anno.

In ambito televisivo ci sono state parecchie sorprese: “The Crown”, “Atlanta” e “American Crime Story: People v. O.J. Simpson” sbancano nelle loro categorie. Claire Foy, Sarah Paulsone, Donald Glover oltre a vincere rispettivamente con la loro serie, ottengono anche il premio di miglior attrice/attore. Molta stima anche per “The Night Manager”: Tom Hiddleston, Hugh Laurie e Olivia Colamn vincono le statuette.

La serata si è aperta con un meta-musical ispirato all’apertura di “La La Land” che ha visto Jimmy Fallon cantare e ballare insieme a Amy Adams, Nicole Kidman e Sarah Paulson, con intermezzi divertenti che hanno visto la resurrezione in macchina di Jon Snow e il ritorno di Barb di “Stranger Things”.

Il vero momento memorabile spetta a Meryl Streep: durante il discorso di accettazione per il premio alla carriera Cecil B De Mille, ottenuto con la sua ventesima candidatura, l’attrice del secolo ha attaccato Donald Trump, sottolineando come Hollywood sia infestata da outsider e stranieri, che se cacciati lascerebbero spazio solo a football e arti marziali miste. Nel ricordare come la persona con la più alta carica negli Stati Uniti abbia umiliato un reporter disabile, la Streep ha sottolineato come la mancanza di rispetto richiama altra mancanza di rispetto, la violenza solleva altra violenza.  Tra gli applausi, ha concluso il suo discorso citando l’amata principessa Leia: “take your broken heart, make it art”.

Oltre a seguire il consiglio di Meryl e a commuoverci di fronte ad una donna di tale carisma e talento, non possiamo che complimentarci con i Golden Globe: l’edizione 2017 è stata memorabile.

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