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Diete: il fastidioso effetto “Yoyo”? C’è una ragione scientifica

di Federico Baglioni

Sono finite le feste, è tempo di bilanci e bilance. Molti non hanno ancora avuto il coraggio di salire sulla bilancia, altri già si disperano a pensare a quante ore di palestra dovranno fare per smaltire i peccatucci di gola soddisfatti tra cene e pranzi con i parenti e amici. Prima di iniziare una dieta drastica che in poche settimane vi faccia tornare snelli come prima pensate alla vostra biologia.

L’alternanza di diete e normali regimi alimentari infatti porta spesso una perdita di peso e un suo veloce riacquisto. Vi è mai capitato di iniziare una dieta, dimagrire e poi fermarvi, soddisfatti del vostro risultato? Quante volte poi è successo che, tornando a un normale regime alimentare, avete riacquistato tutti i chili persi? Questo è il cosiddetto “effetto yoyo”, vero spauracchio di tutti coloro che vogliono perdere peso, ma non ci riescono.

Questo fenomeno ha incuriosito numerosi scienziati che hanno cercato di capire perché si verifica. Un aspetto fondamentale riguarda la nostra psicologia, ovvero il fatto che tendiamo ad avere una forza di volontà “nevrotica”: facciamo qualcosa unicamente in funzione di un obiettivo, come fare una dieta rigida per la prova costume (fonte e dettagli su Albanesi.it). L’aumento di peso è inoltre dovuto anche a effetti fisiologici dovuti alla variazione nella produzione di particolari ormoni. Recentemente però c’è chi si è concentrato su un altro aspetto interessante, ovvero l’evoluzione. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Evolution, Medicine and Public Health, entrerebbe in gioco anche un meccanismo difensivo per avere riserve di energie in caso di carenza di cibo. Il nostro organismo si sarebbe in sostanza evoluto per rispondere a periodi di magra, accumulando riserve di grasso. Oggi questo può sembrarci strano, soprattutto in Occidente dove l’obesità è uno dei maggiori problemi, ma un tempo era davvero complicato assicurarsi il cibo e in un ambiente naturale accumulare sostanze di riserve è una scelta sicuramente intelligente. Una dieta, quindi, non fa altro che ingannare il nostro cervello e indurre il nostro corpo a prepararsi per tempi di carestia (fonte e dettagli su GalileoNet.it).

Questa ricerca ha permesso di stabilire che ingrassare non è solo sintomo di malfunzionamenti e regimi alimentari sbagliati, ma presenta anche una componente evolutiva che ci è stata molto utile in passato. Le diete, tuttavia, rimangono uno strumento valido se utilizzate con attenzione e le parole chiave sono sempre le stesse: buon senso e costanza.

 

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